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Il cacciatore di Ferrari

Incontro con Josh Cartu, collezionista, pilota, e soprattutto innamorato del Cavallino

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La Ferrari Aperta è lì ferma nel piazzale. Difficile non rimanere abbagliati dalla bellezza di questa macchina. L'aggressività dell'assetto si bilancia con la delicatezza degli interni. Josh Cartu scatta qualche foto, poi accende l'auto e procede per qualche metro dietro a un grande rombo di motore. Il pilota canadese sorride mentre curva leggermente. 

Il cacciatore di Ferrari 1
Il cacciatore di Ferrari 1

Cartu è una personalità nel suo ambiente. Oltre ad essere un pilota da corsa, colleziona auto, sportive e di lusso, ed è anche presidente del club Ferrari. Sono un imprenditore con molte attività. Ho diversi interessi e cerco di seguirli tutti. Dai motori fino all'alta tecnologia mi appassiono a svariati settori. Con tanto impegno e passione sono riuscito a coronare i miei sogni.

Nato e cresciuto in una piccola cittadina nel sud dell'Ontario, Canada, Cartu fin da piccolo si appassiona al mondo dei motori. Provengo da una famiglia tipica della middle class canadese quindi sono cresciuto con certi valori. Da adolescente ho fatto dei lavoretti: dal venditore di giornali, al pizzaiolo fino al lavaggio delle macchine. Ma la vera scintilla con le auto è nata da mio padre: lui aveva una concessionaria che vendeva Mazda. Inoltre, aveva un business che si chiamava Pace Car, import/export di auto come Ferrari, Lamborghini e Porsche. Sono state proprio loro a catturarmi definitivamente.

Il cacciatore di Ferrari 2
Il cacciatore di Ferrari 2

Oggi la vita di Cartu si è spostata in Ungheria, a Budapest, dove vive e custodisce le sue auto, tra cui La Ferrari Aperta, un modello unico e speciale del Cavallino è il vero fiore all'occhiello della sua collezione. La consegna di questo gioiello ibrido, di cui ne esistono 209 esemplari, è avvenuta a Budapest davanti a una folla festante pronta a immortalare la scena. Dal costo di 3.5 milioni di euro, La Ferrari Aperta è un bolide dalle linee decise ed eleganti che, con il suo motore ibrido, arriva a 963 CV di potenza e a una velocità di oltre 350 Km/h, con uno scatto alla partenza da 0 a 200 Km/h in meno di 7 secondi. È davvero una macchina incredibile e inimitabile. Difficile raccontare cosa si prova quando si è alla guida di questa vettura. Un misto di adrenalina ed eccitazione, ma anche paura e timore. Nonostante sia un pilota affermato con alle spalle diverse vittorie, Cartu ha un rapporto particolare con la velocità: Sono molto attento quando guido. La velocità non mi dà particolari emozioni. Quello che mi emoziona davvero è il sapore della sfida, non solo nei confronti degli avversari ma anche nei confronti di me stesso. Come quando c'è da guidare su strade difficoltose, impervie, e dimostrare di essere i migliori.

Il cacciatore di Ferrari 3
Il cacciatore di Ferrari 3

La carriera del pilota canadese si intreccia inevitabilmente con il mondo Ferrari e Pirelli. Due brand che hanno fatto la storia di questo sport, a partire dallo storico Enzo Ferrari, fino a giorni più recenti con Sergio Marchionne e Lapo Elkann: Ho un rapporto speciale e un grande rispetto per queste due celebri marche. Lontane radici italiane (la sua matrigna e sua sorella erano siciliane), Cartu ha un legame particolare con l'Italia. Sono stato spesso qui e mi sono sempre trovato molto bene. Il mio circuito preferito resta Imola, una pista complicata ma allo stesso tempo anche molto esaltante. Mi piace anche il Mugello, Monza, Valencia e Budapest, ma con Imola ho un rapporto speciale.

