Cinque curiosità sul Gran Premio di Imola
Il ritorno di un classico
L'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari nella città di Imola è stato un punto fisso nel calendario della Formula 1 tra il 1980 e il 2006. La prima gara che si è tenuta lì è stata il primo "trasloco" per il Gran Premio italiano fuori Monza; in seguito, ha invece ospitato il Gran Premio di San Marino per i 26 anni seguenti, nonostante il microstato disti circa 100km dalla gara a cui ha dedicato il nome. Il circuito ha accolto la Formula 1 nel 2020 nel bel mezzo delle interruzioni dovute alla pandemia da COVID-19, anno in cui molte gare sono state cancellate.
Made in Italy
Tanto i piloti quanto i fan erano felicissimi di ritornare in questo storico circuito e Imola si è garantita un contratto per ospitare la Formula 1, almeno fino al 2025. Oggi la gara non è intitolata a San Marino ma si chiama - più logicamente - Gran Premio dell'Emilia Romagna, in onore della regione che la ospita e che ha supportato il ritorno del Gran Premio a Imola. Questo è il cuore dei motori in Italia: il luogo dove da sempre si trova la fabbrica Ferrari a Maranello, così come tante altre note case automobilistiche, come Lamborghini, Maserati, Pagani. E c'è anche un secondo team della Formula 1 che si trova ancor più vicino a Imola: AlphaTauri di Faenza, a soli 15 chilometri in direzione sud.
Touchdown in Europa
Imola ospita la prima gara europea della stagione di Formula 1, così come ha fatto all'epoca di San Marino. Oltre a una riduzione delle miglia aeree da percorrere per il personale, questo è sempre stato tradizionalmente un momento chiave dell'anno, quando numerosi team presentano i principali aggiornamenti tecnici alle loro auto. Anche per il 2023 accadrà la stessa cosa. Con questo triple-header d'avanguardia per le gare back-to-back, con in gran premi di Monaco e Spagna a seguire, sarà interessante vedere come si presenteranno certe auto e come si svilupperà l'ordine in classifica fra di loro.
Un esperimento qualificante
Il weekend di Imola sarà il debutto di un nuovo format di qualificazione, in cui verrà usato per ogni sessione una sola mescola di pneumatici. Nel Q1 verrà usato quello duro, nel Q2 quello medio, nel Q3 quello morbido. Questa "assegnazione alternativa degli pneumatici" riduce l'assegnazione totale degli pneumatici per ogni auto da 13 set a 11 per ogni weekend; lo stesso accadrà per un altro weekend di gare nel corso dell'anno.Dal canto suo, Pirelli porterà con sé anche un nuovo pneumatico Cinturato Blue Full Wet che non richiede l'uso delle termocoperte.
La nuova generazione italiana
Nonostante l'Italia abbia due gran premi, in questo momento non ha alcun pilota di Formula 1, ma ci sono alcuni giovani ambiziosi piloti che sperano di conquistarsi questo ruolo. La Formula 2 e la Formula 3 si terranno entrambe a Imola e Gabriele Mini (pilota dell'Accademia Alpine), insieme a Leonardo Fornaroli, sventoleranno la bandiera in quest'ultima. Un grande talento tutto italiano si trova anche nel Formula Regional European Championship by Alpine, che ha avviato la propria stagione a Imola lo scorso mese. Andrea Kimi Antonelli, dalla vicina Bologna, è il primo campione italiano di Formula 4 e f parte del programma per i giovani piloti Mercedes. È arrivato secondo nella gara di apertura stagione dietro al norvegese Martinius Stenshorne; il secondo round avrà luogo a Barcellona lo stesso weekend del GP di Emilia Romagna.