Nella città che non dorme mai, New York, Horacio Pagani ha scelto di raccontare i suoi sogni. O meglio, di raccontare come il suo sogno, quello di trasformare supercar in hypercar, si sia trasformato in realtà.
E per farlo ha chiamato Pirelli al suo fianco. La P lunga è stata sponsor principale di “Story of a Dream” (La storia di un sogno), l'evento organizzato da Pagani nell'iconica stazione Grand Central, per festeggiare in America il 20º anniversario della Zonda.
Oltre 100.000 persone nei giorni scorsi hanno attraversato la Vanderbilt Hall (dal nome del fondatore della stazione simbolo di NY) per ammirare I gioielli di Casa Pagani. E la parola “gioiello” non è a caso, visto che, complessivamente, le sei vetture esposte avevano un valore di 18 milioni di dollari! Ben cinque Zonda (la Zonda 001, la primissima vettura creata da Horacio Pagani nella sua avventura come costruttore, e le Zonda F, R, Cinque e HP Barchetta) e poi l'ultima nata del marchio italo-argentino: la Huayra Roadster BC.
Telaio 001, in origine impiegata per le prove di crash test, la C12 del 1999 da 450 Cv è stata recentemente restaurata e ricostruita in numerose parti dal reparto specializzato della Pagani. Detentrice all'epoca del record sul giro al Nuerburgring per auto di produzione di serie, ottenuto con Pirelli, la Zonda F monta un'evoluzione firmata AMG dell'originale V12 Mercedes-Benz, con Potenza innalzata a 650 Cv.
Altra pietra miliare della produzione di San Cesario sul Panaro è la Zonda R, la variante stradale più estrema del modello, con numerose componenti di derivazione racing e potenza di 750 Cv. Giunta al culmine del successo della Zonda, la Cinque esposta a Grand Central fa parte di una serie limitata di cinque esemplari ispirata nei dettagli alle Frecce Tricolori italiane.
Remake parzialmente riprogettato, la HP Barchetta è stata sviluppata dalla divisione Uno-di-Uno, che si occupa della realizzazione di modelli su misura: nata come 'personal car' del patrono dell'azienda, fu prodotta in tre esemplari.
Tra queste quattro rarità motoristiche a Grand Central ha spiccato la Huayra Roadster BC da 800 Cv, modello di punta dell'attuale produzione Pagani e presentata per la prima volta, sempre in America, durante la Monterey Car Week.
Ma perché Pagani ha scelto proprio Grand Central per quest'evento unico? A spiegarlo è lo stesso Horacio: "Il Grand Central Terminal, uno snodo ferroviario universalmente noto per il design unico e per la bellezza senza tempo, è il luogo in cui ebbe inizio il sogno americano di moltissimi immigrati. Essendoci significative similitudini tra i loro viaggi ed il mio, sono onorato - ha detto Horacio Pagani, all'apertura dell'evento - di poter raccontare la mia storia proprio qui. Mi auguro che i newyorkesi ed i visitatori di passaggio siano stati felici di poter apprezzare il nostro lavoro e possano aver appreso come impegno e sacrificio, duro lavoro e passione possano aiutare chiunque a realizzare il proprio sogno".
Lavoro e passione sono alcuni dei valori che Pagani e Pirelli condividono e che da oltre 10 anni li tengono uniti in una delle partnership più prolifiche del mondo automotive. In questi 10 anni, infatti, sono diversi i traguardi raggiunti insieme dai due marchi, dal primo record battuto nel 2010 con una Pagani Zonda R su Pirelli P Zero al Nürburgring, l'iconica pista tedesca, all'utilizzo del modelling Formula 1 per sviluppare i pneumatici P Zero Trofeo R per la nuova Huayra BC.
Perché, come ha ben spiegato Marco Crola, ceo di Pirelli Nord America, “lavorare con Pagani è un vero piacere. Ogni giorno, con le sue automobili da sogno, Horacio ci mette alla prova con importanti sfide, spronandoci a raggiungere obiettivi tecnologici sempre maggiori".