Un debutto inaspettato
La risposta la può dare Oliver Bearman che si è trovato in questa posizione proprio nel Gran Premio dell'Arabia Saudita all'età di diciotto anni e 305 giorni. È un weekend di grandi emozioni per il giovanissimo inglese, che giovedì sera aveva conquistato una bellissima pole position in Formula 2 e stamattina si è svegliato con un cambio di programma: invece di prepararsi per la gara Sprint della categoria cadetta, prevista per le 18:10, ha dovuto concentrarsi su un nuovo obiettivo, il debutto in un Gran Premio di Formula 1.
Con Carlos Sainz già in ospedale per un attacco di appendicite (a proposito, tanti auguri allo spagnolo, già sottoposto ad un intervento chirurgico perfettamente riuscito), toccava quindi a Ollie, pilota di riserva della Scuderia, calarsi nell'abitacolo della SF-24 per la terza sessione di prove libere (in calendario alle 16.30) e cercare di prendere confidenza con una monoposto mai guidata finora in vista delle qualifiche.
Il lavoro del pilota inglese, grande speranza della Ferrari Driver Academy, è stato davvero notevole: soltanto 37 millesimi di secondo lo hanno separato da un possibile ingresso in Q3. Un soffio, un battito di ciglia che ha fatto la differenza, a vantaggio di un altro pilota di Sua Maestà britannica, quel Sir Lewis Hamilton che l'anno prossimo diventerà pilota ufficiale della Scuderia.