La famiglia P Zero è il risultato della storia di uno pneumatico in continua evoluzione, che ha seguito quella delle auto sportive adattandosi alle diverse necessità di ogni modello. La crescita costante di nuove esigenze ha plasmato nel corso degli anni il prodotto di punta della gamma Pirelli, che va visto non come un singolo pneumatico ma come una matrice modulare di soluzioni tecnologiche dalla quale sono derivate molteplici versioni, appositamente sviluppate per le vetture di destinazione. Perché il P Zero nasce proprio dall'esigenza di costruire pneumatici specifici cuciti su misura per ciascuna vettura.
Nel corso di trent'anni Pirelli con il P Zero ha fornito il primo equipaggiamento per oltre mille vetture nei segmenti premium e prestige. L'elenco è ampio e comprende vere e proprie icone del mondo dell'automobile, come le Ferrari F40, 512 Testa Rossa, LaFerrari e F12; tutte le Lamborghini Murciélago e Aventador in testa ma anche l'intramontabile Countach; le McLaren MP4-12C, e P1; le Pagani Zonda e Huayra; Aston Martin Vanquish, DB9, V12 Vantage; Maserati Quattroporte e Ghibli; Porsche 911 in molteplici declinazioni, Cayenne e Macan, solo per citarne alcune.
Più di una cronologia, nella quale gli anni e i nomi si alternano e s'intrecciano, abbiamo voluto mettere al centro il pneumatico nelle sue differenti sfaccettature, partendo proprio dai nomi, per raccontare la storia di una famiglia che si rinnova.
P ZERO
Nel 1986 Pirelli comincia a progettare il concetto del P Zero e, dall'esperienza maturata nelle competizioni, nasce il pneumatico destinato ad equipaggiare l'anno seguente una tra le vetture più estreme fino a quel momento: la Ferrari F40. Pirelli opera una vera rivoluzione nel mondo del pneumatico con una serie di innovazioni che identificheranno il P Zero per l'F40 come una pietra miliare nella storia delle gomme stradali. Per la prima volta infatti, una gomma con calettamento da 17 pollici approda su una vettura stradale, la spalla si assottiglia fino al rapporto /35, vengono montate misure differenziate tra anteriore e posteriore, si raggiunge il codice di velocità “Z” (oltre i 240 km/h).
Dall'ultima evoluzione del 2007 il P Zero utilizza speciali mescole del battistrada e del tallone che assicurano alla vettura guida confortevole e contemporaneamente prestazioni sportive. Il disegno battistrada, grazie ai tre ampi incavi longitudinali, assicura massima aderenza dello pneumatico sui fondi bagnati e garantisce comfort acustico, mentre il profilo asimmetrico consente un'usura regolare. La struttura permette, inoltre, di contenere la deformazione del profilo della gomma anche a velocità elevatissime (fino a 370 km/h).
Tra le moltissime vetture nate con il P Zero come equipaggiamento originale: La Lamborghini Gallardo, la Ferrari 599, la Maserati Quattroporte e la Mercedes S-Class.
P ZERO SYSTEM
Nel 1994 per contrastare il fenomeno dell'aquaplaning, Pirelli crea il P Zero System, con disegno battistrada diverso tra anteriore e posteriore. In quegli anni molte Case crearono vetture speciali realizzate in pochi esemplari ancora più potenti e performanti delle versioni da cui derivavano. Questa prima variante del P Zero, direttamente derivata dal mondo motorsport, nasce esclusivamente per primi equipaggiamenti di supercar dalle altissime prestazioni.
Tra le prime vetture a dotarsi del System c'è la Ferrari F355.
Il passo successivo è l'arrivo del P Zero Corsa System. La sua progettazione e il suo sviluppo iniziano nel 2003 grazie alla collaborazione di Pirelli con la Casa di Maranello, per il fitment della versione stradale della Ferrari 360 Challenge, anch'essa derivata direttamente dalla decennale esperienza in pista dei campionati Ferrari Challenge - Trofeo Pirelli e dalle Ferrari 360 GT impegnate nel Campionato FIA-GT. Il P Zero Corsa System presenta due diversi disegni battistrada della filosofia System, uno asimmetrico al posteriore in funzione trattiva, uno direzionale anteriore per una maggiore tenuta sul bagnato.
P ZERO CORSA ASIMMETRICO 2
Nel 2010 grazie alla partnership con Lamborghini, Pirelli introduce il nuovo P Zero Corsa System, studiato per la Gallardo LP 570-4 Superleggera, che abbina all'evoluzione del precedente direzionale il P Zero Corsa Asimmetrico 2, che diventa primo equipaggiamento per le sportive più potenti: Lamborghini, McLaren, Ferrari, Pagani, Porsche, Maserati e Aston Martin.
La specifica struttura conferisce al Corsa Asimmetrico 2 massima stabilità ad alte velocità e in curva, consentendone, così, anche l'uso in circuito. Il disegno asimmetrico permette di ritardare il fenomeno dell'aquaplaning, tipico nell'uso sul bagnato di pneumatici semi-slick direttamente derivati dalle competizioni. Grazie alla spiccata indole corsaiola si presta al duplice impiego, su strada e su pista, assicurando in entrambi i casi massime prestazioni e sicurezza.
