Viaggio in Brianza, tra terra e laghi
Le grandi pianure e le colline, il verde e le industrie, la sapienza della terra e il genio innovativo: arrivare a Monza significa entrare in questa dimensione di apparente dualità, dove in realtà tradizione e sviluppo si fondono. Non è un caso che l'autodromo in cui in questo weekend sfrecceranno le monoposto di Formula 1 si trovi immerso in uno dei parchi più belli d'Italia, a testimonianza di questa doppia anima pienamente pacificata.
Il tradizionale Gran Premio d'Italia di inizio settembre è quindi il momento perfetto anche per andare alla scoperta dei tesori artistici e naturalistici disseminati a Monza e nella Brianza. D'altra parte dai romani ai longobardi, dai francesi agli Asburgo, per secoli la storia è passata da qui lasciando tracce che hanno creato un mosaico culturale unico. Per capirlo basta percorrere il un centro storico raccolto e pedonale di Monza e arrivare al Duomo trecentesco che racchiude il Tesoro dei Longobardi e la Corona Ferrea, che veniva usata per incoronare gli imperatori del Sacro Romano Impero e i re d'Italia fino al diciannovesimo secolo e dove, secondo la leggenda, è contenuto uno dei chiodi della croce di Cristo. Basta poi uscire a piedi dal centro storico per arrivare in poco tempo alla neoclassica Villa Reale, nata come residenza degli Asburgo, costruita tra il 1777 e il 1780 su commissione dell'Imperatrice d'Austria per il figlio Ferdinando. Imperdibili gli appartamenti e la cappella reali, il teatro di corte. Ma un giro anche veloce non può non contemplare due passi nel Roseto e nei giardini che costituiscono l'enorme Parco di Monza, che si può girare e vivere anche in bicicletta per contemplare Villa Mirabello e Mirabellino. Mulini, boschi, prati, il fiume Lambro e infine lui, l'Autodromo Nazionale, il motivo per cui gli appassionati di motori si danno appuntamento qui, al tempio della velocità. Al di là delle prove e della gara è d'obbligo una visita al poco noto Museo della Velocità, un padiglione espositivo multimediale attraverso il quale immergersi nel mondo dei motori, con quattordici diverse aree tematiche e mostre ad hoc.
Sarebbe però un peccato non allontanarsi da Monza per percorrere al volante la Brianza che in questo inizio settembre è particolarmente incantevole: una terra di colline e boschi, di antichi borghi e fiumi. Guidando lungo morbide curve a pochi chilometri da Monza si apre uno scenario paesaggistico inimmaginabile con un orizzonte che alterna cascine, campi di granoturco e sentieri. È la tradizione rurale brianzola, l'altra faccia di questo territorio, ora più nascosta ma che ha contraddistinto a lungo questo territorio alle porte di Milano. «Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti…»: la citazione manzoniana (alquanto abusata) rende perfettamente l'idea del cielo azzurro che accarezza i campi coltivati e i tetti dei casali ottocenteschi o di inizio Novecento, mentre il Lario e le montagne verdi sono alle spalle. Ad esempio si può raggiungere velocemente Carate Brianza, dove scoprire la Basilica di Agliate risalente all'XI secolo o il piccolissimo borgo di Oreno, con il suo chiostro e la piccola chiesa dei frati.
Ma la Brianza è anche terra dei laghi. Nell'area tra Monza, Lecco, Como e la zona nord di Milano c'è infatti una straordinaria concentrazione di specchi d'acqua. A nord di Monza, a solo un paio di ore di guida, forse tra tutti il Lago di Como è quello che ha conquistato nel tempo un fascino maggiore. Per chi è in cerca di bellezza e tranquillità è il posto ideale. Da meta preferita dai milanesi per un week-end o una gita fuoriporta, si è trasformato in destinazioni di turismo internazionale. Facilissimo rimanere rapiti dalle bellezze architettoniche, dai paesaggi e dal fascino malinconico della zona. Si può iniziare la visita della città di Como partendo dal bellissimo centro storico racchiuso dentro le mura per poi salire a Villa Olmo, magnifica costruzione del Settecento con giardino all'italiana, da cui si gode di una vista magnifica. Per esplorare il lago l'ideale è prendere uno dei battelli che navigano verso Bellagio, Menaggio, Varenna e diverse altre mete. Oppure per chi ha voglia di provare qualche brivido, si può optare per un idrovolante. Perché anche nella pace dei sensi, tra acqua e verde, in questi giorni arriva l'eco dei motori delle monoposto che sfrecciano tra la Parabolica e Lesmo, a ricordare che anche la calma è spesso solo apparente.