Cinque curiosità sul Gran Premio di Spagna
STORIA
Il Circuit de Barcelona-Catalunya è uno dei più vecchi nel calendario della Formula 1; ospita infatti il Gran Premio spagnolo ogni anno, senza alcune interruzione, sin dalla sua apertura nel 1991. Si tratta di un record incredibile, ma la storia spagnola della F1 risale a molto prima: la gara aveva infatti solitamente luogo proprio nel cuore di Barcellona, dapprima sulle strade del quartiere Pedralbes negli anni '50, e successivamente nel temibile percorso veloce lungo la strada di montagna Montjuïc. Quest'ultimo si alternava con Jarama vicino Madrid, prima che l'evento si trasferisse a Jerez, nel sud, a partire dagli anni '80.
TAGLIARE LA CHICANE
Il circuito non è cambiato granché da quando è stato costruito, ma nel corso degli anni sono state apportate lievi modifiche, nel tentativo di migliorare la spettacolarità delle corse. Nel 2021, il tornante della curva 10 è stato reso più veloce e più ampio, invertendo ampiamente una modifica che era stata apportata nel 2004. La chicane stretta che era stata inserita prima della curva finale nel 2007 ora è stata rimossa in previsione della gara 2023. Questo significa che un giro di Barcellona finirà nuovamente con due curve veloci e sarà il più veloce di sempre.
METTERE ALLA PROVA LE TRADIZIONI
Di solito, i team e i piloti conoscono il circuito di Barcellona molto bene. Non solo perché è stata una costante sul calendario, ma anche perché è uno dei luoghi di prova preferiti. Tuttavia, poiché le prove pre-gara quest'anno avranno luogo solo in Bahrain, nessuno avrà ancora guidato sul nuovo layout con le auto più recenti prima delle prove di venerdì. Potrebbero esserci comunque ancora tante prove in corso: con la cancellazione del weekend di gare a Imola e con Monaco che è un circuito su strada, Barcellona fornirà un'opportunità fondamentale per i team che potranno introdurre o valutare i loro ultimi aggiornamenti tecnici.
METTERE ALLA PROVA GLI PNEUMATICI
Una delle cose che rende Barcellona una sede così spettacolare per i test (al di là del meteo favoloso) è che il suo layout è un vero e proprio banco di prova globale per le caratteristiche delle auto. In particolare, ha tanti tipi di curve, molte delle quali da prendere a velocità elevate, per valutare l'efficacia dell'aerodinamica. Questo ne fa un circuito molto esigente per gli pneumatici. La lunghissima curva 3 a destra genera le massime forze laterali e anche la curva 9 è super veloce e da non sottovalutare! La nuova configurazione per il 2023 sarà aggiornata e ci forze sperimentate durante il giro potranno solo aumentare.
LOS MATADORES
Nonostante la lunga storia della Formula 1 in Spagna, ci sono voluti più di 50 anni prima che un pilota nostrano vincesse il Gran Premio spagnolo: Fernando Alonso ha trionfato nel 2006; già un anno prima era diventato il primo campione del mondo spagnolo. Alonso oggi è un cinquantenne che va ancora alla grande e rimane uno dei due piloti preferiti dai fan locali, che sperano in una conquista del podio a Barcellona. L'altro beniamino è Carlos Sainz Jr., figlio dell'eroe spagnolo dei motorsport a quattro ruote e doppio campione del rally mondiale Carlos Sr. conosciuto come "El Matador". Entrambi i piloti spagnoli dovranno fare di tutto per fermare il "toro impazzito" Max Verstappen, che ha ottenuto un'eccezionale prima vittoria in F1 sul circuito nel 2016, per poi tornare sul gradino più alto del podio nel 2022.