Già tanti (troppi) automobilisti scelgono con poca attenzione i pneumatici. Ma ancora di più viene trascurato il cerchio, puntando solo al risparmio e ignorando che una buona scelta non solo aumenta il livello di sicurezza, ma contribuisce al comportamento ideale dell'auto in strada. Inoltre, non bisogna dimenticare che non tutti i pneumatici si possono adattare al modello della nostra auto e lo stesso discorso vale per i cerchi.
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LA STRUTTURA DEL CERCHIO
Premessa indispensabile: sono tre gli elementi fondamentali in un cerchio. Il primo, l'offset (o ET) è la distanza che intercorre tra la superficie di appoggio del mozzo e la mezzeria del cerchio. Si definisce positivo quando la superficie del mozzo su cui appoggia il cerchio è spostata verso la parte esterna della ruota, oltre alla mezzeria della ruota stessa. Viceversa, siamo di fronte a un cerchio con ET negativo. Il secondo elemento è il canale, espresso in pollici (1 pollice = 2,54 cm), ed è la parte del cerchio dove viene fissato il pneumatico. Il terzo elemento è l'attacco, o PCD (Pitch Circle Diameter), che indica il numero di fori per i bulloni e l'interasse tra questi.
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LA TABELLA DI EQUIVALENZA
“Giocando” con questi elementi – ovviamente con il buon senso – si può far sporgere più o meno la ruota. Ad esempio, aumentando la larghezza del canale la ruota sporgerà di più, ma se la si aumenta troppo c'è il rischio che il pneumatico si stacchi dalla sede. Mentre più l'offset è grande, più il cerchio entrerà verso l'asse. Ma se si esagera nella misura, la ruota rischia di toccare le cinghie del freno o gli ammortizzatori. Al contrario, più l'offset è piccolo, più il cerchione fuoriesce verso l'esterno e si rischia di toccare la carrozzeria. Per una scelta ottimale, meglio sempre consultare la tabella di equivalenza cerchi/pneumatici, che in base alla larghezza minima e massima della gomma mette in relazione i modelli ideali da acquistare. Fermo restando che il consiglio di uno specialista resta l'arma vincente.
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LEGA O LAMIERA?
Oggi un gran numero di automobili esce già dalla fabbrica equipaggiata con ruote in lega di alluminio. Questo non vuol dire che quelle realizzate in lamiera siano sbagliate, ma siamo in un'altra categoria. In linea di principio si può affermare che essendo più leggeri – ma con differenze tra modello e modello anche importanti – i cerchi in lega migliorano non di poco l'handling del mezzo perché riducono le masse non sospese e contribuiscono in parte alle prestazioni e al risparmio di carburante.
Ovviamente anche l'aspetto estetico conta, ma è qui che i cerchi in acciaio hanno un antico punto di forza, al di là del costo inferiore: nel caso di danno, basta poco più di una martellata per farlo tornare come nuovo. Viceversa, un cerchio in lega d'alluminio può risultare irrimediabilmente compromesso dopo un ‘incontro' con una buca o un marciapiede. E nel caso di deformazioni lievissime, richiede un lavoro di rigenerazione e raddrizzatura da effettuarsi solo presso officine specializzate.
COME TENERLI BENE
Mantenere bene un cerchio è importante al di là dell'aspetto estetico. il principale nemico dei modelli, sia in lega sia in acciaio, è la corrosione. Per questo, se doveste notare anche la più piccola fioritura, non esitate a farla controllare da personale specializzato.
Per la pulizia esistono una miriade di detergenti più o meno specifici, in modo da togliere la sporcizia e soprattutto la polvere dai freni, estremamente dannosa per i materiali. L'operazione va preceduta da un risciacquo con acqua fredda. Sulle ruote in alluminio, attenzione a non utilizzare spray troppo aggressivi, che potrebbero danneggiare la vernice.