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Come i dati possono migliorare il nostro modo di guidare

Sensori su pneumatici, posizionamento GPS e maggiore connettività sono destinati a rivoluzionare il nostro comportamento alla guida 

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Prendiamo un qualsiasi automobilista, mettiamolo alla guida di un'automobile e, all'improvviso, lo vedremo trasformarsi in un personaggio inaspettato, molto probabilmente il migliore pilota del mondo. Questa è la legge della strada. Secondo la sua non proprio modesta opinione, questo automobilista incarnerà un perfetto esempio di capacità e stile di guida.

Come i dati possono migliorare il nostro modo di guidare
Come i dati possono migliorare il nostro modo di guidare

La tipologia dell'automobilista sicuro di sè è incredibilmente variegato. Da un lato abbiamo il cosiddetto “boy racer”: un paio di lezioni di guida gli permettono di scorrazzare come un campione di Formula Uno senza pensare che sta mettendo a rischio la vita degli altri automobilisti. Dall'altro abbiamo il “sunday driver”, o guidatore della domenica, costantemente al di sotto del limite di velocità, anche nelle strade più sicure, ignora beatamente la lunga coda di auto ben visibile dallo specchietto retrovisore. Sfortunatamente non vi è alcun modo per correggere i comportamenti di queste due tipologie di automobilista.

Finora, almeno. L'avvento dell'innovativo Cyber Tyre di Pirelli e di una serie di sistemi telematici connessi, utilizzati con i Big Data, comporta che lo stile di guida di ognuno di noi possa essere misurato, valutato, e, quel che più conta, migliorato. Non ha più senso affermare di essere il migliore pilota del mondo. Le statistiche infatti sono in grado di confermarlo o meno, nero su bianco. 

Importanti saranno le implicazioni sul costo delle assicurazioni automobilistiche, in quanto gli assicuratori potranno classificare i premi assicurativi offerti basandosi sulla sicurezza dello stile di guida dell'automobilista. Alcune compagnie, come quella britannica Aviva, hanno già prodotto un'app che monitora il comportamento dell'automobilista attraverso la tecnologia degli smartphone, per valutarne lo stile di guida, comprese accelerazione, frenatura e sterzatura. L'app genera un punteggio di guida personalizzato che può essere utilizzato per calcolare uno sconto ad hoc sul premio, che può arrivare al 20%. Chiaramente alcuni automobilisti sono preoccupati che il costo del premio possa andare a loro svantaggio.

Nuove idee 
La quantità di informazioni attualmente a disposizione dei data scientists è sorprendente. I ricercatori Cyber Tyre di Pirelli, ad esempio, stanno raccogliendo dati su usura, carichi verticali, temperatura e pressione nel tentativo di costruire dei modelli, algoritmi chiave che contribuiscano a rendere la guida più sicura ed efficiente. L'azienda prende già parte al programma FXX-K Ferrari e lavora all'offerta di un nuovo pacchetto di servizi innovativi. Il potenziale è immenso, dall'allarme attivo in caso di aquaplaning, al controllo vettoriale della coppia, fino alle informazioni sul livello della tenuta e sui sistemi di gonfiaggio attivi, il potenziale è immenso. 

Questi dati possono essere ulteriormente condivisi con altri strumenti telematici - compresi i dispositivi installati sulle auto vicine e nelle stazioni di servizio -, generando preziose informazioni su consumo di carburante, velocità, condizioni del traffico e condizioni meteo. Se, ad esempio, un veicolo si trova su una strada ghiacciata può comunicare immediatamente la condizione di rischio agli altri automobilisti che si trovano in quella zona, che potranno rallentare o individuare un percorso alternativo.

Più facile a dirsi che a farsi 
L'obiettivo è, in definitiva, quello di rendere la guida più sicura ed efficiente, ciò significa fornire informazioni su come guidare meglio. Non è semplice come chiedere ad un “boy racer” di rallentare o a un “sunday driver” di aumentare la velocità. Curve, incroci, semafori, corsie di accelerazione e decelerazione possono richiedere rapide variazioni di velocità per ridurre i rischi. Cosa dovrebbe fare l'automobilista quando si avvicina ad un incrocio nel momento preciso in cui il semaforo sta per cambiare colore? Accelerare?  Frenare bruscamente?

“Un approccio volto a ridurre i rischi suggerirebbe di frenare e prepararsi all'arresto” spiega il Dottor Sam Chapman, uno dei fondatori di The Floow, un'azienda che lavora con la telematica e il settore delle assicurazioni. “Tuttavia, un approccio maggiormente orientato all'efficienza dei consumi incoraggia i conducenti a mantenere una velocità il più possibile costante - in questo caso attraversando i semafori - con minime variazioni di velocità per massimizzare l'efficienza dei consumi.”

La valutazione del comportamento degli automobilisti e il miglioramento del nostro stile di guida richiedono un'interazione tra i dati raccolti sul movimento dell'auto - velocità, accelerazione e decelerazione - e le informazioni sul contesto e la posizione in cui esso avviene. 

Creare un nuovo tipo di automobilista …
Il “boy racer” medio è, ovviamente, consapevole che il suo stile di guida è aggressivo - è parte del divertimento - ma sente di avere la situazione sotto controllo al punto tale da non prendere in considerazione l'ipotesi di iniziare a guidare in maniera più sicura ed economica, a prescindere dai consigli che riceve. Visti gli elevati costi del premio assicurativo per gli automobilisti più giovani, il “boy racer” potrebbe, tuttavia, decidere di rallentare se, a fronte della rilevata riduzione della propria velocità, ottenesse tariffe più basse. 

Nell'intento di ridurre il costo generale dei premi, le società assicurative stanno inserendo sulle automobili una sorta di scatola nera per raccogliere informazioni sul comportamento di guida del conducente, attraverso il posizionamento GPS ed un sensore di movimento. Una valutazione positiva potrebbe aiutare gli automobilisti a risparmiare. 

La strada è ancora lunga. Paul O'Dowd, responsabile delle vendite dei prodotti telematici di In-Car Cleverness, spiega come fare affidamento sui dati basati sulle rilevazioni GPS possa distorcere il sistema di valutazione. “Tali meccanismi non prendono in considerazione le situazioni che consentono ad un automobilista di mettersi al sicuro per evitare un incidente o metodi avanzati di guida” sostiene. “Se tutti gli assicurati utilizzassero dispositivi telematici di diagnostica a bordo (OBD), capaci di raccogliere informazioni direttamente dal veicolo, la presenza di dati falsati sarebbe significativamente ridotta.”

È tempo di prepararsi all'avvento di un nuovo tipo di automobilista: il “cyber cruiser”, guidato dai dati. Un automobilista che, senza dubbio, non ci dispiacerebbe incontrare sulla strada.