Diverse aziende automobilistiche hanno tenuto traccia di questo durante i test in pista e su strada. Per esempio, l'auto a guida autonoma di Google, è stata provata in strada per 420mila miglia, circa 670mila chilometri. Come è andata? Il pilota è stato costretto a rimettere le mani sul volante 272 volte perché il computer faceva le bizze e in altre 69 occasioni per evitare una possibile situazione di pericolo.
Che cosa preoccupa di più?
Secondo un recente rapporto pubblicato da The Boston Consulting Group, il 58 per cento dei consumatori intervistati in 10 paesi al mondo farebbe volentieri un giro su una self-driving car mentre il 23 per cento non ci pensa neppure. Perché? Il grafico illustra le principali preoccupazioni: ai primi posti la sicurezza (50% delle risposte) e la volontà di avere sempre il controllo (45%) per paura che la macchina si sbagli (43%). Ma c'è anche un buon 30% di persone che non comprerebbe mai un'auto così perché, in fondo, guidare è sempre un piacere.
Cresce l'attesa per l'auto senza pilota
Quali sono i paesi al mondo dove è più forte l'entusiasmo per le self-driving car? Un sondaggio del World Economic Forum in collaborazione con Boston Consulting Group ha rivelato che sono le nazioni in via di sviluppo le più ansiose di togliere le mani dal volante: l'85 per cento delle persone in India e il 75 per cento dei cinesi. A livello globale, il 58 per cento degli intervistati comprerebbe un'auto così ma solo il 35 per cento metterebbe un bimbo da solo in macchina e la lascerebbe partire. In Europa, i più curiosi di provare a “non guidare” sono i tedeschi (21%) e gli inglesi (25%).
Le prossime auto sul mercato
Il grafico mostra le prossime mosse delle principali case automobilistiche. A partire da Volkswagen, Ford e BMW, in molti prevedono di mettere sul mercato un veicolo autonomo nei prossimi anni. Dal 2018 al 2021, saranno dodici i potenziali produttori sul mercato.