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La favola dei due Sebastien
Sebastien Ogier ha chiuso il capitolo della sua carriera rallistica a tempo pieno con l'ottavo titolo mondiale nel 2021. Un titolo in meno rispetto al record dell'ex compagno di squadra e rivale Sebastien Loeb, con la differenza che Ogier ha conquistato i titoli con tre diversi team, e il dibattito su quale dei due francesi sia realmente il migliore prosegue senza sosta. Senza dubbio, Ogier rimane comunque uno dei più formidabili piloti che il rally abbia mai avuto.
Ogier è nato nella città di Gap, sulle Alpi francesi, e da giovane amava guardare le vetture del Rally di Monte Carlo che sfrecciavano lungo le strade locali. Pagando 20 Euro, Ogier si iscrisse al programma ‘Rallye Jeunes' della Federazione francese degli sport motoristici, che aveva l'obiettivo di individuare le giovani promesse del futuro. L'investimento si rivelò azzeccato: Ogier ottenne la partecipazione alla nazionale Peugeot 206 Cup, e, insieme al co-pilota Julien Ingrassia, vinse la seconda stagione del 2007.
Una veloce strada verso il successo
Il rally disputato dalla coppia nel successivo mese di marzo si svolse a ben 10.000 chilometri di lontananza, in Messico, ed era il Junior World Rally Championship con Citroen. A bordo di una C2 a due ruote motrici e pneumatici Pirelli, lungo una delle strade ghiaiate più impegnative, Ogier raggiunse l'ottava posizione globale con tre vittorie, intraprendendo così il suo percorso verso il titolo JWRC. Alla fine dell'anno gli furono consegnate le chiavi dell'auto da rally Citroen C4 per il Rally GB, sempre con pneumatici Pirelli. Incredibilmente, Ogier vinse la prima tappa lungo le strade del Galles, notoriamente scivolose. Era nata una stella.
Raggiungendo le vette
Ogier fu ben presto promosso nel factory team Citroen, diventando la costante spina sul fianco del nuovo compagno di squadra Loeb, vincendo ben 5 volte nel 2011 e sfidandolo per il campionato. Mentre Loeb godeva di una sorta di protezione da parte dei boss, Ogier se ne andò e firmò con Volkswagen come new entry a partire dal 2013. Sviluppando il team tedesco e la Polo WRC attorno a lui, Ogier occupò una posizione di predominio nelle successive quattro stagioni, vincendo titoli back-to-back e 31 rally su 51.
Volkswagen decise improvvisamente di ritirarsi alla vigilia di una nuova era di regolamenti tecnici introdotti per il 2017, costringendo Ogier ad un'improbabile partecipazione con il team indipendente M-Sport di Malcolm Wilson. L'unione funzionò: Ogier salì nuovamente sul podio nel 2017 e nel 2018 a bordo della Ford Fiesta WRC. Con la maggiore concorrenza di Thierry Neuville di Hyundai e di Ott Tanak di Toyota, la battaglia proseguì fino alla gara finale del 2018, e Ogier scommise su una reunion con Citroen per il 2019. Egli non ottenne tuttavia il supporto sperato per affrontare la difficile C3 WRC e fu spodestato, finendo dietro a Tanak e Neuville nelle classifiche.
Il finale con Toyota
Ogier non rimase indietro a lungo. Per il 2020 colse l'opportunità di sostituire Tanak in Toyota e per mettere le mani sulla stupefacente Yaris WRC. Aveva così la vettura per riconquistare la corona, ma non godeva di trattamenti di favore nel team: egli riuscì a superare il compagno di squadra Elfyn Evans durante il giro finale di una stagione ridotta a causa della pandemia.
Nel 2021, quando Pirelli è diventato nuovamente il fornitore esclusivo del WRC, per la prima volta dopo il 2010, Ogier ha iniziato l'anno in una delle sue forme migliori, partendo con l'ottava vittoria da record a Monte Carlo e quattro vittorie nelle prime sei gare. Dopodiché si è concentrato soprattutto su un altro titolo, che ha portato il rinascente Evans a combattere nuovamente fino all'ultimo giro. A Monza, Ogier non solo ha impedito a Evans di portare a casa il suo ottavo titolo, ma lo ha sconfitto anche in una battaglia epica per la conquista del rally.
È stato lo stile perfetto con il quale concludere la sua carriera a tempo pieno nel WRC e per dire addio a Ingrassia, in procinto di ritirarsi. L'infinito amore di Ogier per il rally lo porterà alla linea di partenza a Monte Carlo il prossimo gennaio 2022, al volante di una nuova vettura GR Yaris Rally1 di Toyota, mentre il WRC si appresta ad entrare nella nuova era ibrida, pronto per una partecipazione part-time. Ogier non dà comunque segno di volere rallentare, desiderando ancora di perseguire le possibilità offerte dalle gare su circuito.
Linee di partenza
Ogier ha provato la vettura da Formula 1 di Red Bull nel 2017 e negli anni precedenti aveva partecipato a gare DTM e GT. Egli ha pure preso parte alla gara Porsche Carrera Cup, a supporto del Gran Premio di Monaco. Il legame del francese con Toyota lo ha portato di recente a provare l'hypercar giapponese del World Endurance Championship, sognando di poterla guidare a Le Mans in futuro. Se ci riuscirà, la speranza sarà comunque quella di ottenere una posizione migliore di Loeb, che alla famosa 24 ore di Le Mans del 2006 arrivò secondo.