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Il miglior 4X4 integrale di sempre

Nel 1980, Audi ha lanciato qualcosa d'innovativo per il mondo dell'automobile: una nuova auto con un sistema di trasmissione unico, che l'ha fatta diventata un'icona mondiale

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Al Salone Internazionale di Ginevra del 1980, una coupé sportiva di Audi suscitò grande clamore: sulla calandra spiccava il logo dei quattro anelli e “sottopelle” agiva la trazione integrale quattro. Era la prima vettura europea equipaggiata con il 4WD: una soluzione tecnica precedentemente riservata solo ai fuoristrada e ai veicoli commerciali. Tra l'altro quella vettura era bella già di suo. L'aveva disegnata Martin Smith, un inglese di appena 27 anni che in carriera avrebbe concepito – fra gli altri – il Landspeeder X-34 guidato da Luke Skywalker nel primo Guerre Stellari. Ferdinand Piëch - all'epoca direttore tecnico prima di diventare amministratore delegato della Casa nell'83 - gli aveva chiesto il bozzetto di un'auto che facesse diventare Audi qualcosa di più di un “piccolo costruttore bavarese”. Il progetto nacque nell'inverno 1976/77 durante i test del fuoristrada Volkswagen Iltis, concepito per l'esercito tedesco, il cui sviluppo era affidato proprio ad Audi. 

Il miglior 4X4 integrale di sempre 01
Il miglior 4X4 integrale di sempre 01

Studiata per l'esercito tedesco

Prendendo spunto dall'eccellente (e sorprendente) comportamento del mezzo su ghiaccio e neve, gli ingegneri dei quattro anelli - guidati da Roland Gumpert e il responsabile dei telai Jörg Bensinger - decisero di adottare il medesimo sistema di trazione su di un'Audi 80 di serie. I risultati furono strabilianti e portarono alla nascita della coupé sportiva battezzata, appunto, Audi quattro in onore dell'innovativa tecnologia. Era equipaggiata in versione potenziata da 200 Cv del  cinque cilindri turbo di 2,1 litri presentato nell'autunno del 1979. Audi quattro esordì ufficialmente a livello internazionale nel Motorsport all'inizio del 1981 in occasione dello Jänner Rallye in Austria. Da allora, il sistema di trazione integrale progettato dalla Casa di Ingolstadt ha rivoluzionato il mondo delle competizioni, vincendo titoli mondiali rally come nel Turismo (in Europa e in America) e persino molte volte la Pikes Peak, l'ultima nel 1987 grazie al mito Walter Röhrl a bordo di una specifica versione S1.

Grande evoluzione

Come è copione di Audi, non si è mai smesso di migliorare il concetto base: l'ottimizzazione di efficienza, stabilità e prestazioni della vettura grazie alla gestione selettiva verso le ruote della coppia motrice. Nel 1986, arrivò una prima significativa innovazione con l'adozione di un differenziale centrale Torsen al posto di uno bloccabile manualmente, studiato per ripartire la coppia tra gli assi in modo variabile. Il primo esemplare TDI – quindi a gasolio - con trazione integrale permanente venne proposto nel 1995, per poi dotare della quattro le compatte A3 nel 1996 e TT, quattro anni dopo. Nel 2005, ecco un'ulteriore evoluzione con la presentazione di una configurazione asimmetrica tramite differenziale meccanico centrale autobloccante, con rapporto di ripartizione tra gli assali di 40:60. Inoltre, considerando la supercar R8, nel 2007 è comparsa l'implementazione di un giunto viscoso anteriormente. La tecnologia ultra, abbinata al concetto quattro, ha debuttao nel 2016 mentre due anni dopo è stata introdotta l'ancora più innovativa trazione quattro elettrica con l'introduzione della prima Audi e-tron.

Il miglior 4X4 integrale di sempre 02
Il miglior 4X4 integrale di sempre 02

La quattro elettrica

La trazione integrale quattro è tutt'ora uno dei pilastri tecnici della gamma dei quattro anelli e viene declinata in cinque configurazioni in funzione delle caratteristiche e delle performance dei diversi modelli. La più sofisticata non può che essere quella legata alla e-tron: i due motori elettrici sono fonti di potenza ideali per la quattro che opera in modo estremamente preciso e pressoché istantaneo: la ripartizione della coppia tra gli assali, che tendenzialmente privilegia il retrotreno, non è mai stata così rapida. Ma la bravura dei tecnici della Casa di Ingolstadt si scopre anche nella performante R8 V10, dove la quattro con frizione elettroidraulica a dischi multipli, viene integrata nel differenziale anteriore, a fronte del propulsore centrale. Chissà come sarà la mitica trazione integrale Audi alla prossima celebrazione, nel 2030…

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