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James Bond, ecco tutte le sue auto da sogno

Molte le vetture guidate dall'agente segreto 007. Le sue strade preferite corrono tra Nizza e Montecarlo

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Fin da quando Ian Fleming ha creato per i suoi romanzi la più iconica delle spie, James Bond, l'eroe è sempre stato associato alla Costa Azzurra. È a Juan-Les-Pins che Bond recupera le energie per poi lamentarsi che stia diventando una meta troppo turistica per i suoi gusti. Ma è nei film che la Costa e le sue strade, tutte curve, diventano la cornice ideale dei suoi inseguimenti a bordo di auto da favola. 

Ad esempio tra Calvi e Mougins è ambientato “I sogni non uccidono” (2001) e a Villefranche-Sur-Mer è stata a lungo ormeggiata la barca di Largo, il numero due della Spectre, nel film “Mai dire mai” del 1983. La strada che da qui porta a Èze è stata utilizzata per diverse pellicole, compreso “GoldenEye”, così come le tre “Corniche” di scogliera che corrono da Nizza a Monte Carlo.

Nei film, 007 ha utilizzato molti veicoli per muoversi su terra, acqua e cielo. Una sequenza di gioielli, alternati a vetture molto più ordinarie, che costituiscono parte integrante del mito dell'agente segreto inglese. Si parte nel 1962 quando, in ”Licenza di uccidere”, l'auto mandata in aeroporto a prendere Bond è una Chevrolet Bel Air

Tuttavia è in “Dalla Russia con amore” che incontriamo la lussuosa auto inglese Bentley Continental, l'auto personale di Bond anche nei romanzi. In “Goldfinger” (1964) e in “Thunderball” (1965) entra in scena un'Aston Martin DB5 (che ricomparirà 47 anni dopo in “Skyfall”) dotata di mitragliatrici anteriori e posteriori, cortina fumogena, spargiolio, spargichiodi a tre punte, scudo posteriore antiproiettile, sedile passeggero eiettabile, carrozzeria blindata e targhe intercambiabili rotanti. L'auto, inoltre, aveva degli optional non svelati nel film come un telefono nello sportello e un radar nello specchietto. Nel 2006 la vettura viene battuta all'asta per 2 milioni e 90 mila dollari; prezzo d'acquisto nel 1970? L'equivalente odierno di circa 7mila euro. Anche a questo è la magia del culto di 007.

James Bond, ecco tutte le sue auto da sogno
James Bond, ecco tutte le sue auto da sogno

Tra le Aston – che fa record di presenze – hanno sfilato anche, in “La morte può attendere” (2002) una V12 Vanquish e in “Casino Royale” e “Quantum of Solace”, una DBS V12 con le chiavi in diamante. L'Aston nella pellicola “Zona pericolo” del 1987 è invece una V8 Vantage dotata di sci estraibili, propulsore a razzo, scanner radio, cristalli antiproiettile, razzi nascosti dietro ai fari fendinebbia, proiezione informazioni all'interno del parabrezza, raggio laser nei coprimozzi, pneumatici a chiodatura estraibile, dispositivo autodistruzione a timer.

Come non ricordare poi il salto più spettacolare ne “L'uomo dalla pistola d'oro” (effettuato per ben due volte dallo stuntman per volere del regista) fatto con una AMC Hornet Hatchback e la Toyota 2000GT Special Cabriolet che si vede in “Si vive solo due volte”, la vettura del Servizio Segreto Giapponese guidata dalla Bond-Girl Aki. 

C'è poi l'Italia, con l'Alfa Romeo Alfetta GTV6 usata da 007 in “Operazione piovra” per inseguire gli uomini di Gogol. Audi 200 Turbo, una serie di BMW e Jaguar, usate nei film usciti dal 1987 al '99, precedono le varie Alfa Romeo 159, Range Rover Sport, Volvo utilizzate dai nemici per inseguire la spia, fino a ritornare in Spectre a una specialissima Aston DB10 (di cui sono stati fatti dieci esemplari apposta per la produzione del film) utilizzata da Bond nelle scene girate a Roma e la DB5 coupé che la spia guida insieme a Madeline nella scena finale ambientata a Londra. 

Se nella serie di spionaggio più famosa di sempre James Bond ha sfoggiato un'auto più incredibile dell'altra, insieme a location da favola e look impeccabili con abiti di Brioni e Tom Ford, il suo stile è rimasto sempre lo stesso, un unico fil rouge: l'essere gentleman. Perché qualsiasi cosa indossi o qualsiasi macchina guidi, Bond trasmette sempre padronanza di sé e disinvoltura.

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