Qatar Round – Losail Circuit dal punto di vista degli pneumatici
Rush finale per il Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike, che chiuderà la sua stagione 2016 presso il Losail International Circuit, in Qatar: per il terzo anno consecutivo l'appuntamento di Losail avrà una peculiarità unica nel calendario riservato alle massime derivate di serie, in quanto le gare si svolgeranno in notturna, grazie all'innovaivo impianto di illuminazione di cui dispone il circuito qatariota.
Inaugurato nel 2004, il moderno complesso del Losail International Circuit sorge a pochi chilometri di distanza dalla capitale del Qatar, Doha: ha una lunghezza di 5380 metri, di cui 1068 metri solo nel rettilineo d'arrivo.
Le curve da percorrere ad alta e media velocità sono sedici, di cui sei a sinistra e dieci a destra, con una larghezza della pista pari a 12 metri.
Quasi tutto il tracciato è circondato da erba artificiale, posizionata vicino all'asfalto per limitare il depositarsi della sabbia proveniente dal vicino deserto e portata dal forte vento: è proprio questo uno dei problemi principali per gli pneumatici, perché devono affrontare spesso un asfalto con residui sabbiosi, soprattutto durante le prime sessioni di prove.
La morfologia stessa della penisola del Qatar del resto non aiuta ad emarginare il problema della sabbia: il Qatar è quasi totalmente in pianura, e quando si alza il vento solitamente muove molta sabbia che si deposita facilmente sul tracciato, sporcandolo.
Di norma il venerdì di gara i piloti sono chiamati a percorrere curve con raggi costanti per poter “pulire” la traiettoria, soprattutto con lo pneumatico anteriore, il quale resta spesso piegato sullo stesso punto creando dei binari d'usura, mentre sul posteriore si formano delle chiazze “a macchia di leopardo” dove l'usura è più evidente.
Su questo circuito il Mondiale Superbike ha iniziato a correre in notturna e al termine della stagione a partire dal 2014, mentre dal 2005 al 2009 ha sempre corso in primavera e durante il giorno: dal punto di vista degli pneumatici questi fattori sono molto importanti, soprattutto per la scelta delle mescole. Inoltre il circuito di Losail non è mai stato sottoposto a lavori di rifacimento dell'asfalto, quindi si presenta più consumato e richiede pneumatici con un buon grip, soprattutto quegli anteriori, capaci di compensare quello perso negli anni dall'asfalto.
Per affrontare al meglio il tracciato di Losail è richiesto agli pneumatici di fornire un buon compromesso tra la stabilità dell'avantreno, soprattutto durante le frenate impegnative, e un buon livello di trazione al posteriore, per impostare correttamente le traiettorie nelle curve veloci.
All'anteriore è indicato l'utilizzo di uno pneumatico capace di assorbire l'elevata potenza accumulata durante la fase di frenata senza subire un elevato schiacciamento, mentre per la scelta dello pneumatico posteriore è meglio puntare su una mescola morbida che possa improntare correttamente il manto stradale e fornire un'adeguata trazione. La complessità nella scelta della mescola più adatta ad affrontare il tracciato qatariota è dovuta alla costante presenza di sabbia sul circuito che riduce il grip e produce micro scivolamenti laterali – il cosiddetto fenomeno slick and slide – che porta alla formazione di strappi sulla superficie del battistrada.
Nel 2015 Pirelli ha affrontato un ultimo weekend di gara non facile proprio a causa della molta sabbia depositata sull'asfalto: le elevate temperature registrate (nonostante lo svolgimento di gare in notturna) unitamente ai residui sabbiosi hanno portato gli pneumatici a subìre una notevole sollecitazione nelle varie fasi di guida.
Per questo motivo i piloti della classe Superbike hanno optato equamente per utilizzare una SC0 di gamma e una SC0 di sviluppo T0611 per lo pneumatico posteriore, due soluzioni morbide e ideali per affrontare asfalti lisci e temperature elevate in quanto offrono la massima improntabilità sull'asfalto usurato e il massimo sviluppo di trazione.
Per lo pneumatico anteriore la scelta principale si è indirizzata verso una mescola SC1 di sviluppo S1699, la più utilizzata nel corso dell'intera stagione, che consente un miglior sostegno nell'approccio alle curve e garantisce una migliore precisione nelle fasi di guida, soprattutto su circuiti mediamente abrasivi come quello di Losail, dove i residui sabbiosi accelerano l'usura degli pneumatici rendendola più evidente.
L'edizione 2015 è stata ricca di emozioni: l'ultimo appuntamento della stagione ha visto un pilota salire sul gradino più alto del podio per la prima volta in carriera in gara-1, con il successo dello spagnolo Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils) davanti ai due piloti Kawasaki Racing Team Jonathan Rea e Tom Sykes, rispettivamente in seconda e terza posizione.
Gara-2 si è chiusa con la vittoria di Leon Haslam (Aprilia Racing Team – Red Devils) davanti a Chaz Davies e a Tom Sykes. Grazie al secondo posto nella seconda manche il gallese in sella alla Ducati Panigale R dell'Aruba.it Racing – Ducati SBK Team chiude al secondo posto il Mondiale Piloti dietro a Jonathan Rea e davanti a Tom Sykes.
Vittoria per Kyle Smith (PATA Honda World Supersport Team) in Supersport: il britannico ha tagliato il traguardo per primo con 971 millesimi di vantaggio sul neo campione del mondo Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) e un secondo su Lorenzo Zanetti, sull'MV Agusta F3 675 del team MV Agusta Reparto Corse.