Il Messico si prepara ad accogliere la Formula 1
Amore fraterno
La storia della Formula 1 in Messico risale a molto prima alla doppia vittoria di Sergio Perez. Bisogna infatti tornare all'inizio degli anni '60 e all'arrivo dei fratelli Rodriguez: Pedro e Ricardo. I due passano dalle due ruote alle quattro ruote durante l'adolescenza e in men che non si dica si ritrovano a correre nella 24 Ore di Le Mans. Ricardo in verità non riesce a debuttare nella famosa gara endurance francese insieme a Pedro nel 1958 perché con i suoi 16 anni è considerato troppo giovane. Ma due anni dopo, finisce in seconda posizione su una Ferrari.
Nel 1961, Enzo Ferrari accompagna Ricardo nel suo debutto in Formula 1 in occasione del Gran Premio italiano di Monza. A 19 anni diventa il pilota più giovane a correre in Formula 1; un record ancora imbattuto oggi. Qualificatosi secondo a Monza, è il più giovane pilota a partire in pole position: un record battuto solo da Max Verstappen nel 2016. I fratelli vengono accolti come eroi al loro rientro in Messico. Purtroppo Ricardo perde tragicamente la vita in seguito ad un incidente durante le prove per il primo Gran Premio del Messico nel 1962 - gara non titolata tenuta a Città del Messico.
Pedro passa a correre per la F1 e ottiene le prime vittorie per un pilota messicano in Sud Africa nel 1967 e in Belgio nel 1970, arrivando a vincere anche a Le Mans nel 1968. Anche lui muore tristemente in pista durante una gara automobilistica in Germania nel 1971. Per pagare tributo ai suoi pionieri nel campo degli sport automobilistici, il circuito di Città del Messico Mexico viene ribattezzato Autodromo Hermanos Rodriguez.
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Tempo di eroi
Il leggendario Jim Clark vince il primo Gran Premio del Messico non titolato nel 1962 dopo aver sostituito il suo compagno di team Lotus Trevor Taylor a metà gara, pratica ammessa ai quei tempi. Vince anche il Campionato mondiale di F1 tenutosi per la prima volta un anno dopo, per poi vincere nuovamente nel 1967. Dan Gurney, John Surtees, Graham Hill, e Jacky Ickx sono alcuni degli altri nomi famosi che hanno vinto in Messico prima che la gara venisse esclusa dal calendario in seguito alla morte di Pedro Rodriguez.
La F1 torna nel 1986 in un circuito completamente rinnovato con migliorie sulla sicurezza e un nuovo complesso dedicato ai box. Gerhard Berger ottiene la sua famosa prima vittoria in F1 per Benetton dopo aver completato l'intera gara con un unico set di pneumatici Pirelli, mentre i rivali soffrono per l'elevata usura degli pneumatici sul fondo abrasivo e sconnesso.
Nel corso dei sei anni successivi, Alain Prost e Nigel Mansell vincono entrambi per due volte, anche se forse il momento più emblematico di Mansell in Messico è il suo sorpasso su Berger all'esterno della curva Peraltada al tempo sopraelevata, ottenendo il secondo posto dietro a Prost del team Ferrari nella gara del 1990. Da allora la curva è stata rinominata in suo onore e Mansell rimane un eroe indiscusso nelle strade di Città del Messico.
Brividi per il titolo
La Formula 1 abbandona ancora una volta il Messico nel 1992 per poi ritornare di nuovo nel 2015 nell'Autodromo Hermanos Rodriguez – sottoposto ancora una volta ad una significativa revisione per soddisfare gli standard moderni. La modifica più incisiva rispetto all'ultima edizione della F1 porta il percorso del circuito ad attraversare un ex campo da baseball, il Foro Sol, bypassando la prima metà della curva Peraltada. Questo restyling lo porta ad assumere la forma di un vero e proprio stadio assicurando un'incredibile atmosfera; specialmente quando l'eroe messicano dei nostri tempi Perez lo attraversa. È qui che viene tenuta la cerimonia di premiazione sul podio: unico circuito in cui questo momento non viene celebrato nel rettilineo di partenza-arrivo.
Finora nell'edizione moderna della competizione Lewis Hamilton e Max Verstappen hanno registrato due vittorie a testa a Città del Messico, eguagliando i successi di Mansell e Prost che li hanno preceduti. Questo è il circuito dove Hamilton ha conquistato il campionato sia nel 2017 che nel 2018 – ma questo non succederà quest'anno.
Nel 2021, sarà invece lo scenario ideale per l'ultima puntata della battaglia per il titolo tra Verstappen e Hamilton. Ma mentre molti spettatori di tutto il mondo sperano di ricominciare da dove si era rimasti dopo il duello epico negli Stati Uniti, la maggior parte degli spettatori sulle tribune a Città del Messico spera che Perez possa ottenere due posizioni in più rispetto al terzo posto ottenuto ad Austin. Se questo accadrà, il Foro Sol esploderà di gioia.