Il senso di Perez per Baku
“Il senso di Smilla per la neve” è un romanzo dello scrittore danese Peter Høeg, edito nel 1992 e da cui fu tratto cinque anni dopo un omonimo film, con Julia Ormond ad interpretare il ruolo della protagonista, una ragazza danese di origini Inuit che possedeva uno speciale feeling nella conoscenza della neve e del ghiaccio e delle loro innumerevoli, infinitesimali variazioni.
Parafrasandone il titolo e trasportandolo nel mondo della Formula 1, si potrebbe dire che Sergio Perez ha uno speciale senso della guida sui circuiti cittadini, in particolare per quello di Baku. Non è infatti un caso se cinque dei suoi sei successi – fa eccezione soltanto il primo, conquistato a Sakhir, peraltro arrivato su una versione del tracciato, quella esterna, usato soltanto in un'occasione – siano arrivati su piste temporanee allestite su strade normalmente aperte al traffico cittadino. Perez ha infatti vinto a Monaco, a Singapore, a Gedda e a Baku.
Proprio nella capitale dell'Azerbaigian il messicano è stato l'unico pilota capace di imporsi per due volte, nel 2021 e nel 2023, oltre a vincere la Sprint Race dello scorso anno. Lungo i sei chilometri di asfalto che costeggiano le rive del Mar Caspio per poi insinuarsi nella parte vecchia della città, Checo ha dato molto spesso spettacolo e ha raccolto risultati ben superiori alla media. Qui è salito sul podio cinque volte su sette partecipazioni e detiene il primato di punti conquistati (115).
Dev'esserci davvero qualcosa di particolare fra lui e questo tracciato e ne si è avuta un'ulteriore conferma anche oggi, visto che Perez è tornato a sfoderare un venerdì da protagonista in un anno per lui piuttosto travagliato. Il pilota della Red Bull è stato il secondo più veloce in pista, staccato di appena sei millesimi da Charles Leclerc. Anche il passo di gara di Checo non è stato affatto male e, perlomeno per quanto si è visto oggi, si candida come uno dei protagonisti del Gran Premio, sia domani in qualifica che domenica in gara.
Un suo ritorno ai livelli più alti è fondamentale per la Red Bull in questo momento della stagione, soprattutto per quanto riguarda la lotta nel campionato Costruttori, dove la squadra di Milton Keynes rischia seriamente di essere scavalcata dal primo posto per la prima volta da 55 Gran Premi. L'ultima gara in cui la Red Bull aveva chiuso un fine settimana con un'altra squadra davanti risale infatti alla prima edizione del Gran Premio di Miami, nel 2022, quando la Ferrari era riuscita a mantenere sei lunghezze di margine in quell'inizio di stagione che sembrava così promettente per Maranello. La gara successiva, il Gran Premio di Spagna, la Red Bull aveva messo la freccia e completato il sorpasso, conquistando una leadership che sembrava inattaccabile, almeno fino a questa estate.