C'è un obiettivo importante, fissato in sede continentale: salvare 25.000 vite ed evitare 140.000 feriti gravi sulle strade europee entro il 2038, un ulteriore passo verso la “Vision Zero” del 2050 che mira all'azzeramento delle vittime della strada. E' in questo senso che l'Unione Europea lavora da anni per rendere più sicure le auto. Così dai primi di luglio, tutte le vetture di nuova omologazione dovranno essere obbligatoriamente dotate di inediti sistemi di sicurezza: alcuni già presenti sulle auto dell'ultima generazione (l'avviso di stanchezza del conducente, l'avviso di distrazione, il monitoraggio della pressione degli pneumatici e la segnalazione di arresto di emergenza), ma altri nuovi. Tra questi spiccano il sistema di registrazione degli incidenti - una sorta di ‘scatola nera' che registra l'attività negli istanti immediatamente precedenti e successivi all'accaduto - l'adattamento intelligente della velocità e l'alcolock, il dispositivo che impedisce l'avviamento del motore se il guidatore ha bevuto alcolici. Tra due anni, invece ci sarà il vero passaggio epocale: questi dispositivi saranno obbligatori sui veicoli (auto, pullman, furgoni e camion) di nuova immatricolazione dal 7 luglio 2024.
Intelligent Speed Assistance
Non c'è dubbio che il dispositivo in copertina sia l'ISA (acronimo di Intelligent Speed Assistance), un sistema che aiuterà il conducente a mantenere «la velocità più appropriata all'ambiente stradale». Dalla definizione si comprende subito che non si tratta di un limitatore di velocità: molto più semplicemente, sarà un segnale sul pedale dell'acceleratore o «un altro segnale specifico» che avviserà il guidatore del superamento del limite. Il sistema si basa sull'osservazione con telecamere della segnaletica stradale e sugli eventuali segnali provenienti dalla stessa infrastruttura stradale (smart road), o dai dati dell'eventuale cartografia digitale presente a bordo del veicolo. La norma prevede la possibilità, per il guidatore, di disattivare il sistema, ma chi vorrà ricorrere a questa opzione dovrà farlo ogni volta perché il dispositivo, comunque, si attiverà automaticamente all'avvio del motore. Ma ripetiamo, a scanso di equivoci: l'Isa non pregiudicherà la possibilità, per i conducenti, di superare la velocità indicata.
Dal 7 luglio 2024
Poi c'è l'Event Data Recorder, il sistema che si occuperà di registrare tutti i dati possibili in caso di incidente: la velocità, la forza della frenata, l'inclinazione del veicolo rispetto alla strada. Si tratterà di un dispositivo preinstallato e assolutamente non disattivabile da parte dell'utente, e tutti i dati salvati al suo interno non potranno essere in alcun modo manipolati. La norma precisa che il data recorder «non è in grado di registrare e memorizzare dati o informazioni che possano consentire di individuare il singolo veicolo o il proprietario o titolare del veicolo». In ogni caso, i dati possono «essere messi a disposizione delle autorità nazionali soltanto ai fini della ricerca e dell'analisi in relazione all'incidente». In definitiva, il contenuto della scatola nera non è associabile né all'auto né alle persone, ma le forze di polizia, in caso di incidente, potranno utilizzarlo per ricostruirne la dinamica e, quindi, attribuire le responsabilità. Quanto all'alcolock, la norma europea non prevede l'obbligo di questo dispositivo, bensì di un'interfaccia che consenta di montarlo successivamente quindi i nuovi veicoli commercializzati a partire dal 7 luglio 2024 dovranno esserne predisposti per un'eventuale installazione postvendita.
C'è un obiettivo importante, fissato in sede continentale: salvare 25.000 vite ed evitare 140.000 feriti gravi sulle strade europee entro il 2038, un ulteriore passo verso la “Vision Zero” del 2050 che mira all'azzeramento delle vittime della strada. E' in questo senso che l'Unione Europea lavora da anni per rendere più sicure le auto. Così dai primi di luglio, tutte le vetture di nuova omologazione dovranno essere obbligatoriamente dotate di inediti sistemi di sicurezza: alcuni già presenti sulle auto dell'ultima generazione (l'avviso di stanchezza del conducente, l'avviso di distrazione, il monitoraggio della pressione degli pneumatici e la segnalazione di arresto di emergenza), ma altri nuovi. Tra questi spiccano il sistema di registrazione degli incidenti - una sorta di ‘scatola nera' che registra l'attività negli istanti immediatamente precedenti e successivi all'accaduto - l'adattamento intelligente della velocità e l'alcolock, il dispositivo che impedisce l'avviamento del motore se il guidatore ha bevuto alcolici. Tra due anni, invece ci sarà il vero passaggio epocale: questi dispositivi saranno obbligatori sui veicoli (auto, pullman, furgoni e camion) di nuova immatricolazione dal 7 luglio 2024.
Intelligent Speed Assistance
Non c'è dubbio che il dispositivo in copertina sia l'ISA (acronimo di Intelligent Speed Assistance), un sistema che aiuterà il conducente a mantenere «la velocità più appropriata all'ambiente stradale». Dalla definizione si comprende subito che non si tratta di un limitatore di velocità: molto più semplicemente, sarà un segnale sul pedale dell'acceleratore o «un altro segnale specifico» che avviserà il guidatore del superamento del limite. Il sistema si basa sull'osservazione con telecamere della segnaletica stradale e sugli eventuali segnali provenienti dalla stessa infrastruttura stradale (smart road), o dai dati dell'eventuale cartografia digitale presente a bordo del veicolo. La norma prevede la possibilità, per il guidatore, di disattivare il sistema, ma chi vorrà ricorrere a questa opzione dovrà farlo ogni volta perché il dispositivo, comunque, si attiverà automaticamente all'avvio del motore. Ma ripetiamo, a scanso di equivoci: l'Isa non pregiudicherà la possibilità, per i conducenti, di superare la velocità indicata.
Dal 7 luglio 2024
Poi c'è l'Event Data Recorder, il sistema che si occuperà di registrare tutti i dati possibili in caso di incidente: la velocità, la forza della frenata, l'inclinazione del veicolo rispetto alla strada. Si tratterà di un dispositivo preinstallato e assolutamente non disattivabile da parte dell'utente, e tutti i dati salvati al suo interno non potranno essere in alcun modo manipolati. La norma precisa che il data recorder «non è in grado di registrare e memorizzare dati o informazioni che possano consentire di individuare il singolo veicolo o il proprietario o titolare del veicolo». In ogni caso, i dati possono «essere messi a disposizione delle autorità nazionali soltanto ai fini della ricerca e dell'analisi in relazione all'incidente». In definitiva, il contenuto della scatola nera non è associabile né all'auto né alle persone, ma le forze di polizia, in caso di incidente, potranno utilizzarlo per ricostruirne la dinamica e, quindi, attribuire le responsabilità. Quanto all'alcolock, la norma europea non prevede l'obbligo di questo dispositivo, bensì di un'interfaccia che consenta di montarlo successivamente quindi i nuovi veicoli commercializzati a partire dal 7 luglio 2024 dovranno esserne predisposti per un'eventuale installazione postvendita.