Il cacciatore di Ferrari 4
Il cacciatore di Ferrari 4

Corse, ruote e motori

Da sempre appassionato di corse e motori, Cartu è uno dei piloti di punta del team AF Corse, legato al marchio Ferrari, ed è anche il proprietario di un team drifting europeo che porta il suo stesso cognome: Cartu Drifting.

Con la sua scuderia Cartu ha partecipato a diverse corse come la Mille Miglia e Gumball 3000, per non parlare della sua esperienza nel Ferarri Challange, il campionato monomarca più invidiato al mondo.

 

Nato nel 1993, il successo di questo campionato è stato immediato: la sua formula, che prevede la partecipazione esclusiva di concessionarie autorizzate, fa sì che tutte le vetture in gara siano molto simili a livello di prestazione, rendendo l'abilità alla guida dei piloti il vero ago della bilancia tra la conquista del trofeo e la sconfitta.

Un'esperienza che non poteva di certo mancare a un uomo e un pilota del calibro di Cartu, che ha avuto modo di partecipare guidando una Ferrari 458, una vettura sportiva tipo berlinetta, e che è intenzionato a ripetere nel 2018 a bordo di una Ferrari 488, nuovo modello svelato in mondovisione al Salone di Ginevra.

Tre le serie esistenti: Europe, North America e Asia – Pacific, l'ultima nata giunta ormai alla settima edizione.

Le corse, serratissime e spesso decise all'ultima curva, sono sicuramente la parte più esaltante della competizione, ma per piloti come Cartu c'è anche il piacere di gareggiare su alcuni dei circuiti più prestigiosi del mondo. Le tre serie vantano infatti tutte circuiti di eccellenza come quello di Monza, di Montreal, di Shangai e di Abu Dhabi.

Si dice che la prima macchina non si scorda mai. Tutto questo vale anche per il pilota canadese. Nonostante Cartu sfrecci a Milano a bordo di un piccolo gioiello, il ricordo della prima Ferrari prende sempre il sopravvento.

Comperare la prima Ferrari è stata un'emozione incredibile. Da tutta la vita aspettavo quel momento e finalmente sono riuscito ad ottenerla. Provengo da una famiglia normale, i miei genitori non erano miliardari. Sono riuscito a coronare i miei sogni con tanto studio e fatica e questo non può che rendermi orgoglioso. Le cose che riesci a conquistarti da solo con sacrificio hanno tutto un altro sapore e questo non lo scorderò mai.

Il cacciatore di Ferrari 5
Il cacciatore di Ferrari 5

Tra i momenti più significativi finora accaduti a Cartu va menzionato senza dubbio l'incontro con le personalità che hanno fatto la storia della Ferrari, e hanno reso il Cavallino il marchio italiano più conosciuto negli USA e nel mondo. Quando ti capita di essere in una stanza seduto al tavolo con vere e proprie leggende viventi come Lapo Elkann, Enrico Galliera e Sergio Marchionne è qualcosa di unico e indescrivibile. Da bambino sognavo di incontrare cuore e l'anima di Ferrari. Parlare con loro, sapere che quando mi chiedono un'opinionione, ti ascoltano e ti prendono seriamente...tutto questo è un onore e un privilegio. Ricordo che la prima volta ho chiamato un mio amico e gli ho detto: ‘È tutto vero oppure sto sognando'? Una felicità immensa. Qualcosa che si avverte anche nella gestione dei suoi social personali, importante strumento di comunicazione per raccontarsi all'esterno. E, in qualche modo, sottolineare la forza narrativa di sé, diventato un brand.

Il cacciatore di Ferrari 6
Il cacciatore di Ferrari 6

Finita l'intervista, Josh Cartu fa ancora alcune manovre con LaFerrari Aperta e scatta le ultime foto. Al tramonto la luce è ideale per un ultimo shooting. Il pilota si muove con un sorriso contagioso. La macchina è sempre ferma nel piazzale e a quest'ora sembra ancora più bella.

Il cacciatore di Ferrari 7
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