Chi è il re di Spa?
Se c'è una pista dove si dice che, ancora oggi, il pilota faccia la differenza quella è Spa. I sette chilometri di lunghezza del tracciato odierno (agli inizi, nel primo dopoguerra, era più del doppio) sono sempre stati considerati una sorta di università del pilotaggio perché comprendevano praticamente tutte le diverse componenti – curve lente, medie e veloci, saliscendi, lunghi rettilinei – di un tracciato ideale per le corse automobilistiche.
È quindi comprensibile che un successo a Spa sia valutato con un peso speciale non soltanto dagli addetti ai lavori ma dagli stessi piloti e, a maggior ragione, dagli appassionati.
Sono 28 i piloti che sono riusciti a vincere un Gran Premio valido per il Mondiale su questo tracciato e cinque possono legittimamente aspirare al titolo di Re di Spa, vale dire quelli che hanno vinto almeno quattro volte.
Sono tre i piloti che si sono imposti in quattro Gran Premi: Lewis Hamilton (2010, 2015, 2017, 2020), Kimi Raikkonen (2004, 2005, 2007 e 2009) e Jim Clark (dal 1962 al 1965). Per Hamilton e Raikkonen c'è il rammarico dell'edizione 2008, quella che nell'albo d'oro figura nelle mani di Felipe Massa. Quell'anno fu infatti l'inglese a tagliare per primo il traguardo, poi penalizzato di 25” per aver superato Raikkonen in maniera irregolare, cioè tagliano l'ultima chicane. Il finlandese, a sua volta, poteva prendersela con la pioggia che fece la sua comparsa a quattro giri dalla fine, rovinandogli una gara fino a quel momento dominata.
A cinque successi c'è Ayrton Senna, che trionfò la prima volta nel 1985 con la Lotus e poi quattro volte consecutive con la McLaren, dal 1988 al 1991. Forse fu proprio la prima di queste cinque vittorie la più significativa, anche perché avvenne nel primo e unico Gran Premio rinviato nella storia della Formula 1. La gara si doveva infatti correre a giugno ma l'asfalto appena rifatto cominciò a cedere già durante le prove libere: i piloti protestarono perché non c'erano secondo loro sufficienti condizioni di sicurezza e così il Gran Premio slittò a settembre, inserito subito dopo Monza e prima di Brands Hatch. Quello del 1985 fu il secondo successo nella carriera di Ayrton, dopo quello conquistato all'Estoril nell'aprile dello stesso anno.
In testa alla classifica delle vittorie (6) a Spa c'è Michael Schumacher, la cui carriera è legata a doppio filo a questa pista: del resto, non poteva essere altrimenti, visto che Michael è nato a 123 chilometri da Spa, nella cittadina di Hürth! Fu qui che nel 1991 fece il suo esordio nella massima competizione automobilistica, qui l'anno successivo colse con la Benetton il primo dei suoi 91 successi e sempre qui, nel 2004, si assicurò il settimo e ultimo titolo iridato. Michael avrebbe potuto aggiungere altre due perle alla collana di vittorie (dopo il 1992 arrivarono i successi nel 1995 ancora con la Benetton e quelli del 1996, 1997, 2001 e 2002 con la Ferrari). Nel 1994 fu squalificato perché il tassello di legno sotto il fondo della sua vettura era troppo consumato e, quindi, l'altezza da terra non sempre era stata al livello previsto dal regolamento. Nel 1998 stava dominando la gara sotto il diluvio quando tamponò la McLaren di Coulthard in uno degli episodi più controversi di quella stagione che stava per sfociare in una clamorosa rissa ai box. E, chi può diro, magari avrebbe potuto vincere anche nel 2003 e nel 2006, anni in cui la Ferrari era comunque molto competitiva tanto da vincere la metà delle gare in calendario (8/16 nel 2003, 9/18 nel 2006), ma in entrambi i casi la FOM di Bernie Ecclestone non riuscì a trovare l'accordo economico col promoter e con le autorità locali per far svolgere il Gran Premio.
Fortunatamente – per i piloti e per i fans – dal 2007 in avanti la Formula 1 è sempre tornata sulle Ardenne e speriamo tutti che continuerà a farlo ancora a lungo: pochi circuiti offrono uno spettacolo così eccitante!