Med Max: la sfida fra le onde del Mediterraneo
Il Mediterraneo è crocevia di venti e correnti, luogo dove marinai e navigatori hanno scritto pagine di storia, teatro naturale di una bellezza unica. A ha ospitato l'avvio di una nuova regata, che si preannuncia come una delle più affascinanti e impegnative del panorama mondiale.
Ideata da un gruppo di velisti per i velisti, la Med Max Occitanie - Saïdia Resorts è molto più di una semplice competizione sportiva, è un omaggio al Mare Nostrum, alle sue insidie e ai suoi spettacoli naturali. Nasce da una proposta di Kito de Pavant e Christophe Carniel, Ceo di Vogo Sport, e vuole inserirsi nel calendario della vela all'inizio dell'autunno, con un nuovo grande evento da realizzare ogni quattro anni.
La prima edizione salperà da Grau du Roi - Port Camargue nella regione del Gard, con destinazione nella Marina di Saïdia, nel Marocco orientale. Partenza prevista per il 29 settembre, con due categorie di imbarcazioni pronte alla battaglia: ci saranno i monoscafi Class40 e i multiscafi Ocean Fifty. L'arrivo è previsto per il 4 ottobre, dopo circa cinque giorni di regata in coppia attorno ad alcune delle isole più belle della zona, in una navigazione che unisce due continenti, Europa e Africa. L'obiettivo è collegare i continenti che si affacciano sul Mediterraneo e rafforzare le relazioni amichevoli, culturali ed economiche tra i Paesi coinvolti. La risposta dei velisti non si è fatta attendere: trenta equipaggi si sono subito iscritti con imbarcazioni Class40 e Ocean Fifty. «Questo è davvero il leitmotiv della nostra organizzazione», dice Kito de Pavant. «Il nostro sport è prima di tutto viaggiare in barca, ottimizzare le traiettorie per passare da un Paese all'altro il più rapidamente possibile, da una riva all'altra».
La rotta porterà gli equipaggi a superare la boa di fronte al Théâtre de la Mer per navigare verso le Bocche di Bonifacio, tra Corsica e Sardegna. Poi si aprirà un percorso di circa duemila miglia per i Class40 e di tremila per gli Ocean Fifty, toccando i luoghi simbolo delle isole italiane e le Baleari, in un viaggio che metterà alla prova non solo le capacità tecniche dei partecipanti, ma anche la loro resistenza mentale e fisica.
Navigare nel Mediterraneo, infatti, significa entrare in un universo a sé, dove nulla è scontato e ogni miglio può nascondere una nuova scoperta. Anche un mare calmo sa rivelarsi mutevole e imprevedibile, capace di alternare giorni di assoluta bonaccia a improvvisi colpi di vento che possono far tremare anche il velista più esperto.
Port Camargue è un must, un porto di fama internazionale sulle cui banchine è piacevole passeggiare. È uno dei porti turistici più grandi d'Europa, con cinquemila imbarcazioni ormeggiate all'anno sui suoi dieci chilometri di pontili e moli. Ma le coste della Provenza sono un mosaico di calette nascoste e promontori accarezzati dal maestrale. Qui il vento freddo e secco spinge le barche con grande intensità, gonfiando le vele come se arrivasse direttamente dalle Alpi. L'aria che soffia è parte dello scenario, tra alta e bassa pressione. Superato lo stretto di Bonifacio, la regata si tuffa in un Mediterraneo apparentemente più caldo e tranquillo, dove le correnti del canale di Sardegna si mescolano con quelle che arrivano dalle coste africane; le acque si fanno di un blu profondo, lo scirocco rende la navigazione una danza tra onde e cielo. Ogni metro percorso sembra immergere i velisti in una dimensione senza tempo.
Avvicinandosi alla Tunisia il panorama cambia ancora, cambiano i colori e i profumi, cambia il vento e l'atmosfera. Qui il Mediterraneo incontra l'Africa, il caldo si fa più intenso e il vento carico di sabbia sembra raccontare storie di deserti lontani, uno scenario molto distante dalle scogliere frastagliate della Provenza. Un dualismo estetico che racchiude il fascino della Med Max.
Ci sarà da lottare anche per Ambrogio Beccaria, dopo i problemi della sua “Alla Grande Pirelli” alla Transat Québec Saint-Malo. Il velista milanese si è ritirato dopo il danno subito alla sua imbarcazione.
Adesso si profila la Med Max, un viaggio epico attraverso il Mediterraneo: un mare che ha visto nascere e tramontare civiltà, che ha assistito a battaglie navali, scoperte e commerci. Attraversarlo oggi, a bordo di moderne imbarcazioni, è un atto di rispetto e amore per la tradizione della vela.