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La Jaguar ruggisce ancora una volta

Una delle più leggendarie supercar inglesi sta per festeggiare il suo 25° anniversario dall'inizio della sua produzione nel 1992. Per celebrare l'occasione, abbiamo pensato di produrre uno pneumatico P Zero molto speciale...

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Quando la Jaguar era ancora agli inizi
Quando la concept car Jaguar XJ220 si affacciò per la prima volta nel panorama mondiale, per l'esattezza in Inghilterra, al Birmingham Motor Show del 1988, montava pneumatici Pirelli P Zero, che al tempo erano di per sé un'idea totalmente innovativa, essendo stati creati solo un paio di anni prima per equipaggiare l'altrettanto incredibile Ferrari F40.
La differenza stava nel fatto che la Ferrari vantava una tradizione consolidata nella costruzione di supercar, mentre il caposaldo della Jaguar era rappresentato dalla produzione di prestigiose berline. Di conseguenza, il progetto della XJ220 era noto col nome di “Saturday Club Car”, un richiamo al fatto che il team di esperti ingegneri che vi lavorava sacrificava i propri fine settimana per creare il prototipo, un'attività extra che si affiancava al normale lavoro quotidiano.
Anche quando la XJ220 fu completata, trasformarla un giorno in un'autovettura di serie era ancora un sogno lontano. Infatti, il prototipo si basava sui principi di un'auto da corsa pura, ovvero quanto più lontano possibile si potesse immaginare dal processo produttivo quotidiano. 
Come se non bastasse, questo progetto era caratterizzato da alcune idee eccentriche. Ancora prima che la McLaren lanciasse l'idea con la vettura sportiva stradale F1, la Jaguar XJ220 era stata originariamente concepita come un'auto a tre posti. Ma visto che la realizzazione avrebbe richiesto troppo tempo, presto l'idea fu abbandonata in favore di una vettura a due posti con carrozzeria in alluminio. L'idea originaria prevedeva inoltre un motore V12 e trazione integrale. Quello che nessuno aveva previsto, quando l'auto arrivò al Birmingham Motor Show equipaggiata con pneumatici P Zero, era che tra il pubblico fu amore a prima vista e gli ordini iniziarono a fioccare a migliaia. La Jaguar presto si rese conto, probabilmente con un bel po' di stupore, che adesso avrebbe dovuto costruirla davvero. E dal momento che non c'era spazio nello stabilimento principale di Longbridge, Inghilterra, la produzione fu affidata alla scuderia TWR a Bloxham nell'Oxfordshire, che gestiva anche il programma di gare endurance della Jaguar.

La Jaguar ruggisce ancora una volta 01
La Jaguar ruggisce ancora una volta 01

La corsa al successo
Con il pragmatismo e l'ossessione per le linee snelle che caratterizza tutte le squadre corse, TWR concluse che l'idea originaria della XJ220 con motore V12 e trazione integrale era troppo complessa e pesante (l'albero di trasmissione doveva passare direttamente attraverso l'abitacolo, tanto per iniziare). Così si optò invece per la sola trazione posteriore, con l'aggiunta di due turbocompressori al V6 da 3,5 litri per raggiungere la spinta di 450 cavalli di potenza.Indubbiamente questa modifica funzionò perché, al momento del lancio, la XJ220 era la vettura di serie più veloce al mondo. Nel mese di giugno 1992, il pilota di Formula 1 Martin Brundle le fece raggiungere le 217 miglia orarie (349 km/h) nella pista di prova di Nardò in Italia per dimostrare che, sebbene di poco, non raggiungeva il massimo di 220 miglia all'ora previste. Il numero di miglia faceva parte della tradizionale denominazione delle vetture Jaguar: la famosa XK120 (per la quale è attualmente possibile avere moderni pneumatici Pirelli realizzati su misura) riusciva a raggiungere 120 miglia all'ora.

La Jaguar ruggisce ancora una volta 02
La Jaguar ruggisce ancora una volta 02

Parte della Collezione
Dato che la XJ220 si avvicina al 25° anniversario dall'inizio della sua produzione nel 1992, ed è senza dubbio invecchiata bene, Pirelli ha lanciato una gamma di pneumatici appena creati per questa supercar rivoluzionaria. Questi pneumatici P Zero rappresentano la fusione tra tecnologia all'avanguardia e look classico e sono configurati su misura per adattarsi alle caratteristiche distintive della XJ220. I nuovi pneumatici per la XJ220 fanno parte della “Collezione” Pirelli: una linea esclusiva di pneumatici per le autovetture classiche più prestigiose, progettati utilizzando svariate metodologie che sono alla base della rinomata gamma di pneumatici moderni Pirelli ad altissime prestazioni.
Sebbene questi pneumatici siano concepiti per l'utilizzo su strada, sono in realtà realizzati dagli stabilimenti Pirelli dedicati alle corse automobilistiche, avvantaggiandosi quindi della particolare esperienza nella produzione di lotti limitati di pneumatici progettati per avere prestazioni estreme. Ogni pneumatico è contrassegnato con la lettera “J”, ad indicare che è stato prodotto espressamente per Jaguar.
Il risultato? Una vettura che si presenta ancora più dinamica di quando ha lasciato lo stabilimento di produzione, come ha avuto modo di scoprire un gruppo di giornalisti internazionali durante un evento che si è tenuto recentemente in Germania. Si tratta di un ottimo esempio di come la storia abbia spesso un andamento circolare: la XJ220 è nata con pneumatici P Zero e adesso si affida nuovamente a Pirelli.

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