Lo scorpione Pirelli padrone del fango
Chi da bambino non si è rotolato almeno una volta nel fango o non è saltato a piedi uniti in una bella pozzanghera d'acqua guadagnandosi un bel rimprovero?
Crescendo questo istinto primordiale e selvaggio scompare, anzi, arriva addirittura agli antipodi perchè una persona adulta in generale non vuole sporcarsi e preferisce restare asciutta quando è vestita. Ma è davvero sempre così? In realtà no, c'è qualcuno che anche da grande non ha paura di imbrattarsi con schizzi di fango o di scivolare per terra sporcandosi completamente da testa a piedi. Di chi stiamo parlando? Dei piloti, o semplici appassionati, del motocross, una disciplina sportiva motociclistica che il più delle volte si pratica su circuiti sterrati chiusi chiamati crossodromi, siano essi permanenti o, in alcuni casi, realizzati ad hoc per una competizione.
Fango, sabbia, sudore, forza, fatica, tenacia, sono questi i valori in campo nel Campionato Mondiale FIM Motocross, la competizione in assoluto più importante della disciplina che si svolge fin dal lontano 1957 con il patrocinio della FIM, la Federazione Internazionale di Motociclismo. Nel Motocross Pirelli vanta un palmarès senza rivali di 64 titoli mondiali e ha iniziato la propria storia nel mondo delle corse off-road a partire dal Campionato Mondiale FIM Motocross del 1980, vincendo in partenza in tutte le classi del campionato con grandi piloti come André Malherbe, Georges Jobé e Harry Everts, quest'ultimo padre del 10 volte Campione del Mondo, nonché pilota Pirelli, Stefan Everts. Senza dimenticare, negli ultimi anni, la collaborazione con l'otto volte Campione del Mondo Antonio Cairoli, e con talenti emergenti come Jeffrey Herlings e Romain Febvre.
L'impegno ai massimi livelli di Pirelli nelle corse ha rappresentato il punto chiave per la crescita e il continuo miglioramento di tutti i propri pneumatici professionali da corsa dedicati all'off-road. Grazie agli pneumatici della gamma SCORPION™ MX, in commercio come tutti i prodotti utilizzati da Pirelli nelle competizioni, chiunque può provare l'istinto dei campioni del motocross.
In particolare SCORPION™ MX32™ è ormai considerato uno pneumatico leggendario tra gli appassionati di Motocross e, da diversi anni, è in assoluto il più utilizzato nel corso della stagione del Campionato Mondiale FIM Motocross. Specifici per fondi morbidi come fango o sabbia e intermedi come erba o terreno compatto e asciutto, sono efficaci praticamente in tutte le condizioni d'uso: competizione, allenamento o divertimento, questi pneumatici garantiscono affidabilità delle prestazioni anche in condizioni estreme di gara. Offrono una eccellente trazione su ogni fondo per garantire la massima trasmissione a terra della potenza e vantano una disposizione dei tasselli a V per ottimizzare la stabilità in frenata e la tenuta in curva come ha avuto modo di dichiarare anche Tony Cairoli: “Sono estremamente soddisfatto dell'affidabilità che gli pneumatici Pirelli mi hanno dato in tutti questi anni, senza contare le performance che mi offrono in ogni tipo di terreno in tutte le situazioni ad iniziare dal grip, questa è la differenza rispetto alle case concorrenti di pneumatici. La scelta tra un modello e l'altro oltretutto non è affatto difficile grazie alla eccezionale polivalenza dello SCORPION™ MX32™, ma anche quando si va in terreni duri o sulla sabbia ho sempre il prodotto giusto, psicologicamente è un bel punto di forza”
Il Motocross sta diventando uno sport sempre più apprezzato e diffuso, in alcuni paesi come in Asia e Sud America anche più conosciuto e seguito delle competizioni di velocità su pista. A differenza dei circuiti asfaltati, i crossodromi non sono mai uguali: la terra è un elemento vivo, mutevole e che può essere facilmente modificabile. Nel 2015 ad esempio, 1500 camion carichi di sabbia e una settimana di intenso lavoro, hanno trasformato la parte finale del TT Circuit di Assen, una delle cattedrali mondiali della velocità e teatro di mille battaglie anche nel Campionato Mondiale FIM Superbike, nel tracciato che ha ospitato il sedicesimo round iridato del Campionato Mondiale FIM Motocross, il Gran Premio dei Paesi Bassi.
E quando non è la fantasia e la creatività dell'uomo a rendere il tracciato più o meno insidioso a pensarci è la pioggia che può trasformare il percorso in un inferno di fango, proprio quel fango che cattura l'istinto primordiale dei bambini e che trasforma alcuni di loro, una volta diventati adulti, in campioni delle due ruote.