Questo grafico mostra i tipi di applicazioni più scaricate dagli automobilisti: il 35 per cento degli intervistati, per esempio, ha dichiarato di aver scaricato un'app per trovare un ristorante, il 38% un'applicazione per ascoltare la musica mentre la maggior parte (83%) usa il telefonino in alternativa al navigatore satellitare.
Il mercato delle app è in continua crescita: l'anno scorso ne sono state scaricate 149 miliardi in tutto il mondo e si stima che saranno 325 miliardi le applicazioni downloadate nel 2021. Quelle dedicate a chi guida sono solo una parte, ma con prodotti molto interessanti e a volte insostituibili. Oggi con un'app è possibile controllare i consumi, calcolare preventivi in caso di guasto, ricevere informazioni sul traffico e gli autovelox. Insomma basta uno smartphone e il programma giusto per tenere sotto controllo ogni aspetto del viaggio. E così, tra gadget e applicazioni, anche una normale auto si può trasformare in una super-car.
Per esempio già oggi è possibile mostrare sul parabrezza tutte le informazioni che riguardano il viaggio, basta dotarsi di un Head Up Display, un piccolo dispositivo che proietta le immagini sul vetro anteriore. Il funzionamento di questi gadget è abbastanza semplice: si posiziona sul cruscotto e si applica una pellicola trasparente al parabrezza in modo da poter proiettare le immagini e le indicazioni stradali.
Per controllare tutto con la sola voce, invece, si può installare, invece del normale supporto per il telefono, un supporto “parlante” e integrato con l'intelligenza artificiale di Alexa, la voce di Amazon. Come funziona? Si mette il telefono sul supporto, si scarica l'app (gratis per esempio ZeroTouch per il supporto di Logitech ) e di colpo l'auto diventa una smart car che risponde ai comandi vocali: si può chiedere ad Alexa di impostare il luogo da raggiungere, di rispondere per voi ai messaggi arrivati su WhatsApp e alle mail, gestire la riproduzione delle canzoni su Spotify oppure leggere ad alta voce un libro.
In una smart-car non può però mancare la realtà aumentata. Sfruttando la telecamera e il microfono, uno smartphone posizionato sul cruscotto può infatti raccogliere moltissime informazioni: la distanza dal veicolo davanti, la tenuta di strada dell'auto, gli sbandamenti e i generale tutti i pericoli che provengono dagli altri veicoli e che l'occhio digitale del telefono (dotato di una particolare app come iOnRoad o altre simili) riesce a vedere meglio e prima di noi.
Resta un punto fermo: tutto ciò che libera il guidatore dai pensieri e distrazioni è un elemento che contribuisce alla sicurezza e molte ricerche hanno dimostrato che tutte le applicazioni “a mani libere” possono essere considerate un sistema per aiutare gli automobilisti tenere gli occhi sulla strada.