Sta iniziando l'era papaya? | Pirelli

Sta iniziando l'era papaya?

 

Due gare, due vittorie. Tre se si considera l'ultimo Gran Premio del 2024. La McLaren ha cominciato la stagione con un abbrivio che non si vedeva da oltre un decennio e sembra avere tutte le carte in regola per lasciare un segno importante in questa stagione. La doppietta di Shanghai – la cinquantesima nella storia della squadra inglese – è arrivata dopo che un analogo risultato era sfuggito a Melbourne soltanto per un errore di guida sotto la pioggia. 


E dire che il fine settimana cinese non era iniziato col piede giusto, con Piastri terzo e Norris solamente sesto nella Sprint Qualifying e una gara corta finita con l'australiano sì secondo ma lontano da Hamilton e l'inglese in grado di superare Stroll solamente a tre giri dalla fine per racimolare un misero punticino. Poi, il lavoro certosino dei tecnici diretti da Andrea Stella alla riapertura del parco chiuso ha permesso sabato pomeriggio ai due piloti di guadagnare terreno sul giro secco (Piastri in pole, Norris terzo) e, domenica, di portare a casa il pieno di punti per dare subito un'impronta chiara ai due campionati


Non è stato quindi un weekend dominato – come spesso nel recente passato si è visto da parte di Mercedes o Red Bull – piuttosto di una veloce sintesi in 48 ore di come la McLaren di oggi è stata in grado di rinascere dalle ceneri di un team che otto anni fa aveva chiuso al nono e penultimo posto nella classifica Costruttori, vale a dire senza reagire emotivamente alle difficoltà, piuttosto cercando di analizzarle e di risolverle una per una. Ne è stato un ulteriore esempio la gestione del problema ai freni accusato da Norris nel finale di gara. Il tutto cercando sempre di mantenere il giusto equilibrio delle ambizioni di due piloti scalpitanti, entrambi sempre più consapevoli che questo potrebbe essere l'anno giusto.

 


Si può quindi dire che sta iniziando una nuova era dopo quelle di Mercedes e Red Bull nella storia della Formula 1 ibrida? Forse è presto per dirlo – un anno fa dopo la conclusione della gara di Shanghai, allora la quinta in calendario, tutti erano certi che ci sarebbe stata un'altra stagione dominata dalla Red Bull – ma quello che è certo è che se c'è un colore brillante nell'alba di questo Mondiale questo è il papaya.