L'Inghilterra è il Paese dove le auto sanno essere potenti e spartane, ma al tempo stesso opulente e lussuose. Bentley è l'immagine perfetta di questo concetto e la Continental degli anni Novanta è l'esempio più lampante: una coupé da oltre 5 metri e quasi 2,5 tonnellate con finiture da salotto e un motore V8 da 6,75 litri sovralimentato sono contraddizioni che solo Bentley è riuscita a fondere in una vettura.
Dunque, vederne da vicino una folta schiera grazie all'esposizione “Fuori Concorso” organizzata nei giorni del Concorso di Eleganza Villa d'Este è stata un'opportunità per tutti gli amanti di questo mondo strano e affascinante di concepire l'automobile. La rassegna è stata organizzata da Larusmiani (come Pirelli sponsor del Concorso di Eleganza più famoso del mondo) nello scenario di Villa del Grumello, sul Lago di Como: il patron della sartoria più antica di via MonteNapoleone a Milano, Guglielmo Miani, ha scelto una rappresentanza di Continental altrimenti impossibili da ammirare: esemplari unici, serie speciali e custom car.
LE CONTINENTAL T
A partire dalla Continental T Mulliner Special Commission: una sola prodotta, nata per essere esposta al Salone di Ginevra del 2000 e poi a quello di Parigi. Super accessoriata, aveva l'obiettivo di mostrare l'abilità dei tecnici di Crewe nel personalizzare e rendere unico ogni esemplare. Mulliner, infatti, è la divisione di Bentley che si occupa di trasformare in realtà le richieste dei clienti.
Peraltro, questa particolare Continental ha una storia curiosa alle spalle: rimase per qualche tempo nelle mani dell'azienda e venne poi acquistata da un coltivatore inglese che aveva vinto la lotteria e la conservò amorevolmente per diversi anni. Il V8 turbo sotto al cofano è ancora capace di esprimere tutti i suoi 420 CV, portando questo bisonte a due porte da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi.
Un'altra Continental T Special Commission – ma non firmata da Mulliner – e altro esemplare unico, anche questa nata per essere esibita in un salone. Orange Flame, la tinta scelta per la carrozzeria. Curiosamente, ha percorso 9.950 miglia nei primi tre mesi di vita mentre nei 20 anni successivi se ne sono aggiunte solamente meno di mille: oggi se ne registrano 10.790.
Altro esemplare unico, altra Continental T Mulliner Special Commission: questa, però, è stata voluta da un cliente di New York che ha scelto il Cobalt Blue per la carrozzeria mentre per gli interni è stata utilizzata pelle bicolore. Particolarità di questo esemplare è che i sedili posteriori sono stati trasformati in un bagagliaio extra, facendone una delle pochissime Bentley mai prodotte a due posti.
LA BENTLEY AZURE
Tolto il tetto, la Continental diventava Azure. Ne nacquero pochissime e ancora meno furono le versioni Le Mans come quella esposta al Fuori Concorso di Larusmiani. Alle 1.087 Azure standard si aggiunsero 65 Final Series, 155 Mulliner Edition e solo 4 Le Mans. La Azure nasceva per offrire prestazioni ma in chiave turistica, non sportiva. Si capisce chiaramente dal peso che, a causa dei rinforzi che sostituivano il tetto, arrivava a far registrare 2.470 kg a secco. Anche nell'aspetto, confrontata con la coupé mostrava ancora più eleganza ma meno grinta: la Azure era pronta per solcare delicatamente le curve delle B-road inglesi come le strade costiere con il vento nei capelli.
CONTINENTAL SEDANCA COUPE' MULLINER
Particolarissima la Contintenal Sedanca Coupé Mulliner della rassegna Fuori Concorso. Ne sono uscite soltanto 6 dagli stabilimenti Bentley ed esibivano una carrozzeria in stile Targa, cioè come fosse una coupé ma con una porzione di tetto asportabile, mentre i montanti posteriori e il lunotto restano fissi. Una via di mezzo fra la Continental T e la Azure, la Continental SC della rassegna è una delle 6 prodotte e personalizzate dal reparto Mulliner, fu acquistata e configurata a Monte Carlo da un oligarca che la tenne fino al 2018.
LE CONTINENTAL R E LA GIALLOQUARANTA DI CARLO TALAMO
Altra versione Le Mans ma stavolta su base Continental R: questo esemplare, esposto a Villa del Grumello, è stato completato nel classico verde scuro Verdant, come da richiesta del cliente lussemburghese che l'aveva ordinata. Poi è giunta in Italia e attualmente è di proprietà di uno svizzero.
Un altro esemplare di Continental R è stato scelto per il particolare e appariscente colore della carrozzeria che contrastava con lo stile sobrio degli esterni, come da tradizione inglese: rosso vermiglio fuori e color magnolia per gli interni. Oggi quest'arrogante coupé appartiene a un collezionista italiano.
“Sufacon” è il nome che identifica le cosiddette Super Fast Continental, come la Mulliner che era stata costruita su richiesta del Sultano del Brunei: a renderla più veloce delle altre, la potenza del motore V8 portata a 527 CV, garantendo così un'accelerazione da 0 a 100 in 5 secondi netti.
Porta, invece, la firma del leggendario Carlo Talamo la Continental R Mulliner Special Commission dall'aspetto più sportivo che si sia mai visto. E probabilmente fu anche la più sgargiante Bentley di sempre: verde Milano la carrozzeria ma con il cofano in alluminio a vista, le ventole per il raffreddamento gialle in bella vista dietro della calandra e due dei quattro fari anteriori rimpiazzati da griglie. Una Bentley da corsa che ancora scorrazza con lo spirito di Carlo Talamo.