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Come scegliere, gonfiare e cambiare le gomme della bici

Ecco i consigli per ottenere il meglio dai pneumatici della nostra bicicletta

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Sono il punto di contatto con la strada e dalle loro caratteristiche dipendono in buona parte le prestazioni, la comodità e la sicurezza del ciclista. Sta qui l'importanza delle gomme che Pirelli produce sia per i professionisti che per i cicloamatori, pneumatici prestanti e resistenti per mountain bike, gravel, road racing e per contesti urbani. Con l'aiuto di Stefano Casiraghi, meccanico del Team Colpack Ballan, ecco come scegliere le gomme migliori in base alle esigenze e come prendersi cura di loro.

Come scegliere, gonfiare e cambiare le gomme della bici
Come scegliere, gonfiare e cambiare le gomme della bici

Scelta

«Bisogna innanzitutto cercare - esordisce Casiraghi - un tipo di gomma adeguata all'utilizzo che si vuol fare. Se uno fa triathlon, ad esempio, conviene che monti una ruota tubolare per avere più scorrevolezza possibile». Per un cicloamatore classico che ama fare molti chilometri, il meccanico del Team Colpack Ballan consiglia di lasciar perdere la performance di grip e scorrimento e di scegliere una gomma più strutturata, con battistrada e rinforzi delle tele. In ogni caso, solitamente, ogni produttore di pneumatici specifica per quale uso sia adatta una determinata gomma, e cosa garantisca in termini di performance, grip, durata. Quindi basta anche basarsi su quello per farsi guidare nella scelta.

Pressione

Va controllata a ogni uscita e dipende chiaramente dal peso del ciclista e dalle superfici su cui deve pedalare. È importante fare una taratura della pressione, in modo da avere la performance ottimale. Pirelli ha una tabella in cui suggerisce la pressione consigliata in base al peso. Non serve gonfiare “al massimo” una gomma, anzi questo spesso si rivela controproducente: bisogna gonfiarla il gusto, per non annullare l'effetto ammortizzante della gomma, utile in caso di buche e asperità. «Per gonfiarle, bastano un compressore e una pompa che tirano 12 bar, ma solitamente una volta che le si gonfia a 8 o 8,5 è sufficiente».

Foratura

Anche di fronte a una foratura il comportamento da adottare dipende dal tipo di pneumatico che uno monta sulla propria bicicletta. «Nel caso dei tubolari, esistono delle bombolette con all'interno un po' di pressione e una schiuma antiforatura – spiega Stefano – con cui rigonfiare la ruota e in teoria, se il foro non è grande, si può riuscire ad arrivare a casa». Stessa cosa vale per i tubles, con in più la possibilità di inserire all'interno la camera d'aria. Con la gomma classica, invece, bisogna sostituire la camera d'aria, togliendo quella forata dopo aver alzato il copertone con il levagomme. Una volta inserita quella nuova, la si rigonfia con l'apposito rubinetto e la bomboletta di CO2, tutti strumenti non ingombranti, da portare quando si esce per una pedalata.

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