Sorrisi e facce tristi a Imola
Imola ha offerto una qualifica molto serrata, con distacchi minimi – 91 i millesimi di secondo in cui sono racchiusi i primi tre classificati – e incertezza fino all'ultimo ma, alla fine, l'ha spuntata ancora una volta Max Verstappen. L'olandese ha così aggiunto un nuovo primato alla sua collezione, eguagliando proprio su questa pista e in questo fine settimana particolare – ricorre infatti il trentesimo anniversario della sua morte – un primato finora detenuto da Ayrton Senna, quello delle pole position consecutive.
Felicità dunque nel box dell'olandese, così come in quello McLaren, visto che entrambi i piloti hanno insidiato la pole del tre volte campione del mondo, confermando così anche al ritorno in Europa lo step fatto a Miami in termini di prestazione, anche se la successiva penalità a Piastri ha provocato un filo di delusione.
Sorrisi a trentadue denti anche in casa Racing Bulls, che per la prima volta ha piazzato due piloti in Q3, un risultato che non otteneva da Singapore 2022 quando ancora si chiamava AlphaTauri. Ride anche Nico Hulkenberg, per la quarta volta nella stagione nella top ten con una Haas che alla vigilia della stagione non prometteva certo di essere così competitiva.
Quanto ai musi lunghi, c'è l'imbarazzo della scelta. Sarà più deluso Sergio Perez, rimasto fuori dalla Q3 con un tempo più alto di più di mezzo secondo rispetto a quello del compagno di squadra? O Fernando Alonso che, dopo l'uscita di pista in FP3, non è riuscito a passare il taglio di Q1, commettendo fra l'altro un ulteriore errore nel suo ultimo tentativo?
Di sicuro, sono rimasti delusi i tantissimi tifosi della Ferrari che hanno riempito le tribune dell'autodromo con la speranza di festeggiare una pole position della Rossa, le cui chance erano state corroborate da un'ottima prestazione nelle tre sessioni di prove libere anche grazie ai corposi aggiornamenti fatti alla SF-24. Invece, sia Carlos Sainz che, soprattutto, Charles Leclerc hanno progressivamente perso contatto con il vertice della classifica. In Q1 il monegasco ha chiuso al secondo posto con 61 millesimi di ritardo da Verstappen pur avendo l'handicap di una mescola teoricamente più lenta di quattro/cinque decimi (il ferrarista usava la Medium, l'olandese la Soft). In Q2, a parità di gomma, il distacco è salito a 152 millesimi e in Q3 è arrivato fino a 224 millesimi, con uno scivolamento dal secondo al quarto posto. Un minimo di consolazione è arrivato dalla penalità di tre posizioni per Piastri, che farà sì che domani la seconda fila della griglia sarà tutta rossa ma la delusione senza dubbio resta palpabile in casa Ferrari.
Questo è il sabato ma, come tutti i PR delle squadre sono abituati a ripetere fino alla noia, è la domenica che si assegnano i punti, almeno nei weekend col formato classico. Per sapere se le espressioni dei visi cambieranno dobbiamo aspettare soltanto ventiquattro ore.