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Come usare correttamente gli pneumatici

Il controllo della pressione, la rotazione delle gomme, gli strisciamenti e gli urti. Tutto quello serve sapere per prendersi cura delle gomme

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Tutto parte dalla pressione: se una gomma è correttamente gonfiata si viaggia sicuri e si può rimediare ad eventuali distrazioni nella guida, proprie o degli altri. Eppure è un concetto che fatica a entrare nella mente degli automobilisti.

Una recente analisi in Europa ha dimostrato che il 65% dei guidatori viaggia con pneumatici sgonfi, il 40% si muove con almeno una gomma molto sgonfia e il 12% (vale a dire un conducente su 8) si è trovato in una situazione di pericolo per cause imputabili agli pneumatici. 

All'opposto, avere le gomme ‘a punto' assicura molti vantaggi ma soprattutto regala più sicurezza al veicolo. La tenuta di strada è ottimizzata, così come lo sono sia la stabilità sia l'arresto in frenata. In generale l'auto è facilmente controllabile.

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Un controllo costante

La domanda giusta è: quando controllare la pressione? L'ideale è effettuare una verifica una volta al mese o comunque tutte le volte che bisogna partire per un lungo viaggio. 

Bisogna esaminarle quando sono fredde, poiché con gomme calde la pressione tende a salire e non si avrebbe una lettura corretta. Utilizzare il compressore non è difficile, ma se non si ha fretta è preferibile affidarsi a un professionista. Il libretto di manutenzione dell'auto indica i bar giusti, salvo particolarissime situazioni di carico o climatiche per cui è necessario rivolgersi a personale specializzato.

La rotazione deve essere totale

Per un uso corretto delle gomme è importante anche effettuare una rotazione precisa, ogni 15-20mila km, tra quelle soggette alla trazione e quelle libere, quasi sempre posteriori. 

Resiste il luogo comune di coinvolgere il pneumatico di scorta nella rotazione, ma è un errore: l'importante ovviamente è che anche quest'ultimo sia pronto a un'emergenza. Con la rotazione evidentemente si allunga la vita delle gomme e quando è il momento di cambiarle, lo si fa con l'intero treno: l'autovettura in questo modo resta equilibrata nelle prestazioni. La rotazione è assolutamente obbligatoria per chi usa le gomme ‘allseason' che non vengono sostituite al cambio di stagione.

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Come si produce l'usura

L'usura è causata quasi esclusivamente dagli strisciamenti che si producono sotto l'area d'impronta durante la marcia e dalle forze correlate, quali ad esempio coppie motrici, frenanti e sterzanti. Gli strisciamenti in rotazione, sono dovuti allo schiacciamento che la struttura del pneumatico subisce in funzione del carico applicato. 

Ma questo, si può dire così, fa parte del gioco mentre invece la comparsa di un rigonfiamento sul fianco è il segnale inequivocabile di un danno a carico della carcassa del pneumatico. La causa? Urti accidentali contro i marciapiedi o gli ostacoli presenti su strade dissestate o ancora le buche. Ma la ‘bolla' può anche essere stata generata da pressioni d'esercizio troppo basse, da sovraccarico e talvolta da assetti troppo rigidi delle vetture. Nessuna esitazione nel caso: il pneumatico va sostituito.

Evitare i marciapiedi

Una guida ‘pulita' è molto gradita dalla gomma. Per esempio, il fianco (o spalla) resta la sua parte più debole e quindi in fase di parcheggio bisognerebbe evitare assolutamente il contatto con i marciapiedi. Come serve prestare ancor più attenzione nella guida normale: stringere troppo una curva e urtarlo può significare dover sostituire il pneumatico all'istante. 

La zona del battistrada è la più robusta ma resta un errore parcheggiare con sola mezza gomma su un gradino, oppure prendere in piena velocità tombini sporgenti e buche profonde. Oltre a danneggiare la gomma, si rischia anche di rovinare i cerchi e, nei casi più gravi, perfino di compromettere la sospensione.  

Invecchiano anche senza usarle

Messaggio ai guidatori che si sentono ‘sportivi': pneumatici che subiscono frenate e accelerazioni trasversali violente avranno, per forza una minore durata. E' auspicabile uno stile di guida il più possibile pulito e dolce, con poco uso dello sterzo e pressioni sempre lievi su freno e acceleratore. 

Se il consumo del battistrada arriva in corrispondenza degli indicatori posti fra i tasselli (1,6 mm di spessore), la gomma va sostituita. Ma sarebbe meglio programmare il cambio già quando lo spessore residuo raggiunge i 3 mm e non dimenticare che se si percorrono pochi km all'anno, lo pneumatico diventa poco elastico con il passare del tempo e meno ‘grippante'. Ecco perché le gomme invecchiate non si possono tenere per sempre: passati cinque - sei anni d'età sarebbe meglio sostituirle comunque, anche se non appaiono molto deteriorate. 

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