Cinque curiosità sul Gran Premio del Qatar
Una presenza fissa negli anni a venire
Per il Qatar, l'occasione di diventare parte del calendario di F1 del 2021 si è presentata come conseguenza della pandemia, che ha portato scompiglio causando la cancellazione di alcune competizioni. Nonostante alcune “nuove” corse che si sono tenute in quel periodo fossero destinate ad essere degli eventi una tantum, il Qatar ha ottenuto un accordo della durata di 10 anni per ospitare la F1, iniziando ufficialmente nel 2023. Infatti, nel 2022 non si tennero gare perché lo stato petrolifero era già impegnato con i mondiali di calcio; ma adesso il Qatar (insieme al Bahrain, ad Abu Dhabi e all'Arabia Saudita) diventerà uno degli appuntamenti fissi della F1 in Medio Oriente. E rimarrà tale per molto tempo.
La storia del circuito di Losail
Situato nella periferia di Doha, la capitale dello stato, il Circuito Internazionale di Losail era stato inizialmente creato per ospitare le competizioni di moto ed era stato inaugurato con il Moto GP del 2004. Da allora, ha ospitato tutte le edizioni del Moto GP, diventando anche sede dei Mondiali di Superbike per molti anni. Prima del 2021, pochissime gare di auto ebbero luogo nel circuito: Nico Hulkenberg e Sergio Perez vinsero un giro del GP2 di Asia nel 2009, mentre due gare stock car della speedcar series nello stesso weekend videro protagonisti volti noti come Jean Alesi, Johnny Herbert e Jacques Villeneuve. Molti altri piloti famosi di F1 hanno corso nel circuito di Losail nei tre anni precedenti durante il Grand Prix Master series (una competizione che ebbe vita breve), dove Nigel Mansell conquistò il primo posto.
Guardare al futuro
Sebbene in passato ci siano stati diversi tentativi di spostare il Gran Premio del Qatar su un circuito costruito appositamente oppure sulle strade cittadine di Doha, al momento Losail sembra rimanere ancora il luogo prescelto per ospitare le competizioni. In questo senso, la struttura del circuito ha subìto una serie di modifiche in vista della stagione 2023: tra queste, un nuovo pit e un nuovo paddock con garage più spaziosi, in grado di ospitare le auto di F1 in modo più confortevole. Anche la pista è stata riportata in auge, andando a sostituire la superficie originale del 2004 che negli anni era diventata troppo abrasiva. In ogni caso, la planimetria del circuito rimane invariata rispetto al passato.
Un circuito molto impegnativo
Le caratteristiche del circuito di Losail richiamano la sua anima iniziale, pensata per ospitare le competizioni di moto: la pista ha molte curve che si susseguono in breve tempo. Non ci sono molti rettilinei, sebbene la pit lane si estenda per oltre un kilometro, rendendola il punto della pista migliore per le opportunità di sorpassp. Con le 16 curve che compongono il giro, gli pneumatici lavorano molto – e questo fa sì che Losail sia uno dei circuiti più impegnativi della stagione.
La superstar qatariota del motorsport
Sebbene la nazione non abbia ancora un pilota di F1 con cui identificarsi, Nasser Al-Attiyah è di fatto un pilota di rally di fama mondiale. Dopo aver vinto per 18 volte il Middle East Rally Championship, Al-Attiyah ha vinto anche nella categoria Production del World Rally Championship, così come nella serie di supporto del WRC2. Ma è stato in occasione del Rally Dakar (dove era compagno di team di Fernando Alonso) che Al-Attiyah si è fatto notare, ottenendo la sua quinta vittoria nella maratona all'inizio del 2023. Inoltre, è l'attuale campione in carica del World Rally Raid Champion, nonché bronzo nello sport olimpico del tiro al piattello. Al-Attiyah sa il fatto suo anche a Losail, visto che nel circuito ha partecipato al World Touring Car Championship. alla Speedcar e alla Porsche GT3 Cup.