Cinque curiosità sul Gran Premio di Monaco
UNO SPETTACOLO UNICO
Il Gran Premio di Monaco è la gara più famosa nel calendario della Formula 1 e anche una delle più antiche: la prima edizione si è tenuta nel 1929. Il layout stretto e tortuoso del circuito stradale attorno al Principato è rimasto da allora sostanzialmente invariato e detiene la più bassa velocità media dell'anno (il record nei giri è stato stabilito a una media di 164.769 km/h da Lewis Hamilton nel 2021). Di conseguenza, è l'unica gara che si svolge su una distanza inferiore ai 305 chilometri, con 78 giri che superano di poco i 260 km; ecco uno dei tanti aspetti che rendono unico l'appuntamento di Monaco.
UN GIRO MOLTO IMPEGNATIVO
Monaco sarà pure il giro più lento dell'anno, ma è anche uno dei più impegnativi e gratificanti da affrontare. Il suo punto più lento, il tornante Fairmont, viene percorso a meno di 50 km/h. La sezione più veloce comprende l'unica vera e propria galleria presente in un circuito di F1 che, oltretutto, forma una curva a destra da prendere a più di 260 km/h. Dal momento che sul circuito mancano lunghi rettilinei, per massimizzare le presgtazioni attraverso le numerose curve le auto vengono configurate in modo da aumentare la deportanza nei tratti a velocità ridotta.
Questo, sommato al grip meccanico offerto dalle mescole più morbide, consente ai piloti di compiere azioni spettacolari, specialmente durante le qualifiche. Come tanti piloti hanno scoperto nel corso degli anni, le pareti del circuito cittadino non fanno prigionieri.
LA STRATEGIA PRIMA DI TUTTO
Sorpassare è notoriamente difficile a Monaco, ma solo due delle ultime sette gare sono state vinte dal pilota che si era qualificato in pole, dimostrando che la gara può essere ancora imprevedibile. La strategia one-stop è la più comune, ma la bassa usura e il degrado degli pneumatici significano che la pit window è ampia e che il tempo ottimale per fermarsi può essere fortemente influenzato dalle safety car. Contrariamente alle immagini da cartolina, il meteo sulla costa mediterranea in questo periodo dell'anno può essere imprevedibile, come è accaduto lo scorso anno, quando sono state utilizzate le full wet, le intermedie e tutte e tre le mescole slik; la stessa gara in cui Sergio Perez ha vinto partendo dalla terza posizione.
CHI È IL VERO CAMPIONE DI MONTECARLO?
Nel corso degli anni, molti piloti di Formula 1 hanno definito Monaco la loro casa e la mattina della gara si sono svegliati direttamente nei loro letti. Da quando Louis Chiron aveva trionfato nel 1931, non c'è più stato però un vero pilota monegasco a vincere il Gran Premio di Monaco, ma Charles Leclerc ce la sta mettendo tutta per cambiare il corso della storia. Finora, non ha avuto fortuna per le strade della sua città, nonostante abbia conquistato la pole position negli ultimi due anni; il suo piazzamento migliore è stato il quarto posto nel 2022, l'unica volta in cui, per ora, è riuscito a portare a termine la gara. Sarà questo l'anno della svolta?
LA FORMULA 3 SI UNISCE ALLA FESTA
A partire da quest'anno, la Formula 3 correrà come gara di supporto al GP di Monaco, affiancando la Formula 2 come d'abitudine. La Formula 3 è stata storicamente la principale gara di supporto a Monaco dal 1964 al 1997, e i giovani piloti di oggi avranno la possibilità di seguire le orme dei passati vincitori di F3, come Jackie Stewart, Didier Pironi e Alain Prost. Più di recente, nel 2005, la F3 ha fatto un rientro estemporaneo a Monaco, con entrambe le gare vinte da un certo Lewis Hamilton...