Partita a due
Il rocambolesco Gran Premio del Qatar ha espresso un nuovo verdetto dopo quello di Las Vegas, dove Max Verstappen ha conquistato il suo quarto titolo iridato consecutivo. Ieri la sua squadra, la Red Bull, è uscita definitivamente dalla lotta per il campionato Costruttori: troppi i 59 che la separano dalla McLaren per colmarli domenica prossima ad Abu Dhabi, nell'ultimo appuntamento del 2024. Non è bastato alla Red bull avere un Verstappen eccezionale come quello visto anche quest'anno – nove vittorie e una continuità impressionante pur con una vettura non più dominante sono una vera impresa, forse la più grande della sua ancor giovane età – per conquistare il sesto titolo iridato. L'incredibile, in negativo, stagione di Sergio Perez è costata tantissimo: dopo aver conquistato 103 punti nelle prime sei gare, il messicano ne ha portati a casa la miseria di 51 nelle successive 17. Era dal 1994 che il compagno di squadra del campione del mondo non si classificava così indietro in classifica: allora Jos Verstappen terminò la stagione al decimo posto dopo aver disputato dieci gare a fianco di Michael Schumacher.
Sul circuito di Yas Marina se la giocheranno quindi la squadra McLaren e la Scuderia Ferrari, riproponendo un duello finale che non si verificava da 16 anni. L'ultima volta in cui le due squadre più ricche di successi nella storia di questo sport si sono giocate un campionato in una sorta di finale risale al 2008. A San Paolo del Brasile finì in parità: la Ferrari vinse il titolo a squadre, Lewis Hamilton beffò Felipe Massa in un Gran Premio che nessuno si può dimenticare.
Da allora, né la Ferrari né la McLaren hanno più vinto un mondiale. Sono state sì in lotta – la squadra italiana è arrivata a giocarsela fino in fondo con Fernando Alonso nel 2010 e nel 2012, quella inglese portò Lewis Hamilton ad Abu Dhabi nel 2010 con una minima chance di vincere il suo secondo mondiale – ma non hanno mai arricchito l'albo d'oro: una delle due interromperà finalmente il digiuno domenica sera.
La squadra diretta da Andrea Stella - uno che a Interlagos nel 2008 c'era, anche se indossava la divisa rossa da ingegnere di Kimi Raikkonen – parte coi favori del pronostico. Non tanto per lo stato di forma – se si prendono in considerazione gli ultimi cinque fine settimana ha raccolto 54 punti in meno dei rivali (124 contro 178) – quanto per il vantaggio che comunque continua a mantenere in classifica. I 21 punti di margine consentiranno alla McLaren di potersi concedere addirittura il lusso di assistere ad una doppietta Ferrari col supplemento del giro più veloce, a patto di terminare la gara con almeno 23 punti all'attivo, vale a dire con un terzo e un quarto posto o con un terzo e un quinto o, addirittura, un terzo e un sesto. Al team di Fred Vasseur - uno che di campionati vinti se ne intende visti i 19 titoli fra piloti e squadre colti con la sua ART Grand Prix fra Formula 2, GP2 e GP3 - serve un'impresa ma non un miracolo. I presupposti tecnici ci sono così come dei potenziali alleati, anche se non possono esserlo volontariamente: Red Bull e Mercedes, che si sono suddivise le vittorie nelle ultime tre gare, potrebbero infatti togliere dei punti alla McLaren.