Un traguardo storico per una squadra ancora giovane
Ci sono modi migliori di un sesto e un settimo posto per festeggiare un traguardo storico ma, al momento, questo è ciò che offre il convento di Brackley. Un sesto e settimo posto, rispettivamente con Lewis Hamilton e George Russell, conditi dal punto supplementare conquistato da quest'ultimo grazie al giro più veloce della gara hanno fruttato 15 punti ma non hanno spostato di una virgola la situazione in questo campionato: la Mercedes che fino al 2021 dominava la Formula 1 è ormai diventata la quarta forza in campo, scavalcata non soltanto dagli attuali dominatori, la Red Bull, ma anche da Ferrari e McLaren, con quest'ultima che utilizza le power unit prodotte a Brixworth.
Eppure, l'edizione 2024 del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna (sicuramente il nome più lungo in assoluto nella storia delle denominazioni ufficiali di una gara…) entra di diritto nella storia della casa della Stella a tre punte nella massima competizione automobilistica visto che è il trecentesimo Gran Premio corso dalla squadra ufficiale della Mercedes. Non è questa la sede per raccontare una storia straordinariamente ricca di successi come quella del team anglo-tedesco ma è un doveroso tributo ricordarne qualche numero.
Sono 17 i titoli iridati conquistati: nove Piloti e otto Costruttori. Un numero incredibile - soprattutto in rapporto al fatto che le stagioni cui ha preso parte ufficialmente sono state solamente 17, tanto è vero che nella classifica delle gare disputate occupa appena il dodicesimo posto: le prime due nel 1954 e nel 1955, le rimanenti dal 2010 a oggi.
Due epoche diverse, caratterizzate dalle vittorie di due piloti: Juan Manuel Fangio, campione del mondo con la Mercedes nel biennio 1954-1955, e Lewis Hamilton che con la squadra “moderna”, basata in Inghilterra (a Brackley la parte telaio, a Brixworth quella power unit) ha conquistato sei dei suoi sette titoli e ha contribuito in maniera decisiva agli otto titoli Costruttori vinti dal 2014 al 2022. Gli altri piloti che hanno scritto i capitoli iridati di questa storia straordinaria sono stati Nico Rosberg (campione del mondo Piloti nel 2016 e Costruttori dal 2014 al 2016) e Valtteri Bottas (Costruttori 2017-2021).
I Gran Premi vinti sono in totale 125, ben il 41,67% di quelli disputati, un primato per le squadre che hanno disputato almeno più di una stagione completa. Le pole position sono finora 137, i giri più veloci 106, i piazzamenti sul podio 289 e i punti iridati 7.301,5. Numeri che testimoniano del peso che la Mercedes occupa nella storia della Formula 1, cui vanno aggiunti anche quelli relativi al suo ruolo di fornitore di motori, visto che nella collezioni di titoli iridati andrebbero considerati anche i due titoli Costruttori conquistati con la McLaren (1998) e la Brawn GP (2009) e i quattro piloti vinti da Mika Hakkinen (1998 e 1999) e Lewis Hamilton (2008) con la McLaren e da Jenson Button (2009) con la squadra che portava il nome del primo Team Principal del capitolo contemporaneo della Mercedes in Formula 1.
Il 2023 è stato il primo anno dal 2013 in cui la Mercedes non ha vinto nemmeno un Gran Premio e, visto come stanno andando le cose, anche il 2024 potrebbe essere altrettanto avaro di successi. Si è chiuso un altro capitolo di questa fantastica storia, visto che uno dei suoi principali artefici, Hamilton, si prepara a lasciare la squadra? Siamo convinti del contrario: il gruppo guidato da Toto Wolff non è certo improvvisamente diventato incapace di progettare una monoposto vincente ma è parte della storia di ogni sport che un ciclo incredibile si chiuda e ci voglia tempo per riprenderne uno nuovo. Un elemento importante è mantenere quella cultura di squadra che è ingrediente fondamentale e un capo come l'austriaco sa bene come fare per riuscirci. Quanto alle risorse, quelle sicuramente non mancano...