La storia della macchina – Bentley Continental GT3
La temibile Bentley Continental GT3, unica contender britannica, riuscirà ad affermare ll suo esclusivo lignaggio tra le vetture della classe FIA GT3 gommate Pirelli?
La Continental GT3, a dispetto delle sue dimensioni imponenti, risulta essere ancor più competitiva e driver-friendly rispetto alla sua progenitrice, che ricordiamo aver vinto la Blancpain Endurance Cup nel 2017 con il Bentley Team M-Sport: una vettura che ha agguantato, ad oggi, oltre 120 podi e quasi 50 vittorie.
Grazie a ulteriori upgrade di fino apportati al modello precedente, la belva di Crewe - sede storica del marchio anglosassone - in pista quest'anno ha guadagnato un importante aggiornamento del sistema di raffreddamento, posizionato proprio dietro alla voluminosa e distintiva griglia frontale.
Sotto il cofano è sempre presente il 4.0 V8 biturbo che, anche con l'air restrictor imposto dall'organizzazione per equilibrare le prestazioni tra le vetture concorrenti, eroga una potenza sull'ordine dei 600 cavalli. Il valore esatto non è dato a sapersi. Si mormora che, se non fossero presenti limitazioni, questo motore opportunamente rivisitato potrebbe quasi raggiungere quota 1000 cavalli.
Il peso della vettura è inferiore ai 1300 kg, circa una tonnellata in meno rispetto confortevole versione stradale. Gli ammortizzatori ad aria e i lussuosi interni sono stati eliminati per far posto a tanta fibra di carbonio e a materiali compositi ultraleggeri: interventi necessari per rendere la Continental GT3 più parsimoniosa sui suoi pneumatici Pirelli Corsa, ma anche più agile nei circuiti più tortuosi e guidati.
La vettura monta un cambio sequenziale a sei rapporti della Ricardo e un impianto frenante Alcon dotato di pinze a sei pistoncini all'anteriore e di quattro pistoncini al posteriore. L'assetto prevede invece sospensioni a doppi quadrilateri con ammortizzatori regolabili e servosterzo elettro-assistito. I cerchi BBS da 18 pollici con canale da 13” ospitano, come da regolamento, le P Zero DHD2 per l'asciutto e le Cinturato WH per l'asfalto bagnato.
A livello storico, le origini della Continental possono esser fatte risalire al 1938, anno in cui Georges Paulin progettò una speciale carrozzeria aerodinamica da montare su telaio Bentley. Nel 1951 iniziò lo sviluppo della vettura granturismo in collaborazione col carrozziere H. J. Mulliner & Co. Nel 1952, entrò in produzione la Continental vera e propria: venduta alla ragguardevole cifra di circa 7600 sterline, era l'automobile più costosa del mondo. Non aveva rivali. La sua carrozzeria veniva descritta come un perfetto connubio tra rigidità e leggerezza, il motore come "straordinariamente vellutato”. La prima Continental GT è nata nel 2003. È stata la prima Bentley lanciata dopo l'acquisizione del marchio da parte del gruppo Volkswagen: il passaggio è avvenuto nel 1998 e ha posto fine all'ingerenza del marchio Rolls-Royce durata quasi settant'anni. La vettura ha subito due importanti upgrade generazionali: il primo nel 2011 e l'ultimo nel 2018. La Continental GT di terza generazione è quella che, opportunamente modificata, vediamo correre in pista quest'anno. La versione stradale, oggi disponibile sia nella versione V8 che in quella con il favoloso W12 da 635 cavalli, è una della quattro posti più veloci attualmente disponibili sul mercato.
La factory di Crewe festeggia quest'anno il suo centenario. Un traguardo importante, la cui trama è intessuta da notevoli successi sportivi - molti dei quali ottenuti nella leggendaria 24 Ore di Le Mans - e da una produzione sintesi di lusso senza tempo, performance e artigianalità. Non ci resta che attendere cosa saranno in grado di fare gli alfieri del team Bentley M-Sport, ogni trionfo della Continental GT3, quest'anno, sarà più gradito che mai.