On this week #5 - Jody Scheckter, un decennio di corse prima del vero successo | Pirelli

On this week #5 - Jody Scheckter, un decennio di corse prima del vero successo

 

Il 29 gennaio 1950 nasceva a East London (Sudafrica) Jody Scheckter, campione del mondo di Formula 1 nel 1979 con la Ferrari.

Trasferitosi a vent'anni in Inghilterra, Jody percorse rapidamente le tappe per arrivare alla massima competizione automobilistica nel 1972, quando esordì nel Gran Premio degli USA a Watkins Glen, conquistando il nono posto alla guida di una McLaren-Ford. Oltre alla McLaren, le sue squadre sono state la Tyrrell (1974-1976), la Wolf (1977-1978) e la Ferrari (1979-1980).

Il pilota sudafricano in totale ha disputato 112 Gran Premi, vincendone 10. Nel suo palmarès figurano anche tre pole position, cinque giri più veloci e 33 piazzamenti sul podio. Nel 1973 si aggiudicò il titolo nel campionato americano SCCA, più noto come Formula 5000.

Scheckter detiene due record curiosi: è stato l'unico pilota a vincere un Gran Premio al volante di una monoposto dotata di più di quattro ruote (la Tyrrell P34, con cui s'impose nel Gran Premio di Svezia del 1976) e l'unico campione del mondo a non qualificarsi per un Gran Premio (Canada 1980).

La sua vittoria più bella resta sicuramente il Gran Premio d'Italia 1979. Con quel successo, ottenuto davanti al compagno di squadra Gilles Villeneuve, Jody si laureò campione del mondo, completando così un percorso agonistico iniziato quasi dieci anni prima.

Lasciate le corse alla fine del 1980, quando aveva solamente trent'anni, Scheckter è diventato un imprenditore di successo in vari settori, specializzandosi infine nel campo dell'agricoltura e dell'allevamento biodinamici. Oggi possiede una fattoria, la Laverstoke Park Farm nell'Hampshire (Inghilterra) di oltre mille ettari di superficie, nota per la produzione di mozzarella di bufala, peraltro interrotta alla fine del 2023 a causa dell'aumento esponenziale dei costi di produzione.

Nel 2019, su invito della Formula 1, Scheckter è tornato al volante della Ferrari 312 T4 con cui vinse il Mondiale, percorrendo alcuni giri di esibizione all'Autodromo di Monza e incontrando alcuni dei suoi vecchi meccanici: un tuffo nel passato per rivivere un'emozione indimenticabile.