È la Mini l'auto più iconica della storia? A questa domanda molti risponderebbero di sì: niente e nessuno infatti è riuscito a resistere al fascino della celebre utilitaria inglese, dai Beatles a David Bowie, fino al mondo del cinema e della moda. Oggi i proprietari della Mini potranno rendere ancora più speciale la loro auto grazie al Cinturato CN54, il nuovo pneumatico della linea Pirelli Collezione, dedicata alle vetture più iconiche costruite fra il 1950 ed il 2000.
UN PNEUMATICO CLASSICO CON TECNOLOGIE DEL FUTURO
Per le diverse versioni della Mini realizzate e vendute su licenza da Innocenti e per le versioni più recenti della Mini Classica, Pirelli ha ricreato il Cinturato CN54 nella misura 145/70 R12 lanciato originariamente nel 1972, un pneumatico radiale con il disegno del battistrada e il fianco mantenuti del tutto simili a quelli delle coperture dell'epoca, ma realizzati con tecnologie moderne, per garantire affidabilità e sicurezza senza perdere lo stile originale. Per sviluppare il pneumatico, gli ingegneri Pirelli hanno adattato a materiali e processi moderni i criteri di progettazione che i designer del veicolo hanno impiegato all'epoca della progettazione, affidandosi al patrimonio storico aziendale di documenti, immagini e progetti conservato e messo a disposizione dalla Fondazione Pirelli.
PIRELLI E MINI: UNA LUNGA STORIA ITALIANA
È il 1964 quando Pirelli comincia a studiare per le Mini un Cinturato con disegno battistrada 367 F. Un anno dopo, il successo delle Mini travolge l'Italia e Innocenti ottiene la licenza di produrre le famose utilitarie presso gli stabilimenti di Lambrate, fino al 1975. Nel 1976 Pirelli sviluppa le misure di pneumatici 145/70 SR 12 per la Mini 90 e 155/70 SR 12 per la Mini 120, mentre per le vetture sportive come la Innocenti Turbo De Tomaso sono stati realizzati i Serie Larga Pirelli.
Negli anni Ottanta, per le utilitarie come le Mini, il pneumatico con la P lunga era il P3, che ha equipaggiato tutti i modelli sul mercato comprese le versioni speciali, tra cui la Red Flame, la Check Mate, la Studio 2 o la Piccadilly. Negli anni Duemila, con la rinascita in chiave moderna della nuova Mini prodotta sotto l'egida di BMW, Pirelli omologa per la vettura Eufori@ Run Flat, un pneumatico sinonimo di affidabilità di guida in grado di funzionare per 150 chilometri a una velocità di 80 km/h anche in condizioni di totale degonfiamento, grazie alla speciale costruzione autoportante del fianco.
MINI: UNA LEGGENDA NATA DA UN TOVAGLIOLO
Alec Issigonis avrebbe disegnato i primi bozzetti della vettura su un tovagliolo di un ristorante. Che ciò sia verità o finzione non si sa, ma nell'agosto del 1959 arriva il primo modello: la Mini Minor 850, nata su richiesta della British Motor Corporation. L'auto viene venduta con due marchi, Austin e Morris e con due denominazioni: Austin Seven e Morris Mini-Minor. Progettata per essere un'utilitaria economica, cambia presto la sua natura per competere nelle gare professionistiche: ne deriva nel 1961 la prima Mini Cooper, trionfatrice due anni dopo al Rally di Montecarlo.
In questi anni il fenomeno delle minicar arriva anche in Italia: dalla Mini minor 850, alla Cooper 1000, fino alla Mini mk2, mk3, Mini 1000 e Mini 1001. Anche le versioni italiane delle Cooper riscuotono grande successo, sia per le finiture migliori delle versioni inglesi che per il prezzo inferiore. Alla vigilia degli anni Settanta, la British Leyland (nuova denominazione della BMC) prende due decisioni: rendere la Mini una marca a sé stante e introdurre la versione di lusso Mini Clubman. Nel 1997 avviene il passaggio sotto l'egida BMW. Quest'anno Mini celebra il 60° anniversario del marchio con un modello dal design esclusivo, la Mini 60 Years Edition.