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Tecnica: come si progetta il disegno del battistrada

L'efficacia del pneumatico sposata anche a un certo stile. Associare forma e sostanza è il costante compito di coloro che definiscono l'aspetto di un battistrada, concentrato sull'equilibrio tra design, cura costruttiva ed esigenze prestazionali.

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Dare forma a un battistrada è frutto di una bilanciata ricerca tra tecnica ed estetica. Il pneumatico, in sintesi, deve avere “una bellezza aderente”. Una forma che non solo sia calamitante a livello visivo, ma che soprattutto trasmetta su strada il massimo grado di tenuta e costanza di marcia, secondo quanto pianificato in fase di progettazione e realizzazione.

Tecnica: come si progetta il disegno del battistrada 01
Tecnica: come si progetta il disegno del battistrada 01

I tecnici di Pirelli, considerando la delicata fase di ingegnerizzazione di ogni singolo aspetto del pneumatico, impiegano specifici sistemi di calcolo per effettuare diverse simulazioni mirate sul comportamento di ogni materiale e sulle soluzioni applicate in fase di sviluppo, prima della realizzazione di prototipi da testare su strada. Verifiche lunghe, che non devono trasmettere indicazioni solo sulle performance della gomma, ma sulla stessa efficacia del disegno. Per questo motivo il percorso, il fondo stradale, le temperature, i diversi parametri sono scelti in modo preciso per analizzare con cura il comportamento del prototipo.
Al termina di una prima fase prolungata di test, in base ai dati ricavati dai vari prodotti sottoposti a diversi km d'utilizzo, l'azienda opera una prima selezione e altrettante ne seguono, sino a scegliere quei modelli più efficaci nel comportamento e anche nella resa estetica. Questo ultimo è un aspetto altrettanto importante, se si considera quei pneumatici destinati alle supercar più esclusive del mondo, come l'ultima gamma Pirelli P Zero. La ricerca si conclude con un test definitivo, anche su pista. Nel caso in cui i risultati risultino già ampiamente soddisfacenti, il prototipo diventa un prodotto destinato alla commercializzazione.

Non si può considerare l'area di contatto di un pneumatico come un aspetto scontato o similare tra i vari costruttori di pneumatici. Ognuno ha la propria filosofia, le proprie esigenze di progettazione, la propria cura nel dettaglio, un costante risultato da perseguire. Proprio per questo, ogni prodotto ha un disegno mirato, affinato ed elaborato, considerando sia l'impiego della gomma stessa, sia i materiali che la compongono. Elementi che consentono non solo di ottenere il massimo rendimento in termini di sicurezza e di resa su strada, ma studiati anche sotto il profilo dei consumi e dei costi d'esercizio. Un altro degli aspetti tenuti in considerazione dagli utenti. L'impostazione stessa del disegno, distribuita su un'area nevralgica della gomma poco più grande del palmo di una mano di un individuo adulto, è dunque fondamentale per diversi motivi. Motivazioni che possono essere anche riassunte in qualità elevate di guida e sicurezza su superfici d'asfalto impegnative.

Tecnica: come si progetta il disegno del battistrada 02
Tecnica: come si progetta il disegno del battistrada 02

In caso di manto stradale asciutto, ad esempio, un battistrada con un'impostazione del disegno orientata a fornire un'elevata rigidezza, permette alla gomma di trasmettere massima confidenza in curva e offrire una tenuta su strada efficacissima. Un risultato ottenuto anche a fronte di altri fattori come la limitata presenza di intagli, tasselli di dimensioni generose che contribuiscono ad amplificare la rigidità della struttura e di conseguenza una superficie di contatto votata a restituire la maggiore aderenza possibile su asfalto. Viceversa, una presenza più marcata di intagli e lamelle amplifica il deflusso d'acqua alle differenti velocità, a vantaggio della sicurezza in caso di pioggia. In questo caso il differente disegno del battistrada che sia direzionale, asimmetrico o simmetrico, determina il grado di espulsione dell'acqua, e il migliore equilibrio o la tendenza a privilegiare più aspetti tra performance e costanza di rendimento che caratterizzano i vari disegni delle gomme.

