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La bici da turismo

Cinque punti da tenere in mente per scegliere il modello più adatto alle nostre esigenze di viaggio

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Nella scelta di una bicicletta da cicloturismo entrano in gioco numerosi fattori: tecnici, legati al mezzo; logici, che dipendono dal tipo di viaggio e dalla personale esperienza. Ci possono però 5 punti principali che permettono di evitare un acquisto errato, e ciascuno dei quali permette di scendere nei dettagli. Ecco quali sono.

1) Tipo di viaggio. Questa prima distinzione è alla base della scelta della bici: se il percorso previsto è tutto su asfalto si sceglierà un modello stradale. Simile a una bici da città, ha un telaio più robusto, in genere d'acciaio, disegnato per offrire una posizione di guida eretta, adatta a passare lunghe ore in sella. Generalmente è dotata di portapacchi, di numerosi attacchi per le borse, ha un ampio range di rapporti (spesso la tripla corona anteriore), e i freni a disco.

Se il viaggio prevede un percorso su strade sterrate non eccessivamente sconnesse la bici adatta è una gravel, simile alla stradale ma con ruote più robuste e pneumatici larghi e tassellati, che offrono comfort e aderenza su tutti i terreni. Il vantaggio è che coglie un ottimo compromesso tra strada e fuoristrada, risultando discretamente agile sui terreni accidentati ma anche scorrevole sull'asfalto.

Se il percorso prevede tratti di fuoristrada impegnativi la scelta giusta è una mountain bike, che permette di affrontarli in sicurezza grazie alle sospensioni (anteriore e posteriore) e ai pneumatici tassellati di ampia sezione. Proprio questi però la renderanno più pesante sugli eventuali percorsi asfaltati. Il telaio è in genere d'alluminio o carbonio.

2) Comfort. In viaggio si passerà gran parte della giornata in sella, ed è quindi di fondamentale importanza garantirsi il massimo della comodità. Occorre scegliere la bici della misura adatta al proprio fisico, in modo da assicurare la corretta posizione del busto, del manubrio, che deve essere comodo da afferrare, con più punti per impugnarlo, e dei pedali. Un elemento di fondamentale importanza è la sella, che deve garantire un appoggio confortevole nel tempo. Non dovrà essere troppo dura, per evitare la formazione di formicolii, né troppo soffice, perché potrebbe causare sfregamenti della pelle e conseguenti insopportabili irritazioni. La scelta del modello non è facile, ma affidandosi al proprio negozio di fiducia si riuscirà a trovare la combinazione migliore, grazie all'esperienza del personale e anche alla disponibilità di strumenti tecnici volti a questo scopo. Questo vale anche per la scelta della misura della bici e della regolazione della triangolazione sella-pedali-manubrio, operazione che deve essere eseguita con l'adeguata attrezzatura e non con una semplice regolazione a vista.

3) Affidabilità. In viaggio la nostra bici è sottoposta a continue sollecitazioni: si pedala per molti giorni con il carico e può essere facile superare tratti sconnessi, anche su asfalto. È quindi bene acquistare una bici di qualità, che possa garantire la durata in tutte le parti: telaio e accessori, ruote comprese. I telai delle bici da turismo sono in genere d'acciaio o di alluminio: l'acciaio è più confortevole dell'alluminio, perché più elastico, ed è facile da riparare in caso di rottura. L'alluminio permette di risparmiare qualcosa in termini di peso, ma oltre a essere rigido è anche più fragile e sensibile all'usura del tempo.

In viaggio un inconveniente comune, ma piuttosto fastidioso, è la foratura. Meglio quindi optare per pneumatici di qualità, dalla struttura adeguata, nella versione con fascia speciale di rinforzo antiforatura e iniziare il viaggio con pneumatici nuovi, più efficienti. È bene scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, se stradale, gravel o mountain bike: le gomme intermedie on/off sono offerte in vari modelli, più o meno tassellati a seconda del fondo da affrontare in modo da ottimizzare la tenuta sui fondi difficili con la scorrevolezza.

4) Capacità di carico. La maggior parte delle bici da cicloturismo è proposta di serie con il portapacchi posteriore, destinato a offrire supporto alle borse, due laterali e una centrale. In caso di viaggi di lunga durata è possibile montare due ulteriori borse sulla forcella anteriore, ma con un aggravo di peso che affatica la guida. A questa classica soluzione si affianca oggi il bikepacking: una composizione di borse più agili e leggere che assicurano una sagoma più snella, utile nel fuoristrada, e una miglior distribuzione dei pesi (sebbene al costo di una limitazione della capienza totale).

5) Preparazione personale. Chi ha esperienza è facilitato nella scelta della bici, modello, misure, accessori, e opterà per le versioni più specifiche e performanti. Considerando che si viaggia con il carico, e che si dovranno affrontare delle salite, anche se si è allenati è comunque bene scegliere una guarnitura che permetta una pedalata molto agile: essere costretti a fermarsi e percorrere un tratto a piedi per via di un rapporto troppo duro può rovinare il piacere del viaggio.

Un'ottima soluzione per risolvere questo dilemma, che a volte non ha una risposta definita, è optare per una e-bike. La versione migliore è con il motore centrale, più potente (in genere sono 250 Watt), e occorre assicurarsi dell'autonomia, che mediamente è di 120 km (ma varia a seconda dell'uso del motore). La ebike è leggermente più solida pesante di una bici tradizionale, e questo la rende più stabile con il carico; per di più questo aggravio è abbondantemente ripagato dalla spinta del motore. Questa grande comodità ha rivoluzionato il mondo delle due ruote perché oltre a essere valida per tutti ha offerto l'opportunità di participare ai viaggi anche chi non è preparato fisicamente e alle famiglie.

Oggi esistono e-bike di tipo stradale, gravel e mountain bike, e anche per queste valgono le considerazioni precedenti.