Non più tendenze passeggere ma cambiamenti pronti a restare, per definire il panorama del prossimo futuro: la mobilità sostenibile e i mezzi di trasporto alternativi – su tutti, la bicicletta – si stanno imponendo sempre di più nel dibattito pubblico, complice l'accelerazione imposta alla questione dalla pandemia e dalle sue conseguenze. Ripensare al proprio modo di spostarsi, soprattutto nei centri urbani in tragitti di corto raggio – la metà degli spostamenti quotidiani avviene infatti entro una distanza di otto chilometri – è diventata quindi un'esigenza primaria, non solo per i singoli cittadini ma anche per le aziende attive nel settore e interessate ad avere un ruolo primario nella cosiddetta micro-mobilità, con un'attenzione particolare al mondo delle due ruote.
Ed è proprio per far fronte a questa richiesta di trasporto sostenibile che Pirelli ha lanciato un servizio legato alla mobilità alternativa. Nasce così, nel 2019, CYCL-e around™, il servizio di sharing per community private di biciclette a pedalata assistita di Pirelli. Le prospettive di crescita e l'interesse degli utenti nei confronti di questo genere di mezzi di trasporto hanno infatti spinto l'azienda a ricercare un modello di business legato ai servizi di micro-mobilità, in linea con l'immagine e il posizionamento del marchio. Come sottolineato da Francesco Bruno, Head of Micromobility Solutions del brand, «CYCL-e around™ è molto più di una semplice piattaforma di sharing. È un'offerta completa che si rivolge a community ben delineate con precisi bisogni». Le flotte di e-bikes di Pirelli sono infatti a disposizione di hotel e aziende che decidono di adottare questa soluzione per i loro ospiti e dipendenti. Oltre ai singoli mezzi di trasporto, l'azienda predispone per i propri utenti un'apposita applicazione per la prenotazione del servizio e, nel caso degli hotel, la possibilità di suggerire itinerari che permettono la scoperta del territorio, prevedendo inoltre degli interventi regolari di manutenzione.
«CYCL-e around™ ci permette di dialogare con tanti attori diversi nella catena della mobilità sostenibile: dal partner manutentivo più adatto, a sviluppatori di piattaforme digitali innovative; ci interfacciamo costantemente con i mobility manager, gli esperti di sostenibilità e le figure HR addette al welfare delle aziende che hanno scelto il nostro servizio». Attorno a questo servizio si sta quindi sviluppando una rete di soggetti importante, in grado di integrare il programma di sharing di Pirelli. Borgo San Felice, Il Falconiere, i Villaggi ANTS e le strutture del gruppo Horizon : queste alcune delle strutture di hotellerie che hanno scelto le e-bikes di Pirelli CYCL-e around™. Aon, Electrolux, NTT Data e Open Fiber sono invece alcune delle aziende con cui Pirelli collabora nell'ambito di questa iniziativa.
L'obiettivo principale del progetto, che promuove una mobilità alternativa complementare a quella tradizionale, mira a creare condizioni d'accesso ai mezzi di trasporto sostenibili più facili, permettendo ai consumatori di testare questa soluzione in sicurezza, affidandosi alla competenza garantita dal marchio Pirelli. «Ci confrontiamo quotidianamente con persone che prestano sempre più attenzione al rispetto dell'ambiente nelle loro scelte strategiche»: gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sembrano quindi aver raggiunto una dimensione oggettiva, quantificabile e possono essere tradotti in scelte concrete. Secondo la European Cyclists' Federation, l'impiego della bicicletta potrebbe agevolmente contribuire al raggiungimento degli obiettivi legati al miglioramento del benessere fisico individuale, il numero tre, e della qualità di vita in generale, il numero quindici: il servizio CYCL-e around™, in grado di intersecare salute e sostenibilità, si inserisce perfettamente nell'agenda internazionale, confermando la capacità di Pirelli di interpretare e tradurre in opportunità durature i trend del momento.
Per il prossimo futuro, la prospettiva è di allargare il bacino di utenti di CYCL-e around™, internazionalizzando l'offerta oltre il mercato italiano e sperimentandola all'interno dei campus universitari: «Attraverso il PNRR, che ci vede protagonisti di alcune iniziative progettuali, abbiamo l'occasione di entrare in contatto con il mondo delle università italiane. Si prospetta una sfida interessante, dovremmo adattare il nostro servizio ad un pubblico sensibile al tema, con delle esigenze diverse da quelle incontrate finora».