Un sogno che diventa realtà. Così si può sintetizzare la storia di Pagani Automobili. Tutto nasce in una cameretta di Casilda, Pampa argentina, dove un bambino di dieci anni sognava il suo futuro lavorando la balsa per dare forma a modellini di automobili. Nasce nella curiosità di quel bambino che, avido di letture, scopre Leonardo da Vinci e rimane affascinato dal suo dialogo possibile tra Arte e Scienza.
NASCITA DI UN MITO
Dopo essersi trasferito dall'Argentina in quella che oggi è chiamata la Motor Valley italiana e aver iniziato a lavorare come operaio alla Lamborghini, Horacio Pagani decide che è ora di avviare una propria attività. Un atelier creativo per far nascere hypercar uniche, dai tratti distintivi e con altissime prestazioni. Da queste basi parte l'avventura, nel 1998, a San Cesario sul Panaro vicino Modena, fondando Pagani Automobili.
PAGANI ZONDA E HUAYRA
Si inizia con il progetto C8, la sigla progettuale della Zonda: una vettura dall'estetica unica con il frontale come quello di una Formula 1, motore centrale potentissimo e cambio manuale. È la consonante C che segnerà lo sviluppo di tutti i modelli della casa auto, un omaggio alla moglie di Horacio, Cristina Elizabeth Perez, che con lui ha condiviso tutto: dal trasferimento in Italia all'avvio dell'azienda.
Dopo il successo della Zonda, si continua con il progetto C9, la Pagani Huayra. Un bolide di oltre 700 cavalli con dettagli tailor made che ne fanno, di ogni esemplare, un pezzo unico. La linea è sempre molto particolare, pensata come un'ala che varia il suo angolo di incidenza tramite flap a seconda delle esigenze, per scegliere la migliore aerodinamica.
L'ULTIMA CREAZIONE: UTOPIA
La storia continua fino ai nostri giorni con Pagani Utopia. È il progetto C10 dell'azienda, concomitante con il primo quarto di secolo di attività della casa auto modenese e ispirata all'ingegno di Leonardo da Vinci. La nuova vettura ha una forma più levigata, più fluida e sinuosa rispetto ai modelli precedenti, ma l'intenzione di creare un oggetto di design senza tempo, come per Zonda e Huayra non viene meno. Potenza, prestazioni e unicità restano sempre i tratti distintivi anche di questo modello. Oggetto del desiderio con componenti artigianali ed esclusivi dedicati a ogni guidatore delle 99 unità che verranno prodotte.
UN'AZIENDA IN EVOLUZIONE CON SOLIDE RADICI FAMILIARI
Dalla sua origine, la situazione è cambiata notevolmente: nel 1999 l'azienda era autosufficiente, con solo 25 dipendenti in totale e molto lavoro da fare. Oggi Pagani Automobili, pur rimanendo una realtà essenzialmente a dimensione familiare, è un'azienda che conta una struttura manageriale completa e 220 collaboratori. Ingegneri specializzati in tutti i settori, designer e tecnici altamente qualificati occupano il Centro di Ricerca “Arte e Scienza”, mentre lo stabilimento principale ospita la produzione. Producendo 50 auto all'anno, assomiglia più a un atelier sartoriale che a una catena di montaggio. In Pagani la bellezza incontra e risolve le grandi complicazioni della meccanica, lo stile diventa una filosofia estetica e le suggestioni di chi desidera una Pagani diventano percorsi creativi unici.
UN LEGAME CON PIRELLI
Non a caso, infatti, Pirelli ha un solido legame con Pagani sviluppando pneumatici tailor made della famiglia P Zero, la linea Ultra High Performance, per ogni modello che esce dallo stabilimento di San Cesario sul Panaro.
A testimoniarlo, ancora una volta, la mostra che ha celebrato la chiusura di questo anno speciale, che si è svolta al Museo dell'Automobile di Torino, dove le splendide creazioni di Pagani si sono potute ammirare con a fianco i vari pneumatici sviluppati appositamente per ogni modello di auto: dal primo P Zero, al P Zero HP, passando dal P Zero Corsa fino all'ultimo marcato con la “P” di Pagani - il P Zero Trofeo RS - di ultima generazione.