Il disegno dei pneumatici vi permette anche di distinguere le varie tipologie di gomme, differenziandole tra pneumatici invernali, pneumatici estivi e quelli 4 stagioni. Questi ultimi, infatti, oltre a poter essere utilizzati liberamente sulle strade sia in estate che in inverno, sono il perfetto compromesso tra un disegno del battistrada tipicamente invernale e una mescola estiva. Questa combinazione permette di avere un pneumatico dai numerosi vantaggi e adatto a chi utilizza l'auto per brevi percorsi e vive in un clima mite con poche possibilità di incontrare ghiaccio o neve sull'asfalto.

Le citate categorizzazioni del disegno del battistrada, per semplificare, sono la combinazione di diverse tipologie di impostazione del pneumatico: direzionale, asimmetrica e simmetrica.
La prima, definita anche unidirezionale, è tipica di un battistrada caratterizzato da un motivo impostato sulla stressa direzione, ad esempio un disegno scolpito che ricorda una V, studiato per esigenze di alta tenuta su bagnato e per superfici insidiose condizionate da fango, neve o comunque scivolose, sulle quali è richiesta un'aderenza marcata. Questo tipo di disegno consente una veloce ed efficace espulsione laterale dell'acqua o della fanghiglia, ad esempio, contribuendo ad amplificare la tenuta stradale e di conseguenza la sicurezza, oltre a scongiurare un pericoloso effetto aquaplaning. 
I disegni asimmetrici, invece, sono tipici di quel tipo di mescole caratterizzate da varie tipologie di scanalature sulla superficie, visibili in base alla parte di ruota sulla quale si concentra l'attenzione.  Questa tipologia di pneumatici, considerando la varietà di disegno del battistrada, offre diversi vantaggi, tra cui una tenuta molto elevata su più tipologie di suolo, per la sua alta versatilità di utilizzo e prestazioni, senza dimenticare l'alta sicurezza in caso di pioggia o tratti scivolosi. Considerando le caratteristiche citate, quando si equipaggia il veicolo con queste gomme, si presta massima attenzione al montaggio data la diversità delle aree esterna e interna, che può condizionare la marcia. La sezione interna, solitamente, è caratterizzata in particolare da numerosi tasselli di dimensioni inferiori, pensati per offrire un'elevata resa su fondi umidi e scivolosi; mentre all'esterno le dimensioni di questi sono più ampie, per garantire maggiore stabilità e tenuta anche in curva.

Infine i simmetrici che, come segnalato dal nome, sono composti da disegni identici, che si distendono partendo dal centro del pneumatico. Forme uguali sia all'interno che all'esterno del battistrada, che garantiscono sempre alti livelli di rendimento e sicurezza su strada.

Quando si parla di disegno, esistono altri elementi da analizzare al fine di riuscire a valutare anche le future prestazioni degli pneumatici. In base alle specifiche direzioni di rotolamento, ad esempio, il disegno può offrire diversi tipi di prestazioni.

Per allungare la vita e la manutenzione dei vostri pneumatici vi consigliamo infine di effettuare la cosiddetta rotazione, valutando innanzitutto se il vostro veicolo è a trazione anteriore o posteriore. In generale le auto a trazione anteriore sono quelle che richiedono una rotazione degli assi più precisa. Allo stesso modo, anche nelle 4X4 gli assi vanno girati, sia nel caso di grandi veicoli fuoristrada sia in caso di vetture di tipo integrale permanente o a inserimento automatico. Il consumo dei pneumatici, infatti, non dipende soltanto dalla trazione ma anche dalla frenata e dalla pressione del peso.

In genere, la rotazione dei pneumatici avviene ogni diecimila chilometri o comunque quando si cominciano a notare notevoli differenze di consumo tra le ruote. Se i pneumatici sono tutti della stessa misura, si possono invertire l'anteriore destro con il posteriore destro e l'anteriore sinistro con il posteriore sinistro, mentre se hanno misure differenti e non sono asimmetrici si possono scambiare sullo stesso asse.

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