Cinque curiosità sul Gran Premio del Canada
Ci si sposta in città
Il primo Gran Premio del Canada si è tenuto nel 1961, e il paese fu poi incluso nel calendario del campionato mondiale a partire dal 1967. Negli anni successivi, la location dell'evento fu alternata tra Motorsport Park, vicino a Toronto, e Mont-Tremblant, a nord di Montreal. Questo prima che problemi di sicurezza per entrambi i circuiti costringessero gli organizzatori a spostare l'evento a Notre Dame Island, sul fiume Saint Lawrence a Montreal. La decisione si dimostrò vincente, in quanto univa un'atmosfera ideale a un'ottima accessibilità a una gara che si teneva nel centro cittadino, senza richiedere alcuna interruzione causata dalla chiusura delle strade cittadine. Ecco perché da allora la gara si tiene in questo circuito.
Saluti, Gilles
Il circuito Gilles Villeneuve è il primo di tre circuiti del calendario di F1 intitolati a piloti famosi (tutti situati nelle Americhe, inclusi l'Autodromo Hermanos Rodriguez a Città del Messico e l'Autodromo Jose Carlos Pace di San Paolo del Brasile). Villeneuve, il local hero, vinse la prima gara disputata proprio in questo circuito alla fine del 1978. Evento che coincide anche con la sua prima vittoria in Formula 1. Il circuito fu intitolato al suo nome dopo la gara del 1982, a seguito della sua tragica morte durante il Gran Premio del Belgio, appena un mese prima. Villeneuve resta l'ultimo canadese ad aver vinto il gran premio che si tiene nel paese.
Fate attenzione al “Wall of Champions”
Il design del percorso a Montreal è dominato da lunghi rettilinei e dall'estrema vicinanza alle barriere. E tale vicinanza delle barriere non potrebbe essere più visibile che all'uscita della curva della chicane 13/14, che collega il rettilineo più lungo del percorso alle uscite per box. Il figlio di Villeneuve, Jacques è stato campione del mondo nel 1997. Ma le speranze di portare a casa il titolo del circuito canadese in quell'anno fallirono a causa di un incidente che lo portò a schiantarsi proprio su quel muro. E sempre Villeneuve, con Michael Schumacher, e Damon Hill subirono incidenti in questo punto durante l'edizione 1999 dell'evento. Ecco perché questo specifico punto è stato denominato “Wall of Champions”. Da allora, questo punto del circuito ha continuato a essere teatro di spettacolari incidenti che hanno visto protagonisti piloti famosi, tra cui Jenson Button e Sebastian Vettel.
Attenzione alle previsioni meteo
Le condizioni meteo sono spesso un fattore importante durante la competizione di Montreal. Nel 2011, la pioggia battente trasformò l'evento nella più lunga gara di Formula 1 della storia, con una durata di ben quattro ore, quattro minuti e 39 secondi, inclusa una lunga sosta per attendere un miglioramento delle condizioni meteo. In quell'occasione Jenson Button riuscì in qualche modo a vincere la gara dopo aver fatto ben cinque soste ai box ed essere stato soggetto a una penalità causata da un “drive-through”. Per questo, Button dovette recuperare partendo dall'ultima posizione, dopo numerose collisioni con Lewis Hamilton e Fernando Alonso, e dopo aver sorpassato Sebastian Vettel, conseguendo infine la vittoria all'ultimissimo giro.
Debuttanti
Montreal è stato teatro delle prime vittorie per molti piloti di Formula 1. Oltre a Villeneuve Sr, tra gli altri piloti che hanno conseguito la loro prima vittoria in questo circuito figurano Thierry Boutsen, Jean Alesi, Lewis Hamilton, Robert Kubica e Daniel Ricciardo. Per Alesi e Kubica, Montreal rappresenterà l'unica vittoria. L'inusuale circuito, e le frequenti gare di scarsa rilevanza che si tengono a Montreal, creano opportunità anche per i piloti che in altri contesti avrebbero scarse chance di vincere. Pertanto, dando uno sguardo in anticipazione dell'edizione 2023, quali sono i piloti più motivati a vincere e quali tra questi guidano vetture che offrono le potenzialità richieste a portare a casa il risultato? Forse un certo nativo di Montreal chiamato Lance Stroll?Questa gara è oramai famosa per gli eventi improbabili che la caratterizzano...