Questione di graining | Pirelli

Questione di graining

 

Tutti, chi più chi meno, si sono lamentati di questo fenomeno che si manifesta in certe condizioni e su piste con particolari caratteristiche e influisce in maniera determinante sulla prestazione delle gomme. Ma cos'è mai questo graining, parola inglese di difficile immediata traduzione in italiano (sgranatura? sfarinamento? venatura?) ma di così frequente utilizzo?

Lo abbiamo chiesto a Simone Berra, Chief Engineer di Pirelli Motorsport. “Il graining è un termine utilizzato nel mondo delle corse automobilistiche per descrivere un fenomeno che si manifesta sulla superficie delle gomme” – spiega Simone – “Quando la superficie dei pneumatici è sottoposta a sollecitazioni che raggiungono i valori limite di rottura della mescola, si formano delle microfratture che inducono un'irregolarità superficiale sul battistrada, con creste e valli che possono variare di profondità a seconda delle severità del fenomeno. L'effetto del graining è di generare una riduzione del grip della mescola e può influenzare significativamente la prestazione del veicolo sia a centro curva, sia nelle fasi di trazione e di frenata. Il graining è più comune in condizioni di bassa temperatura dell'asfalto o quando i pneumatici non sono nella loro finestra di temperatura ottimale per l'aderenza. Può anche essere influenzato dal disegno del circuito, dallo stile di guida e dalla configurazione della vettura. Gestire il graining è cruciale per la strategia, poiché influisce sul degrado dei pneumatici e, di conseguenza, sulla performance complessiva della monoposto durante la gara”.

Capito tutto? Bene, domani – prima, durante e dopo la gara – se ne parlerà ancora tanto di graining. Chi lo avrà saputo gestire sarà sicuramente in una buona posizione nella classifica finale, chi avrà avuto problemi se ne lamenterà ancora di più di quanto non abbia fatto finora.