Luna Rossa nuova all'orizzonte
C'è stato un momento, mentre parlava sul molo Ichnusa di Cagliari davanti a un pubblico di tifosi e appassionati e addetti ai lavori, in cui Max Sirena l'ha detto chiaramente: poco prima del battesimo e del varo della sua Luna Rossa, lo skipper italiano ha spiegato che «la barca che stiamo per mostrare a tutti è solamente un prototipo: partiremo da qui, dai risultati e dalle sensazioni che proveremo allenandoci in acqua, per progettare lo scafo che proverà a portare l'America's Cup nel nostro Paese». Pochi istanti dopo, Miuccia Prada ha rotto una bottiglia e poi sono caduti i teloni che nascondevano la nuova versione dello scafo italiano più famoso nel mondo: è cominciata così l'avventura di Luna Rossa Prada Pirelli verso le gare che si terranno a Barcellona nel 2024, e tutti sembravano essersi fatti contagiare da quell'atmosfera calda ed elettrica che caratterizza ogni nuovo inizio, nello sport e nella vita.
In un caso come quello di Luna Rossa, è evidente, la differenza tra aspettative e realtà – una realtà che per di più si concretizzerà solamente nel futuro – è un fatto necessario, inevitabile ma anche virtuoso, è una sorta di generatore di emozioni positive: è bastato che venisse svelato un semplice prototipo perché tutti coloro che amano la vela – e quindi anche Luna Rossa, inevitabilmente – facessero esplodere il proprio entusiasmo. Esplodere non è un termine esagerato, e per rendersene conto è sufficiente rivedere le immagini filmate dell'evento di Cagliari: il battesimo e poi il varo, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro, sono stati accompagnati da applausi e urla e strombazzate da stadio, poi da un brindisi e da tantissimi sorrisi. Si percepiva chiaramente come tutte le persone presenti avessero vissuto una lunga attesa, e che quell'attesa era finalmente giunta al termine. Certo, la forte carica emotiva e l'enorme significato storico-simbolico di certe cerimonie nautiche, che tra l'altro si svolgono a picco sul mare, ha sicuramente aiutato: chi era a Cagliari, immerso nello scenario suggestivo del Golfo degli Angeli, e conosceva il mondo della vela ha provato la sensazione di essere nel posto giusto in un momento importante, sentiva che gli eventi in corso davanti ai suoi occhi avevano un'enorme rilevanza sportiva, industriale, addirittura culturale. Ma sarebbero stati degli istanti emozionanti per chiunque, anche per chi non ha alcuna idea di cosa sia una regata, di quanto prestigio abbia l'America's Cup, vale a dire la competizione sportiva più antica del mondo che continua a svolgersi ai giorni nostri – la prima edizione si è svolta addirittura nel 1851.
Un altro aspetto fondamentale quando si tratta di affrontare la differenza tra aspettativa e realtà è quello della sorpresa. O meglio: se la realtà può essere offerta solo in anteprima e/o in parte, com'è stato per il nuovo prototipo di Luna Rossa, allora c'è bisogno di offrire un elemento in grado di stupire coloro che guardano. Per esempio un design innovativo, audace ma elegante, ricco di colori. La scelta dei progettisti di Luna Rossa è ricaduta sul classico rosso dell'imbarcazione italiana, che stavolta è stato mixato con il bianco e il nero dentro motivi geometrici di grande impatto estetico. Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, ha spiegato che «si tratta di un camouflage modernista che però volge il suo sguardo al passato, visto che è ispirato alle navi militari degli anni Dieci e Venti del secolo scorso». Per riuscire a creare questa trama, è stato utilizzato un metodo di colorazione complesso e innovativo, diviso in tre fasi, una per ogni colore. Ma la scelta va oltre l'estetica, è un altro caso di distanza, di differenza tra aspettative e realtà dei fatti. Lo ha spiegato proprio Bertelli: «I nostri progettisti l'hanno fatto apposta, in questo modo nasconderemo le linee di Luna Rossa alle spie delle altre barche che vogliono partecipare all'America's Cup».
