Tutte le unicità della Transat Québec Saint-Malo, dalle Americhe all'Europa | Pirelli

Tutte le unicità della Transat Québec Saint-Malo, dalle Americhe all'Europa

 

La Transat Québec Saint-Malo è molto più di una semplice regata. È un simbolo di coraggio, determinazione e passione per la vela. È un'esperienza che cambia i velisti, un'avventura vissuta e sentita nel profondo da chiunque partecipi. È un viaggio che sfida i limiti dell'agonismo e della performance, mescolando l'euforia della velocità con la tensione delle regate oceaniche. Ogni quattro anni, velisti esperti e audaci si riuniscono in Canada, pronti a intraprendere una traversata che è tanto una prova di abilità quanto di resistenza mentale e fisica.

È una delle rare regate transatlantiche a svolgersi da ovest verso est, cioè dalle Americhe all'Europa e non viceversa. Inoltre è, sì, una regata oceanica ma per le prime trecentosettanta miglia nautiche ha un percorso fluviale, perché la città di Québec non è sul mare – tecnicamente la partenza è tra le città di Québec e Lévis, in Canada – e le imbarcazioni si muovo dal grande fiume San Lorenzo, testimone millenario della presenza di numerose popolazioni native della regione. Solo in un secondo momento inizia la vera sfida, il mare aperto, la vera natura della Transat Québec Saint-Malo che si snoda lungo un percorso di circa tremila miglia nautiche, attraversando l'Atlantico del Nord, con correnti forti e venti imprevedibili, puntando l'arrivo nel Canale della Manica, sponda francese, nella stessa cittadina bretone da cui era partita la Route du Rhum. Il percorso prevede il passaggio delle imbarcazioni tra le isole di Saint-Pierre (a tribordo) e di Miquelon-Langlade (a babordo), che compongono Saint-Pierre e Miquelon (Collettività d'oltremare della Francia), ma nessuno scalo.

Le imbarcazioni devono affrontare sfide dal tasso di difficoltà altissimo: venti contrari, onde alte e la possibilità di condizioni meteorologiche avverse, evitando gli iceberg a ogni costo. Queste condizioni rendono ogni edizione unica, con le dinamiche del tempo e del mare che possono variare enormemente di anno in anno. Gli interrogativi alzano il livello di difficoltà al massimo, ogni volta. E non è solo una gara di velocità, ma un test di strategia, resistenza e capacità di prendere decisioni rapide. I velisti devono essere preparati a navigare in condizioni mutevoli e a risolvere problemi imprevisti con soluzioni di ogni genere e tempestività. Per affrontare una sfida del genere bisogna essere pronti a navigare di notte, affrontare la stanchezza e mantenere un alto livello di attenzione per molti giorni. Scegliere la rotta giusta, gestire le risorse e prendere decisioni giuste al momento giusto può fare la differenza tra il successo e il fallimento.

Lo start del 30 giugno 2024 segnerà la decima edizione della Québec Saint-Malo. Ogni quattro anni, dal 1984, questa competizione leggendaria attira velisti da tutto il mondo, che si sfidano in un'avventura epica. E per il quarantennale della regata quest'anno si prevede un numero record di partecipanti, in vista anche dell'anniversario ventennale della Class40 – categoria che vedrà protagonista soprattutto Ambrogio Beccaria, a bordo della sua “Alla Grande Pirelli”.

La storia della TQSM è iniziata grazie al visionario amante del mare André Langlois, che voleva commemorare il primo viaggio di Jacques Cartier, navigatore di Saint-Malo, nel golfo di San Lorenzo nel 1534. Con l'amico Gaston Truchon, Langlois ha aperto le danze nel 450º anniversario del primo viaggio dell'esploratore francese, dando vita alla prima edizione di questa iconica regata, emblema di un legame speciale tra il Nuovo e il Vecchio Continente.

Il valore di questa gara però va ben oltre la dimensione sportiva. È un'avventura marittima internazionale in cui i popoli nativi del luogo di partenza diventano in qualche modo protagonisti, con la collaborazione di Tourisme Wendake. L'apprendimento e la condivisione di cultura, tradizione e costumi delle popolazioni locali diventano parte del percorso, con il coinvolgimento di artisti e artigiani che rappresentano le Primi Nazioni, che testimonieranno la loro resilienza e le cui storie e conoscenze trascendono le generazioni. «La Transat Québec St-Malo offre un'opportunità unica per imparare a navigare insieme, rispettando e promuovendo le tradizioni e le conoscenze ancestrali dei popoli nativi», hanno detto Richard Samson, direttore generale della Transat Québec-St-Malo 2024 e Alain Authier, direttore generale del turismo Wendake.

Al fianco della promozione della diversità culturale, un altro aspetto distintivo di questa regata è l'attenzione all'ambiente. Gli organizzatori promuovono pratiche sostenibili e incoraggiano i partecipanti a minimizzare l'impatto ambientale. Questo include l'uso di materiali ecocompatibili, la gestione responsabile dei rifiuti e la sensibilizzazione sull'importanza della conservazione marina.

È quindi un esempio di come lo sport, anche quando si fa estremo, ai massimi livelli del professionismo, può diventare veicolo di insegnamenti e cultura. È un'opportunità per imparare, condividere e celebrare la diversità culturale, offrendo a partecipanti, organizzatori, partner e spettatori un'esperienza unica che va oltre la semplice competizione sportiva.