Rimessaggio invernale della moto: sei semplici passi per mantenerla al meglio

Una profonda pulizia evita che lo sporco si incrosti diventando non solo più difficile da eliminare in seguito ma che danneggi le superfici, ossidando le parti in metallo, opacizzando la vernice. Per la corretta pulizia è bene usare con attenzione sistemi di lavaggio ad alta pressione che possono danneggiate le guarnizioni, i paraolio, i freni, e occorre usare prodotti specifici, non aggressivi, formulati per detergere senza rovinare le parti verniciate, quelle di gomma e le cromature. Oltre al classico detergente per la carrozzeria ci sono prodotti speciali per pulire i freni e la catena.

Dopo il lavaggio occorre asciugate perfettamente la moto, è importante non riporla con ristagni d'acqua o umidità. Si inizia con un panno morbido e poi si potrebbe usare l'aria compressa per raggiungere i punti più nascosti. Attenzione però: si corre il pericolo di spingerla in zone dove non dovrebbe andare, per esempio nei contatti elettrici, tra le maglie della catena. La cosa migliore è scaldare bene la moto facendo un giro. Una volta che si è raffreddata usare un lucidante specifico per le carene, per le parti verniciate, plastiche e metalliche. L'effetto non è solo estetico ma anche protettivo. Anche in questo caso ci sono prodotti specifici per le varie superfici, vernici, plastiche, gomme, metalli.

Premesso che esistono più tipi di catene, più o meno sensibili alla ruggine e allo sporco, da strada e da off-road, la manutenzione di questo organo della trasmissione è fondamentale. La prima cosa da fare è pulirla a fondo, assieme al pignone e alla corona, con delicatezza, usando un detergente specifico evitando i getti d'acqua a pressione, le spazzole metalliche e solventi o benzine che potrebbero rovinare gli eventuali o-ring. Poi va lubrificata, sempre con un prodotto specifico, che oltre a garantirne la scorrevolezza penetra nelle parti meccaniche proteggendole. Queste operazioni si svolgono con la moto sul cavalletto facendo girare la ruota, usando i prodotti con l'aiuto di un pennello e di uno straccio. È importante che la lubrificazione sia completa, che non restino parti asciutte.

Se la trasmissione finale è ad albero o a cinghia non è necessaria la manutenzione, in tal caso seguire le indicazioni del libretto di uso e manutenzione. 

Se non prendiamo alcuni semplici accorgimenti i pneumatici si possono danneggiare, cioè si può deformare la parte appoggiata al suolo e così si perde la forma perfetta. La soluzione migliore per preservarli è usare due cavalletti in modo da non far appoggiare al suolo le gomme e quindi gravarle del peso della moto. Un'ottima soluzione è usare il cavalletto centrale, che oltre a sollevare la gomma posteriore essendo piazzato vicino al baricentro della moto lascia sufficientemente scarica quella anteriore. Se si ha solo la stampella laterale la prima cosa da fare è gonfiare gli pneumatici un po' di più rispetto a quanto indicato nel libretto di uso e manutenzione e cambiare posizione periodicamente dei punti di appoggio ruotando di qualche grado sia l'anteriore, sia il posteriore. In ogni caso controllare periodicamente la pressione.

Lasciando la moto ferma la batteria tende a perdere la carica, sebbene lentamente, e questo succede in particolare con le moto ricche di elettronica. La soluzione migliore è usare un mantenitore di carica, dispositivo che valuta lo stato della batteria e ottimizza la corrente erogata per mantenerla sempre al meglio. Deve essere sempre collegato. È importante scegliere il modello giusto, non solo se per una batteria tradizionale o al litio, ma anche per evitare di danneggiare l'elettronica delle moto più sofisticate. Oltre a questo è bene acquistare un prodotto di qualità, sia per la durata del mantenitore stesso, sia per la sicurezza, visto che l'apparecchio deve stare costantemente collegato alla rete elettrica.

Se non si dispone di una garage l'altra soluzione è smontare la batteria e portarla in un luogo asciutto, ricaricandola periodicamente. Si deve evitare di farla scaricare completamente, altrimenti può subire dei danni che ne compromettono le prestazioni e la durata.

Attenzione infine al montaggio: oggi ci sono molte moto con centraline sofisticate; in generale non occorre fare nulla, al più risistemare l'orologio di bordo, in ogni caso consultare il libretto di uso e manutenzione della moto.

Il problema del serbatoio è il rischio di corrosione, comunque limitato ai modelli d'acciaio di qualche anno fa; oggi quasi tutti hanno un trattamento antiruggine e anticorrosione. Nel dubbio la soluzione è tenerlo pieno fino all'orlo, quindi senza spazi vuoti dove si possa creare della condensa. Per essere ancor più tranquilli è bene aggiungere un additivo stabilizzante alla benzina.

Prima del rimessaggio invernale è consigliato il cambio dell'olio e del filtro, poiché quello usato, anche se è ancora efficiente, è ricco di residui carboniosi e acidi, che possono creare depositi e intaccare il motore, sebbene non in forma grave. L'olio nuovo ha proprietà detergenti ed è anche protettivo. Per completare l'opera si suggerisce di cambiare anche l'olio dei freni.

È utile coprire la moto con un telo per riparla dalla polvere, purché però sia traspirante; anche se il luogo di rimessa non è umido sotto un telo impermeabile si potrebbe creare della condensa. Non avviare la moto di tanto in tanto, a meno che non sia per un piccolo giro, altrimenti si fanno più danni che benefici. E prima di ripartire… ricordatevi di aver riattivato l'assicurazione.