Nel 2015 il P Zero Corsa Asimmetrico è stato scelto come primo equipaggiamento per le McLaren 650S, coupé e spider, e per l'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Verde.
P ZERO ROSSO
La gamma P Zero Rosso nasce nel 2000 proprio per assecondare anche le esigenze di vetture meno sportive ma comunque ad alte prestazioni. L'obiettivo è riprodurre le prestazioni prossime al “System” a cui aggiungere un maggiore comfort.
La gamma si specializza negli anni con una soluzione a disegno differenziato tra rear e front: il P Zero Rosso prende la denominazione Asimmetrico che viene impiegato sull'asse posteriore, mentre per l'anteriore viene costruito il P Zero Rosso Direzionale.
Il disegno asimmetrico consente di affrontare con decisione l'asciutto e con sicurezza il bagnato, assicurando ancora il massimo comfort di guida. Il battistrada del Direzionale, dall'aspetto elegante e sinuoso, è progettato per ottenere il miglior inserimento in curva e la massima tenuta di strada in particolare su fondi bagnati. L'omogeneità tra prestazioni da supersportivo ed elevati valori di comfort e silenziosità di marcia vengono ottenute per merito delle innovazioni nella struttura e nell'impiego di mescole dedicate.
Tra le vetture nate col P Zero Rosso non solo supersportive come le Ferrari F430 e F575M Maranello, le Porsche 911 (serie 993, 964 e 996), Lamborghini Murciélago, ma anche i Suv più potenti come Porsche Cayenne e Mercedes ML, e le berline nelle versioni più estreme, come le BMW M, o le Mercedes AMG.
P ZERO NERO GT
Nel 2002 Pirelli presenta il P Zero Nero come soluzione per il ricambio, e nel 2013 aggiorna la gamma con la nuova serie Nero GT. L'estensione “gran turismo” indica che è stato pensato per il canale ricambio delle auto sportive e delle berline di grossa cilindrata. La specializzazione del Nero GT è nel prolungamento della durata, e per ottenerlo la Casa della Bicocca applica innovazioni tecnologiche a livello di materiali che ne aumentano la percorrenza.
Questo pneumatico è stato scelto soprattutto dai tuner per equipaggiare le loro vetture “vitaminizzate” con pneumatici in grado di scaricare a terra tutta la potenza ottenuta e di resistere nel tempo alle notevoli sollecitazioni imposte da assetti particolarmente estremi.
P ZERO TROFEO
Nel 2010, per rispondere alle esigenze dei partecipanti ai Track Day o a manifestazioni analoghe in pista, Pirelli crea la gomma specifica per questi eventi: il P Zero Trofeo. A differenza di molte gomme da gara il Trofeo è omologato anche per l'uso stradale, per essere utilizzato anche durante i trasferimenti verso i circuiti e non soltanto in pista.
L'evoluzione del 2012, denominato P Zero Trofeo R, impiega nuove mescole di inedita formulazione e dispone di un battistrada ridisegnato, due modifiche che hanno generato un duplice vantaggio: da un lato il miglioramento della stabilità e soprattutto della tenuta laterale su asciutto, dall'altro una notevole riduzione del grado di usura.
P ZERO FORMULA 1®
Appartengono alla famiglia P Zero anche tutte le gomme da asciutto, a battistrada liscio, che Pirelli produce per la Formula 1®. Il nuovo regolamento per la stagione 2016 ha portato a cinque le differenti mescole slick disponibili, ben riconoscibili dal colore sulla spalla.
Dalla nuova morbidissima Ultrasoft (Purlpe), si passa alla Super Soft (Red) che fino alla passata stagione era la mescola più morbida a disposizione dei team. Entrambe sono dotate di mescola che offre la massima aderenza meccanica e che rapidamente raggiunge la corretta temperatura d'utilizzo, caratteristica che accelera però il processo di degrado. Ideali per i tracciati lenti e tortuosi e in condizioni climatiche fresche o fredde appartengono al “low working range”.
La Soft (Yellow) è la gomma che maggiormente viene utilizzata in gara e che offre un ottimo equilibrio tra prestazioni e durata. Le caratteristiche del compound la classificano come “high working range” cioè adatta alle alte temperature.
La Medium (White) è simile alla soft ma con una maggior propensione alla durata rispetto alla prestazione assoluta, si colloca però nel range “low working”.
Infine la mescola più dura, la Hard (Orange) è l'ideale per i circuiti caratterizzati da alti carichi sulle gomme, con asfalto abrasivo o curve veloci, in condizioni ambientali spesso con alte temperature.
NUOVO P ZERO E NUOVO P ZERO CORSA
Il nuovo P Zero nasce già declinato in tre modelli destinati a vetture diverse: il primo adatto alle supersportive, il secondo per le berline premium ad altissime prestazioni e infine il nuovo P Zero Corsa per le supercar. Tra i primi due la differenza è evidente nel disegno battistrada, meno ricco di tasselli il primo per assicurare il miglior comportamento dinamico, il secondo, invece, presenta una spalla esterna maggiormente intagliata per favorire il comfort. La stretta parentela con le gomme da Formula 1® è evidente nel nuovo Corsa, molto simile a una gomma slick da competizione.