La Formula 1 in ascensore | Pirelli

La Formula 1 in ascensore

 

Il Gran Premio di Gran Bretagna segna la metà del cammino della più lunga stagione della Formula 1. È quindi di nuovo tempo di bilanci, all'indomani di una gara che ha visto il ritorno al successo del pilota più vincente nella storia di questo sport, Sir Lewis Hamilton. Sono quindi adesso sei i vincitori di un Gran Premio in questa stagione, appartenenti a quattro squadre diverse: era dal 2021 che non c'era una tale varietà di piloti e scuderie sul gradino più alto del podio.

Rispetto alle prime dodici gare del campionato scorso ci sono delle differenze in termini di calendario - fra gare non disputate (Imola 2023) e rientrate (Shanghai 2024), oltre ad anticipi e ritardi – ma sono comunque omogenee anche per quanto riguarda i punti in palio visto che, oggi come allora, si sono svolti tre weekend di gara col formato Sprint. Ecco, quindi, un riassunto di chi ha guadagnato e chi ha perso (oppure è rimasto dov'era…) da un anno all'altro.

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In salita…

Fra le squadre sugli scudi ci sono sicuramente McLaren e Ferrari, che hanno guadagnato due posizioni ciascuna salendo, rispettivamente, dal quinto al terzo posto e dal quarto al secondo. In termini di punteggio, il progresso della McLaren è impressionante: la squadra di Woking ha quasi triplicato il suo bottino, guadagnando 192 punti (da 103 a 295). Più contenuto ma comunque importante il miglioramento del team diretto da Fred Vasseur, salito da 191 a 302 punti (+111).

Soltanto altre due squadre hanno incrementato il punteggio: la Haas (+16, da 11 a 27) e la Racing Bulls che, come AlphaTauri, nel 2023 aveva raccolto appena tre punti mentre quest'anno è già a 31 (+28).

Fra i piloti, spiccano i progressi di Lando Norris, salito dall'ottavo al secondo posto con un incremento di 102 punti (da 69 a 102) e del suo compagno di squadra Oscar Piastri, passato dal decimo al quinto posto (+90). Salgono ovviamente anche i due ferraristi, con Carlos Sainz (+54) che cresce più di Charles Leclerc (+50), nonostante abbia disputato una gara in meno. Nelle retrovie del campionato, risaltano ovviamente i passi avanti di Yuki Tsunoda (+17) e Nico Hulkenberg (+13) mentre nel valutare gli undici punti di Daniel Ricciardo va tenuto presente che lo scorso anno l'australiano partecipò soltanto alle gare di Budapest e Spa, sostituendo Nyck De Vries, peraltro a secco di punti.

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In discesa…

Incredibile ma vero: per l'aritmetica, fra i delusi di questa prima metà del campionato dovrebbero esserci i piloti e la squadra che guidano entrambe le classifiche: Max Verstappen ha infatti perso 59 punti rispetto allo scorso anno e la Red Bull ne ha lasciati per strada addirittura 130. Se per il tre volte campione del mondo il danno è ancora molto gestibile – il suo margine di vantaggio sul secondo è ancora consistente (84 punti) – la squadra angloaustriaca comincia ad essere a tiro degli inseguitori, visto che la Ferrari è a -71 e la McLaren a -78. Il crollo di Sergio Perez, sceso dal secondo al sesto posto e passato da 189 a 118 punti, viene pagato a caro prezzo e bisognerà fare molta attenzione nella seconda metà del campionato, soprattutto per quanto riguarda la lotta per il titolo Costruttori.

Peraltro, c'è chi se la sta passando molto peggio della Red Bull. L'Aston Martin ha visto ridotto a quasi un terzo il suo punteggio del 2023 (da 196 a 68 punti) e, conseguentemente, è crollato il bottino dei suoi piloti: Lance Stroll ne ha persi poco più della metà (da 47 a 23), Fernando Alonso addirittura 104 (da 149 a 45). Simile nelle proporzioni il calo del duo Alpine: Pierre Gasly ha perso 16 punti (da 22 a 6), Esteban Ocon è piombato da 35 a 3!

Molto più limitato il calo della Mercedes, che ha perso 26 punti (la differenza fra i12 punti in più di George Russell e i 38 in meno di Hamilton): va peraltro detto che il bilancio del team di Toto Wolff si è raddrizzato clamorosamente nelle ultime quattro gare, dove ha raccolto ben 125 dei 221 punti totali. In quest'ultimo terzo di campionato, la Mercedes ha fatto più punti di tutti: +14 sulla McLaren, +28 sulla Red Bull e, addirittura, +75 sulla Ferrari.