WRC Croazia: perché gli pneumatici contano
Il Rally di Croazia è il primo rally su asfalto puro in questa stagione del WRC; Pirelli offre quindi un diverso pacchetto di pneumatici rispetto al Rally di Monte Carlo tenutosi a gennaio, dove si prevedevano neve e ghiaccio. Al P Zero morbido si affianca la versione a mescola dura e, in caso di pioggia, è disponibile anche il pneumatico Cinturato per le condizioni di bagnato.
I livelli di aderenza in continua evoluzione fanno sì che la scelta degli pneumatici sia cruciale in Croazia, soprattutto quando entrano in gioco le condizioni meteo spesso imprevedibili. I team hanno già incontrato la neve in questa zona durante alcune prove nelle settimane precedenti il rally. Inoltre, l'evento del 2022 è stato dominato dalla pioggia.
La strategia degli pneumatici si è rivelata fondamentale lo scorso anno, in particolare nell'ultima giornata, in cui le condizioni sono considerevolmente cambiate durante un ciclo di quattro tappe. La scelta di Ott Tanak di avere quattro pneumatici morbidi accanto a due per il bagnato gli ha consentito di sottrarre 30 secondi a Kalle Rovanpera (che ne aveva scelti quattro rigidi e due per il bagnato), durante un piovoso penultimo giro, portandolo in testa. Ma il sole è poi tornato a splendere prima del gran finale e, nonostante le numerose pozze d'acqua rimaste sulla strada, Rovanpera ha registrato il tempo miglire per conquistare la vittoria, dimostrando la versatilità e la durevolezza del pneumatico duro P Zero per i rally.
WRC Croazia for Dummies
La Croazia è una delle nuovissime destinazioni inserite nel calendario del campionato mondiale di rally; il suo debutto risale infatti al 2021, ma si è già guadagnata una reputazione in quanto evento impegnativo sull'asfalto che offre azioni entusiasmanti e traguardi ravvicinati.
Lontano dalla splendente costa adriatica del Paese, le sinuose colline che circondano la capitale Zagabria offrono ancora una meravigliosa cornice per il rally di Croazia. Ma i piacevoli panorami primaverili ammantati di verde nascondono numerose e varie sfide che aspettano i piloti nei percorsi.
I livelli di tenuta cambiano costantemente, in parte a causa della grande varietà di superfici asfaltate diverse tra loro: alcune di esse sono estremamente lisce e sono state posate recentemente, mentre altre sono rotte e abrasive. Il carattere delle strade può variare altrettanto. Alcuni tratti sono tecnici e tortuosi, ma molti sono veloci con creste e salti da affrontare: aspetti che solitamente sono più associati ad eventi su ghiaia, come il rally di Finlandia.
I rally sull'asfalto sono talvolta etichettati come banali rispetto a quelli su ghiaia, ma questo tipo di critiche non è certo applicabile alla Croazia. Il giro del WRC inaugurale nel 2021 ha visto il migliore testa a testa mai avvenuto su questo tipo di superficie (e il terzo più ravvicinato di sempre): Sebastien Ogier ha battuto il compagno di squadra Toyota Elfyn Evans vincendo di soli 0,6 secondi. Un anno dopo, è avvenuto lo stesso stravolgimento all'ultimo giro: Kalle Rovanpera ha battuto Ott Tanak con un margine leggermente più vantaggioso di 4,3 secondi, grazie alla strategia dei pneumatici rivelatasi un asso nella manica in un rally influenzato dalla pioggia.