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Cinturato CA67, quando la gomma divenne sportiva

Alla Milano-Sanremo la Mercedes “Ali di gabbiano” monta il pneumatico Pirelli che negli anni ‘50 ha rivoluzionato il mondo delle coperture

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A volte ritornano. Ed è un ritorno in grande stile quello del Cinturato CA67, ai piedi della Mercedes 300 SL Gullwing, l'auto che ha rappresentato l'edizione 2019 della rievocazione storica Milano-Sanremo. Una delle prime corse automobilistiche d'Italia, che quest'anno ha avuto come protagonista il primo pneumatico sportivo moderno della storia: il Cinturato ha rivoluzionato la struttura del pneumatico tradizionale, e grazie alla sua versatilità è diventato il marchio più longevo della gamma della P Lunga, prestando per decenni il proprio volto (battistrada) nelle illustrazioni e nelle pubblicità. Ecco perché possiamo dire che, in questa undicesima rievocazione, Pirelli ha riportato su strada uno dei simboli della motorizzazione di massa, espressione del miracolo economico degli anni Sessanta.

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UNA STORIA ITALIANA: EMANUELI, IL GENIO DEL PNEUMATICO
Il Cinturato è il primo pneumatico radiale della P Lunga e il primo dal carattere schiettamente sportivo, progettato inizialmente per gommare i modelli della gamma Alfa Romeo. Nel Cinturato la mescola del battistrada è molto resistente alle alte temperature e agli strappi, mentre la struttura a tele radiali e cinture incrociate rende il pneumatico più rigido, e di conseguenza più preciso e adatto alle prime auto sportive dell'era moderna.

La paternità del brevetto è del milanese Luigi Emanueli, capostipite dell'elettrotecnica moderna e genio del pneumatico, tanto da essere ricordato come “il papà del Cinturato”. Prima di diventare il marchio più longevo della gamma Pirelli, il Cinturato si è dovuto guadagnare la sua fama, in un contesto – quello degli anni Cinquanta e Sessanta – in cui il comfort veniva privilegiato rispetto alla sportività.

Era l'inizio della segmentazione del mercato automobilistico come lo conosciamo oggi e stavano comparendo nei listini delle case costruttrici le prime vere sportive; per un pneumatico di carattere come il Cinturato CA67 non fu facile scalzare la predominanza dei consanguinei a struttura convenzionale come Stelvio e Sempione. Ma non gli servì molto tempo: già a partire dal 1954, CA67 fu capace di diventare il volto di Pirelli, come testimoniano le immagini pubblicitarie e gli stand fieristici della P Lunga che per decenni hanno riportato la sua silhouette e il suo battistrada.

CA67 rimase in gamma fino al 1980 e oggi è protagonista nei listini di Pirelli Collezione, dove gli appassionati di vetture d'epoca trovano pneumatici dall'aspetto classico che garantiscono coerenza con l'assetto originale delle auto, ma sono realizzati con tecnologie e materiali moderni. Il marchio Cinturato, invece, non è mai uscito dalla gamma e oggi è disponibile nella versione P7, uno dei pneumatici Pirelli con il maggior numero di omologazioni.

IL PRIMO PNEUMATICO SU MISURA
Sportività e customizzazione sono ancora oggi tasselli fondamentali del DNA Pirelli, e lo sono diventati proprio con l'avvento del Cinturato. Il “battistrada 367” ha segnato l'inizio della strategia Perfect Fit che ancora oggi, grazie soprattutto alla gamma P Zero, rappresenta il focus dell'azienda milanese per distinguersi nel mercato, offrendo alle case auto prestige e premium il pneumatico giusto per ogni auto. Il Cinturato CA67 – come venne presto ribattezzato – fu il capostipite a cui poi seguirono applicazioni specifiche, modificate in base alle auto che dovevano gommare. Un Perfect Fit ante litteram, che ha inaugurato una lunga tradizione di progetti su misura che dura ancora oggi.

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