Chi sono i 10 migliori piloti di Formula Uno americani di tutti i tempi?
10. George Follmer
Unico pilota a vincere sia il Campionato Can-Am che Trans-Am nella stessa stagione, Follmer è nato in Arizona ed ha gareggiato per un breve periodo in F1®. Aveva già 39 anni quando venne ingaggiato dalla Shadow nel 1973, ottenendo un dignitoso terzo posto nella sua seconda gara di F1®; tuttavia la sua auto di livello inadeguato gli causò frequenti delusioni.
9. Mark Donohue
Laureato in Ingegneria Meccanica, Donohue diventò famoso al volante dell'incredibile auto sportiva Porsche 917 1.500 cv chiamata ‘Can-Am Killer' negli anni '70. ‘Dark Donohue' ebbe meno successo quando gareggiò in F1® alla guida di una Penske. Il terzo posto nel Gran Premio del Canada fu il risultato migliore prima di morire in un incidente durante le prove libere durante il Gran Premio d'Austria nel 1975.
8. Scott Speed
Speed ha gareggiato in F1® per la scuderia italiana Toro Rosso nelle stagioni 2006 e 2007, ma numerosi incidenti, guasti e scontri hanno oscurato la sua promettente carriera. Visto che i risultati non erano all'altezza del suo cognome, venne sostituito a stagione iniziata, dal futuro pluricampione mondiale Sebastian Vettel. Tuttavia il californiano Speed rise per ultimo, in quanto venne poi ingaggiato dalla scuderia Andretti Global Rallycross diventando campione del mondo di rallycross nel 2015 e 2016.
7. Bill Vukovich
Torniamo indietro agli anni '50 quando la 500 Miglia di Indianapolis faceva parte del campionato di Formula Uno. Nato in California, Vukovich, conosciuto come ‘Il Serbo silenzioso' per il suo contegno impassibile, vinse in modo convincente la competizione nel 1953 e 1954, dopo aver subito un guasto mentre era in buona posizione nel 1952. Ancora una volta guidava la corsa con un vantaggio di 15 secondi nel 1955, quando fu colpito da una delle tre auto che stava per doppiare, morendo sul colpo.
6. Richie Ginther
Al culmine dei favolosi Anni '60, un californiano di bassa statura con le lentiggini apparve sulla scena della F1® con un taglio militare fuori moda ed un caratteristico sorriso a trentadue denti. Ginther fece subito notizia sui giornali per una lotta emozionante contro il vincitore finale Stirling Moss nel Gran Premio di Monaco del 1961. Durante la sua carriera in F1® Ginther ha partecipato a 54 Gran Premi, ottenendo 14 impressionanti podi. La miglior posizione fu il terzo posto ottenuto nel Campionato del Mondo del 1962; nel 1965 vinse il Gran Premio del Messico per Honda, prima vittoria della scuderia. Dopo un incidente non grave nel 1967, Ginther si ritirò improvvisamente dalle corse – preferendo percorrere le strade dell'America con un camper.
5. Eddie Cheever
Cheever trascorse la sua infanzia in Italia ed a soli 15 anni vinse il titolo europeo di karting. Cinque anni dopo, il pilota nato in Arizona iniziò a correre in Formula Uno, prendendo parte a 132 Gran Premi, più di chiunque altro americano fino a quel momento. A causa della scarsa competitività della sue auto, non ebbe mai la possibilità di mantenere le promesse mostrate durante le sue impressionanti performance in occasione dei Gran Premi degli Stati Uniti. Tra i nove podi ottenuti ricordiamo il secondo posto nel Gran Premio di Detroit nel 1982 ed il terzo posto nel suo paese natale Phoenix nel 1989.
4. Peter Revson
L'affascinante playboy di New York al volante di una Morgan era erede della famiglia di industriali della cosmesi Revlon, ma decise di entrare a far parte del pericoloso mondo della F1®. Nel corso delle sue 30 partecipazioni, Revson vinse due volte, in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna e del Canada del 1973. Frequentò Miss Mondo, corse con Steve McQueen e vinse il Campionato Can-Am prima di essere fatalmente ferito durante un giro di prova in occasione del Gran Premio d'Africa nel 1974.
3. Dan Gurney
Pilota, costruttore e proprietario di team, Gurney fu un vero e proprio pioniere: il primo ad applicare al bordo d'uscita alare il cosiddetto ‘flap di Gurney'; il primo ad utilizzare il casco integrale in F1®; ed il primo a festeggiare spruzzando champagne sul podio, stabilendo un'importante consuetudine. Pilota versatile, Gurney vinse quattro volte in F1® tra il 1959 e il 1970, vincendo anche gare in occasione di Indy Car, NASCAR, Can-Am, Trans-Am e, nel 1967, Le Mans 24 ore.
2. Phil Hill
L'unito pilota nato negli Stati Uniti a vincere il Campionato Mondiale Piloti di Formula Uno è stato questo campione che si autodefinì "un gentleman pensieroso che fa il lavoro sbagliato”. Ottenne 16 podi durante la sua carriera in Formula Uno, vincendo il titolo mondiale nel 1961 con la Ferrari. Vinse anche per tre volte la competizione Le Mans 24 ore. Il titolo di Hill in F1® fu però accompagnato da un evento tragico: il suo principale rivale, il collega della Ferrari Wolfgang von Trips, morì durante l'ultima corsa della stagione dopo un incidente che vide coinvolti anche 15 spettatori.
1. Mario Andretti
Andretti vinse la 500 miglia di Indianapolis, la 500 miglia di Daytona, il Campionato di Indianapolis (quattro volte) e la 12 Ore di Sebring (tre volte). Il momento più straordinario della sua carriera è rappresentato dalla vittoria del Campionato Mondiale Piloti di Formula Uno con la Lotus nel 1978. Dopo aver lasciato la sua nativa Italia – quando la penisola dell'Istria fu ceduta alla Jugoslavia alla fine della Seconda Guerra Mondiale – l'americano d'adozione iniziò una straordinaria carriera che lo portò a vincere il titolo di Pilota dell'Anno durante tre diverse decadi. Il suo record in Formula Uno è rappresentato da 12 incredibili vittorie su 128 partecipazioni, ma ciò che distinse Andretti fu la sua versatilità. Ottenne uguale successo sia su pista e sterrato che sui prestigiosi circuiti di F1®.