Non c'è due senza tre? | Pirelli

Non c'è due senza tre?

 

Per la terza volta consecutiva Max Verstappen non potrà godersi la pole position conquistata sul campo, pardon in pista, a Spa-Francorchamps. Così come accaduto nel 2022 e nel 2023, anche quest'anno, infatti, l'olandese è stato nettamente il più veloce nelle sessioni di qualifica ma dovrà scontare una penalità sulla griglia di partenza, peraltro non dovuta ad un suo errore ma ad un utilizzo eccessivo di componenti meccaniche sulla sua Red Bull. 

Nelle due precedenti occasioni Max è sempre riuscito a vincere la gara. L'anno scorso le cinque posizioni di penalità dovute alla sostituzione del cambio sembrarono un ostacolo relativo in una stagione che fino a quel momento lo aveva visto vincere già nove Gran Premi su undici mentre più tosta fu la rimonta del 2022, visto che allora l'olandese prese il via dalla quattordicesima posizione. Domani il tre volte campione del mondo si troverà in una situazione di mezzo, visto che la penalità per aver già montato il quinto motore è di dieci posizioni e lo costringerà quindi a partire dall'undicesima piazza sulla griglia. 


Ci si può aspettare quindi una nuova rimonta, magari fino alla vittoria? Onestamente non sarà semplice, perché per quanto si è visto nelle due sessioni di prove libere la McLaren sembra molto veloce e la Ferrari non è poi tanto lontana. È vero che Norris parte quarto e Piastri quinto ma il passo dimostrato dai due è stato veramente competitivo mentre fra i ferraristi Leclerc può sfruttare la pole position ereditata e cercare di difendersi usando la potenza della power unit di Maranello.

Due saranno i fattori determinanti: le scelte di assetto aerodinamico compiute prima delle qualifiche – la McLaren ha dichiarato esplicitamente di aver sacrificato un po' di prestazione oggi per avere una vettura più scarica e, quindi, più veloce domani – e il degrado delle gomme. Su questo fronte, va notato che Max, così come il suo compagno di squadra Perez, dispongono di un solo set di Hard mentre i principali avversari (le coppie di McLaren, Mercedes e Ferrari) ne hanno due. E la C2 nelle libere ha dimostrato di essere la mescola più resistente, soprattutto per quanto riguarda la resistenza al graining provocato dai tratti di pista asfaltati di recente, che generano un livello di aderenza maggiore rispetto allo scorso anno.

A favore di Max gioca non soltanto la competitività della vettura – testimoniata anche dalla prestazione di Perez, finalmente tornato al suo livello anche in qualifica – ma anche la voglia di rispondere a tono a chi lo ha criticato dopo le intemperanze di Budapest. E il miglior modo in cui Max sa replicare è in macchina, a suon di sorpassi.
Peraltro, non è che le rimonte gli siano riuscite solamente a Spa. Basti pensare quella che lo portò dal decimo al primo posto all'Hungaroring nel 2022, quella dal quindicesimo al secondo a Gedda nel 2023 e quella dal ventunesimo al secondo sciorinata a Sochi nel 2021. Attenzione, dunque, a scartare Max dal novero dei favoriti….

 

N.b.: in tutte e tre le occasioni a trarre vantaggio dalla penalità ricevuta da Verstappen è stato un pilota della Ferrari: nel 2022 Carlos Sainz, negli ultimi due anni Charles Leclerc. Nelle gare precedenti i due ferraristi non sono riusciti a sfruttare il regalo classificandosi entrambe le volte sul terzo gradino del podio: a Maranello staranno sicuramente facendo gli scongiuri…