Tre squadre a caccia del titolo | Pirelli

Tre squadre a caccia del titolo

 

Tre squadre in 48 punti: non era mai accaduto nell'era dell'attuale punteggio, introdotto a partire dal 2010, che ci fosse un equilibrio così marcato nella lotta per il campionato Costruttori che non affascinerà i tifosi come quello Piloti ma è importantissimo per le squadre stesse, sia in termini di prestigio che economici: è infatti fondamentalmente in base alla classifica di fine stagione che viene suddivisa da F1 la torta dei profitti spettante ai team. C'è quindi molto in gioco da qui al Gran Premio di Abu Dhabi fra McLaren (544 punti), Red Bull (504) e Ferrari (496) – oggi in quest'ordine di classifica – quando restano da disputare cinque fine settimana e in palio ci sono ben 250 punti. Teoricamente anche la Mercedes è in gioco – la squadra diretta da Toto Wolff è al quarto posto con un ritardo di 200 punti dalla McLaren – ma ci vorrebbe molto più di un miracolo per vederla davvero in lizza.

Chi è oggi il favorito? Difficile dirlo perché se fino a venerdì scorso la McLaren sembrava in fuga l'esito del fine settimana di Austin ha raffreddato un po' gli entusiasmi a Woking e dintorni (ieri si è interrotta una serie di 14 gare consecutive che vedevano salire almeno un pilota papaya sul podio), riaccendendoli invece a Maranello. Nel Gran Premio degli USA la Rossa ha raccolto ben 55 punti, quasi il doppio dei rivali (Red Bull 29 e McLaren 28) e, soprattutto, ha dimostrato una competitività notevole, visto che il più immediato inseguitore, Verstappen, è arrivato al traguardo con un ritardo di quasi 20” da Leclerc. Detto questo, un mese fa a Singapore era stata la McLaren (40 punti) a surclassare Red Bull (19) e Ferrari (16), a conferma di come le cose cambino veramente in fretta in questa stagione così incerta.

Ben diversa la situazione nella classifica individuale. Ad Austin Verstappen, anche grazie al suo speciale feeling per i weekend Sprint, ha di nuovo allungato su Norris, guadagnandoli cinque punti: era da prima della pausa estiva, per la precisione dal Gran Premio del Belgio, che l'olandese non lasciva la pista domenica sera con più punti del più giovane collega inglese. Il tre volte campione del mondo guida il campionato con 354 punti, 57 in più di Norris quando in palio ne restano 146. Se Lando dovesse vincere tutti e cinque i Gran Premi rimanenti, le due gare Sprint di San Paolo del Brasile e Lusail, nonché ottenere ogni domenica anche il punto addizionale per il giro più veloce a Max sarebbero sufficienti 90 punti per restargli davanti di una lunghezza: teoricamente gli basterebbe arrivare sempre secondo, anche rimanendo a secco nelle due gare del sabato. È vero che non vince dal Gran Premio di Spagna ma la sua regolarità rimane impressionante: interromperne la serie iridata sarebbe davvero un'impresa storica.