La sfida lanciata da Luna Rossa Prada Pirelli Team è ovviamente sportiva, ma anche tecnologica. E non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta di una barca visionaria, che vola letteralmente sull'acqua, che sembra venire dal futuro, per quanto è sofisticata. Il senso ultimo di un progetto del genere, però, è sempre lo stesso da quasi due secoli: aggredire il mare e andare veloci. Anzi: velocissimi. Un obiettivo che andrà perseguito nel tempo, ma che in parte è già stato raggiunto: anche se, come detto, il nuovo prototipo è solo una base su cui il team sta lavorando in vista della costruzione dell'AC75 definitivo che prenderà parte alle regate di qualificazione all'America's Cup, ha già raggiunto i 50 nodi fin dai primi allenamenti nel golfo di Cagliari. Un luogo che avrà un peso enorme per tutta la filiera di Luna Rossa Prada Pirelli, ma che è già stato fondamentale lungo le prime fasi del progetto. L'ha raccontato Max Sirena il giorno del varo, facendo percepire un certo orgoglio: «Siamo di fronte al kick off di un progetto interamente italiano, visto che il nuovo prototipo è stato progettato interamente nella nostra base qui in Sardegna, a Cagliari. È una scelta che ci rende fieri di noi, di quello che abbiamo fatto, ma che alimenta anche le nostre responsabilità in vista di quello che faremo: abbiamo lavorato a casa nostra su una barca innovativa, e questo ci ha dato un'enorme carica, anche perché è stato un esercizio importante dal punto di vista umano, ci ha unito molto come team. Abbiamo spinto in tanti settori e vogliamo continuare a farlo, anche se non sarà facile». Ne va del risultato sportivo, ma è anche una questione di posizionamento e prestigio del brand-Italia: dopotutto stiamo parlando di Luna Rossa, un'istituzione che rappresenta il Paese da molto tempo – la fondazione del sindacato è del 1999 – e che quindi è strettamente connessa al nostro tessuto industriale e socio-economico. In questo senso, il legame con Pirelli ha un valore enorme, è una parte importantissima della storia e anche del futuro di Luna Rossa, come ha sottolineato Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato del gruppo Pirelli: «Siamo ancora una volta a bordo per sposare dei valori sportivi e di innovazione che condividiamo da sempre, per rendere più solido un progetto in cui crediamo moltissimo, per sostenere un'imbarcazione e un equipaggio che hanno il potenziale per farci emozionare ancora. E per vincere».
Il supporto di Pirelli e degli altri sponsor è stato fondamentale per un progetto monumentale – e articolato in più step – come quello che porterà Luna Rossa a giocarsi l'accesso alla prossima America's Cup. In questo senso, i numeri sono spaventosi: per mettere a punto il prototipo varato a Cagliari, un gruppo di 25 persone e altri 40 membri del team design hanno accumulato un totale di 30mila ore di lavoro; se consideriamo tutti i settori dello scafo, sono stati utilizzati oltre 5mila metri quadri di fibra di carbonio di ultimissima generazione, più altri materiali innovativi. Dal punto di vista tecnico, la barca che ha toccato acqua al molo Ichnusa si caratterizza per un albero alare, per delle vele che adottano la tecnologia North Sails, per un bompresso leggermente più piccolo e che non sarà più utilizzato per il Code 0, anche perché non più richiesto nel nuovo protocollo della manifestazione, ma come supporto agli apparati tecnici di bordo. In virtù di tutto questo, Patrizio Bertelli ha parlato della nuova Luna Rossa come di un'imbarcazione «complessa e originale». Difficile trovare parole migliori, più centrate.
Il processo di ricerca e sviluppo è ora nelle mani dei progettisti e di un team rinnovato, integrato da nuovi talenti: tocca a loro mettere a punto derive, vele e tutte le strumentazioni, tocca a loro riprendere confidenza con il mare e con il senso delle regate, tocca a loro creare una sinergia forte che possa rendere Luna Rossa ancora più veloce. Per le gare di qualificazione all'America's Cup, detenuta da Team New Zealand, servirà selezionare otto velisti – non più undici come nell'ultima edizione – tra quelli in organico. Sarà una scelta fondamentale, perché dopo la finale raggiunta nel 2021 l'attesa intorno a Luna Rossa è davvero altissima, come dimostra anche il nuovo prototipo, in attesa della barca vera. In attesa di una realtà che è in via di costruzione, ma che promette di essere ambiziosa, vincente, quindi anche migliore rispetto alle aspettative.
Di Alfonso Fasano