F1 GP: una fiesta messicana!
Com'è il Messico per gli spettatori?
Il Gran Premio del Messico è una di quelle gare di Formula 1 in cui i fan fanno parte dello spettacolo tanto quanto le auto e i piloti. L'autodromo Hermano Rodriguez è rientrato nei calendari solamente dal 2015, dopo un'assenza di oltre due decenni, ma l'atmosfera generata dalle folle messicane fa già sentire l'evento come un classico.
Ubicato in un parco pubblico nel cuore di una delle città più popolose al mondo e già usato per la Formula 1 nei primi anni '60, c'è stato poco margine di ampliamento quando il campionato ha compiuto il suo più recente ritorno nell'ultimo decennio. Ma il cambiamento maggiore che è stato apportato, ossia l'intersezione tra il temibile angolo finale Peralta da prendere a tutta velocità e un complesso lento e poco pratico attraverso il centro di un ex campo da baseball, si è dimostrato qualcosa dall'improbabile successo.
Il Foro Sol è una vera sezione dello stadio, in cui a ogni pilota viene riservata un'accoglienza estasiata durante ognuno dei 71 giri. Tuttavia, le manifestazioni d'affetto maggiori sono riservate a Sergio Perez, l'eroe messicano delle corse moderne. Inoltre, è il luogo magico in cui ha luogo la cerimonia sul podio, facendone uno dei momenti più spettacolari della stagione.
Com'è Città del Messico da guidare?
Le caratteristiche più significative del circuito non hanno probabilmente niente a che fare con il layout quanto piuttosto con la location. Nello specifico, con la sua altitudine a più di 2200 metri sul livello del mare. A questa altezza, in cui l'aria è più rarefatta, le auto sperimentano una minore resistenza aerodinamica, permettendo loro di correre con setup superiori di downforce, senza subire la perdita della velocità da rettilineo.
Nonostante i motori normalmente aspirati faticherebbero a respirare con tale aria rarefatta, i turbocompressori nelle unità ad alimentazione ibrida della Formula 1 semplicemente girano più velocemente, portando ad alcune delle massime velocità della stagione.
Di conseguenza, i piloti possono guidare oltre i 350 km orari quando raggiungono la fine del lungo rettilineo principale, verso la massima opportunità di sorpasso del circuito, in corrispondenza della curva 1. La chicane iniziale è seguita da un rettilineo relativamente lungo e da altre chicane in cui potersi affiancare. Durante il resto dei giri, le cose diventano più tecniche, con una serie di swepper veloci al centro. A questo punto, la sfida consiste maggiormente nel provare a rimanere vicini all'auto in testa, verso il Foro Sol, per trovarsi entro una distanza notevole che riporta verso il rettilineo dei box.
Com'è il Messico da visitare?
Città del Messico è una meta incredibile, ma offre molto di più quando si può visitarla. Il periodo che porta al Gran Premio del Messico coincide con la preparazione del Dia de los Muertos: il più grande evento nel calendario sociale messicano. Durante questo periodo, la città diventa un'enorme fiesta, con party in ogni angolo delle strade, molti dei quali continuano fino a tarda notte. E per chi ha ancora energie, c'è ancora tantissimo da esplorare a Città del Messico, a partire dalla famosa Piazza della Costituzione (Zocalo), che sette anni fa ha ospitato una spettacolare sequenza di apertura del film James Bond Spectre. Fuori Città del Messo, una delle principali attrazioni è il complesso archeologico di Teotihuacan appena verso nord-est, completo dei templi e delle piramidi azteche, che è possibile risalire per avere una panoramica spettacolare su Città del Messico. Per chi desidera avere una prospettiva diversa, in cui l'antico si abbraccia con il moderno, è perfino possibile vedere il complesso da una mongolfiera. Gli amanti dell'arte non potranno perdersi il museo di Frida Kahlo, nella sua abitazione storica chiamata "La Casa Azul", ubicata in uno dei quartieri più belli di Città del Messico. Per alcune delle forme di intrattenimento serale più basiche, provate a scovare qualche lucha libre: gli esclusivi match di wrestling messicano, famosi per le maschere colorate indossate dai wrestler.
Qualsiasi visita a Città del Messico non sarebbe completa senza assaggiare il meglio della cucina locale, ma è assolutamente necessario avere un'alta tolleranza verso il peperoncino. Alcuni dei posti migliori in cui mangiare includono La Opera, una tipica cantina messicana, e la Hacienda de los Morales, proprio come una fattoria nel cuore di una metropoli. Un'altra meta irrinunciabile è San Angel Inn, ubicato in un ex-monastero e probabilmente il luogo in cui trovare le migliori margaritas di Città del Messico.
La cosa più memorabile da fare è comunque girovagare per le strade, immergendosi in questa atmosfera unica. Città del Messico - detta anche CDMX - è una capitale come nessun'altra!